Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

PERCHÉ VI PIACE FARVI TRATTARE DA STUPIDI? (di Matteo Fais)

L’uomo è certamente un animale imitativo, almeno in principio. Il vero problema è che la maggior parte delle persone resta tale a vita.

Se si può accettare che il bambino impari guardando gli altri e prendendo esempio, non si può basare una società seria sull’ottusa imitazione di modelli artatamente imposti che occupano l’immaginario collettivo. È il caso per esempio dell’ex calciatore Gigi Riva, noto mito del mondo dello sport anni ’60, che ieri è stato scomodato dal “Corriere” (della Serva) per sponsorizzare la terza dose del vaccino, a mezzo di un’intervista.

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Solo un popolo di coglioni può essere raggirato in un modo così basso. Certi articoli di sovietica propaganda dovrebbero indurre reazioni violente nel popolo, al grido di “Non potete insultare la nostra intelligenza fino a questo punto”.

Che diavolo vorrebbe dire che una vecchia gloria del calcio ha optato per la terza punturina? Con tutto il dovuto rispetto, chi cazzo mi rappresenta Gigi Riva a livello medico-sanitario?

Vedete perché, anche quando vi parlano di cultura e dell’importanza della scuola, vi prendono per il culo? Se veramente il Sistema avesse a cuore l’intelligenza e la cultura, il sapere e la formazione, incoraggerebbe in voi il senso critico, non la stolida imitazione delle azioni di un signore che nella vita ha il merito di aver fatto vincere lo scudetto al Cagliari.

È perché vi considerano dei deficienti da condizionare, per i loro fini spesso oscuri, che, invece di darvi dibattiti reali sul covid – e quando dico reali intendo con scienziati che hanno posizioni antitetiche –, vi propongono solo esempi di ligia osservanza della prassi dominante.

Vi trattano come bambini. Vi considerano scimmiette che devono unicamente imparare a pigiare il pulsante per ottenere l’ambita banana. E voi tollerate, anzi, addirittura, obbedite con una solerzia disarmante.

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Ma non vi sentite offesi, in quanto esseri pensanti, a non venir considerati degni neppure di un’argomentazione espressa in modo razionale, entro un dibattito dialettico? Non vi sembra assurdo obbedire al Burioni di turno che vi dice di fare così e non cosà, altrimenti siete dei “sorci”? O, peggio ancora, agire in un certo modo perché così fa anche un calciatore o una Chiara Ferragni qualsiasi?

Questo modo di rapportarsi al popolo come a un infante, a cui si dice “non attraversare qui che è pericoloso”, dovrebbe suscitare in voi solo rabbia. Invece, vi piace vivere secondo indicazioni precise, comandamenti inaggirabili, da eterodiretti, senza mai il peso di una decisione morale autonoma, con dei giornali che sembrano abbecedari per spastici. Come fate a sopportare di essere, in fondo, considerati dei cretini?

Matteo Fais

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L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha scritto per varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.

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