Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

SE FOSSERO PERSONE SERIE, GLI ITALIANI SI OCCUPEREBBERO DELLA SANITÀ E DEL SUO INARRESTABILE DECLINO (di Matteo Fais)

Gli Italiani hanno una disarmante capacità di occuparsi sempre di questioni per loro relativamente marginali, ma mai di curare i propri reali interessi. Di recente, hanno preso a cuore la questione palestinese, di cui si sono fondamentalmente disinteressati fin da principio. Il loro maniacale interesse calcistico, poi, sovente, li porta a scendere in piazza in assetto da guerra civile e fracassarsi il cranio vicendevolmente. Le uniche loro manifestazioni vagamente sensate sono state quelle contro il green pass, per quanto si siano risolte in un nulla di fatto, avendo visto una partecipazione infinitesimale ed essendo state guidate da personaggi solitamente rozzi e ignoranti, che si addentravano in questioni mediche senza avere la benché minima competenza per poterlo fare.

CONTRIBUISCI ANCHE TU A SUPPORTARE IL NOSTRO GIORNALE Caro amico lettore, come potrai immaginare, dietro questo blog ci sono diverse persone che collaborano agli articoli che tu quotidianamente leggi. Se desideri supportare la nostra attività, ti saremmo grati se volessi dare il tuo sostegno all’Iban IT53E3608105138290082390113. L’intestatario è Matteo Fais. Grazie di cuore, La Redazione.

In tutto ciò, una delle questioni fondanti del vivere civile e uno dei pochi aspetti per cui avrebbero dovuto realmente battersi tutti, di Destra come di Sinistra, è come se non venisse neppure contemplata. Si parla ovviamente della Sanità Nazionale, un tempo fiore all’occhiello del nostro sgangherato Paese, oramai ridotta al lumicino.

Non è un mistero, per nessuno che abiti sull’italico suolo che, oggi come oggi, anche farsi visitare dal proprio medico di base sia divenuta un’impresa da far disperare un santo. Si arriva fino a dieci giorni di attesa, a meno che la faccenda non sia urgente – come se uno lo contattasse per intrattenersi.

Nel qual caso, si viene richiamati e si riceve una diagnosi di carattere telefonico, una cosa che appena qualche anno fa, prima del covid, sarebbe stata vista come una prospettiva manicomiale. Il dottore non ti guarda, non ti vede, non ti ha al suo cospetto. Si basa sulla tua descrizione di sintomi o eventuali fenomeni – come se il signor Mario Rossi fosse in grado di distinguere tra un semplice rigonfiamento dovuto a un pelo incarnito o alla prima manifestazione di un tumore. E, soprattutto, come se ci si potesse fidare della ricostruzione, a parole, data da una persona che, giustamente, essendo alieno a qualsivoglia discorso specialistico, non capisce niente di come funzioni un corpo umano, di dove si trovi un particolare organo, o ghiandola.

L’ESORDIO POETICO DI MATTEO FAIS È ACQUISTABILE ALL’INDIRIZZO: http://www.delta3edizioni.com/bookshop/poesia/405-l-alba-e-una-stronza-come-te-9791255141198.html

In caso vi sia un sospetto, inizia una trafila micidiale, di cui nessuno, a meno che non ci si sia trovato sfortunatamente coinvolto, può avere cognizione. Come denunciato da Milena Gabanelli, con grande chiarezza, sulle pagine di il “Corriere”, la situazione delle liste di attesa nel pubblico è folle, totalmente fuori controllo (dateci uno sguardo https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/liste-attesa-visite-ed-esami-ecco-trucchi-nascondere-ritardi/9eb52f12-7ee2-11ee-962f-d187f7a87ff1-va.shtml).

Sostanzialmente, a meno di non essere economicamente alla canna del gas, nessuno si rivolge a quelle strutture, preferendo il privato, in cui i tempi di attesa sono minimi, o se non altro estremamente ridotti rispetto al resto. Tutto ciò, sia detto di sfuggita, anche grazie all’esistenza dell’intramoenia e, più in generale, della malsana commistione tra pubblico e privato.

ACQUISTA il nuovo romanzo di Matteo Fais, Le regole dell’estinzione, Castelvecchi.
AMAZON: https://www.amazon.it/regole-dellestinzione-Matteo-Fais/dp/8832828979/
IBS: https://www.ibs.it/regole-dell-estinzione-libro-matteo-fais/e/9788832828979

Senza voler indagare oltre, si ha la terrificante sensazione di una volontà generale di rendere – se non con le buone, con le cattive, insomma con la forza parlamentare del medici – la sanità un business, da cui inevitabilmente tanti verranno esclusi.

Se gli Italiani non fossero così interessati a influencer, calcio, OnlyFans e Hamas, forse sarebbe il caso di scatenare il finimondo per la situazione che stiamo vivendo. Ma l’Italia è il Paese del “si salvi chi può”, dove tutti tengono alla comunità famigliare – insomma, al familismo amorale -, ma nessuno si occupa dei diritti dell’individuo. Infatti, non se ne parla e tutto tace. Qualcosa, nella mente dei suoi abitanti è andato storto. Probabilmente, oramai, neppure uno psichiatra potrà riportarci alla normalità.

Matteo Fais

Canale Telegram di Matteo Fais: https://t.me/matteofais

Instagram: http://www.instagram.com/matteofais81

Facebook: https://www.facebook.com/matteo.fais.14

Chat WhatsApp di Matteo Fais: +393453199734

L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi. Di recente, ha iniziato a tenere una rubrica su Radio Radio, durante la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana, intitolata “Il Detonatore”, in cui stronca un testo a settimana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *