LA PROTESTA – LA TERRA DEI FUOCHI BRUCIA MA, IN CAMPANIA, PENSANO AI DIRITTI CIVILI (di Massimiliano Costantino Esposito)
“In attesa della legge nazionale, la Regione Campania approva una legge contro il bullismo con un riferimento specifico a quello omotransfobico”. Ecco quanto accaduto, qui a Sud di nessun Nord, in questi giorni – ovviamente, il tutto ampiamente sbandierato in ambito social dagli acerrimi nemici M5S e PD, alleati di governo a Roma.
Aggiungere tutele non deve o non dovrebbe mai dispiacere. Ma un tale eccesso di zelo, magari anche giustificato da tremende ingiustizie sociali preesistenti, molto peggiori di precariato ed emigrazione giovanile all’estero, latita in altri campi. Facciamo un esempio. Per la Terra dei Fuochi, la quasi totalità delle promesse politiche sembrano andate in fumo, come i quasi 100 roghi tossici che tutti i giorni avvelenano, devastano, ammalano, le periferie e la provincia di Caserta e Napoli.
Ma sembra che tali eventi nefasti non siano prioritari nell’agenda politica, tanto è vero che le ecoballe – ossimoro, perché di ecologico non c’è assolutamente nulla – sono state lasciate in conservazione architettonica, nelle loro dislocazioni apocalittiche di Caivano e Giugliano. Aumento esponenziale di malattie oncologiche, falde acquifere avvelenate già in superficie, agricoltura come identità culturale dei territori al tracollo, ma tutto ciò sembra non esistere all’ordine delle commissioni. Il silenzio, i lamenti inascoltati, il finto caos, i proclami inutili.
Però, oggi, la Regione Campania ha fatto un altro piccolo passo in avanti per i diritti civili. Mentre ogni giorno ne fa 100 indietro con i suoi roghi tossici dimenticati, con le periferie desolate, che non attirano più l’attenzione di nessuno. Restano un inferno dimenticato, un luogo di voracità, di cannibalismo sociale. Ma soprattutto di oblio. I veri ultimi, scompaiono. Come se non fossero mai esistiti. Come tutti i loro inferni. Che restano tali, sconosciuti e dimenticati.
Massimiliano Costantino Esposito