Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

L’EDITORIALE – NAOMI CAMPBELL E LA DISCRIMINAZIONE – IL RIDICOLO DEI CONTESTATORI

Il mondo è bello perché è avariato, non perché è vario. Ecco un’ironica massima che tutti quanti hanno sentito almeno una volta, al bar, e che periodicamente rinnova il suo incontestabile valore – in ciò dimostrando come spesso, in un bar, ci sia gente più saggia che nell’aula di un’università.

Tale mordace considerazione ci torna utile per farci una liberatoria risata al cospetto dell’assenza di senso del ridicolo di chi supporta le manifestazioni del movimento Black Lives Matter. Abbiamo notato tra quella fila, con sommo raccapriccio, ogni genere di arrivista sociale ricco sfondato, da Chiara Ferragni – sì, signori, l’influencer più famosa di tutte è scesa in piazza, a Milano, mascherata da black bloc – alla pornostar Indica Flower, una specie di Carola Rackete ma decisamente più bona – pare che, a farsi pagare per fare una gangbang con gente di colore, la propria statura etico-morale vada incontro a una poderosa impennata.

Chiara Ferragni manifesta a Milano

Ma al peggio, sempre per rimanere alla saggezza popolare, non c’è mai fine. Così, tanto per far sentire noi bianchi degli immondi schiavisti schifosi, è intervenuta quella povera modella di colore che ogni giorno va a mangiare alla Caritas, Naomi Campbell. A quanto pare, nel 1988, quando fu chiamata per comparire sulla copertina di “Vogue Italia”, non c’era ancora un fondotinta adatto alla gente di colore. Nelle sue parole: “Quando ripenso a quando ho iniziato a fare la modella nel 1986, cercare di comprare il make up per noi di colore era molto molto difficile. Pochissimi negozi lo avevano, pochissimi scaffali dedicati, ed era una cosa limitante”. L’esperienza la indusse a farsi un pianto senza precedenti. Non diteci che non vi siete commossi anche voi, perché non ci crediamo! Adesso, vi daremo il colpo di grazia. La modella ringrazia anche l’editrice “Anna Wintour, per aver avuto il coraggio di sfidare i poteri forti e averla messa sulla prima pagina di Vogue Usa anni fa”. I poteri forti contro una delle donne più ricche al mondo? Un GOMBLOTTO?

La pornostar Indica Flower, sostenitrice del movimento Black Lives Matter

Avete riso, senza riuscire a contenervi? Beh, avete fatto male, perché questa gente va presa sul serio, tragicamente. Lei e tutti quelli che le stanno a fianco in tali folli battaglie riscriveranno la Storia, porteranno il cassaintegrato e il disoccupato, americano come italiano, a inginocchiarsi al cospetto di una donna, conosciuta in tutto il globo, perché di colore. Sicuramente qualcuno, ai Parioli di Roma – notoriamente quartiere dei radical chic della Capitale –, avrà versato qualche lacrimuccia per lei, mentre addentava una tartina al caviale accompagnata da un prosecco. Purtroppo, qualche morto di fame, da Palermo ad Aosta, col cuore diviso tra George Floyd e Naomi Campbell, avrà fatto altrettanto. E come lui saranno sempre di più. Rimarremo in pochi, sentendo certe notizie, a esclamare dal profondo del cuore “Ma andate a cagare”.

Matteo Fais

3 commenti su “L’EDITORIALE – NAOMI CAMPBELL E LA DISCRIMINAZIONE – IL RIDICOLO DEI CONTESTATORI

  1. Mi scusi ma il problema dell’inclusività, in Italia, in quel settore era davvero gravoso: fino a pochi anni fa le donne afro-italiane non avevano molta scelta in fatto di make-up, quasi tutte le tonalità erano adatte solo alle donne caucasiche ( Loretta Grace lo spiega molto bene, è stata lei a sensibilizzare molti brand sulla questione). La questione dell’inclusività, in tantissimi settori della vita pubblica, è ancora lontana dall’essere risolta…e poi, una persona benestante non può soffrire? Ma che discorso è? Lei sale in cattedra e si permette di giudicare la vita di persone che nemmeno conosce, valuta gli esseri umani in base al censo! Non ci si può preoccupare della vita di tutti? Anche molti neri ITALIANI hanno problemi economici e oltre a quelli devono anche subire discriminazioni di ogni tipo. La invito a riflettere…

  2. Oh, un’anima candida che si commuove e si indigna per il make-up per le “afroitaliane” (ah!ah!). Già, che immane dolore per costoro, che immane dolore per Naomi Campbell amica della terrorista e sanguinaria Winnie Mandela e del dittatore sanguinario Charles Taylor che gli ha regalato fior di diamanti. Non ha sofferto la cara Noemi sapendo che il suo amicone questi regali gli otteneva ordinando omicidi, stupri, amputazioni anche su bambini. Ma che volete che sia questa sofferenza di fronte a una tinta sbagliata!
    Cara Cat, deduco che sei pure una femmina, quindi rivendichi anche tu dei presunti “diritti”, magari non il make-up giusto, visto che sei “una bianca privilegiata” ma magari qualche bella cadrega comoda a scapito di qualche maschio in nome dell’uguaglianza di genere. Non sia mai per qualche posto dove magari ci si spacca la schiena. Lì, le “quote rosa” stranamente non le evocate mai.
    Detto questo, sinceramente delle sofferenze degli “afro” non me ne frega nulla! Li considero delle persone viscide, false, orrende, ignoranti e sono un gruppo umano che non ha mai eccelso in nulla. (E lasciamo perdere i miti effimeri della musica e dello sport, tra l’altro molto di loro aiutati da bianchi).
    I presunti “diritti” “le pari opportunità” “l’integrazione” rivendicate dagli afro e da voi femministe non è altro che l’odio bestiale che riservate all’uomo bianco etero, il vostro nemico per eccellenza, perchè la vostra idea di uguaglianza non è nient’altro che la vostra invidia meschina e schifosa, verso chi magari, si è mostrato migliore di voi in ogni campo!
    E’ il vostro vero intento, e voi bianche e bianchi piangenti del vostro “priviliegio”, prolissate parole tenere ma avete invece un animo beduino, covate vendetta, rivalsa e bestialità insieme ai vostri amichetti “afro”, tutto questo per sfuggire alle vostre miserie interiori.
    Per carità, la demografia vi farà vincere, ma immagino come sarà il mondo gestito da voi, “afro”, femministe, LGBT. Magari sarà una gigantesca CHAZ di Seattle, finito nel ridicolo e nel sangue dopo appena due settimane…
    E Cara Cat, la saluto con assoluto disprezzo e schifo per il suo pensiero!
    L.T.

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