Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

(O)SCURATI E CONTENTI (di Matteo Fais)

Sarebbe un teatrino esilarante, se la gente non confondesse la recita con la realtà. Qualsiasi persona che non sia cretina – insomma, a essere buoni, un dieci per cento degli Italiani – sa benissimo che chi voglia oscurare una voce libera non ha che da lasciarla parlare facendo finta di niente. Tanto le denunce, come le notizie, si susseguono, ma la gente ha la memoria troppo corta e ben altri problemi di cui preoccuparsi.

Gli esseri umani dimenticano facilmente, esattamente come il loro organismo espelle le tossine, altrimenti collasserebbero sotto il peso di tutto il nefasto che ci circonda – la gente dello Stivale, poi, ha troppo a cuore la buona vita per gravarsi sulle spalle un passato e preferisce il presente, ovvero il vivere alla giornata.

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È abbastanza chiaro, insomma, che la querelle tra la Presidente del Consiglio e Antonio Scurati, lo scrittore che avrebbe dovuto tenere il monologo del 25 aprile quest’anno, in televisione, sia una farsa da cui ambedue ci hanno guadagnato. Giorgia Meloni ha fatto vedere ai suoi che risponde alla censura passata degli avversari – che c’è stata – con altrettanta censura. L’autore in questione ha perso i 1800 euro promessi da mamma RAI, ma si è trovato proiettato ancora di più sotto le luci della ribalta che, con il suo intervento, non avrebbe mai ottenuto, considerato il valore letterario da tema di scuola elementare.

Se ancora non si fosse inteso il concetto, rientra tutto nel grande gioco delle parti. La contrapposizione è fittizia e avvantaggia entrambi, la Sinistra come la Destra. Gli equilibri tanto sono già stabiliti: portare qualcuno dalla propria parte è impossibile, dunque ai contendenti conviene ampiamente fomentare, con l’apparente opposizione altrui, i propri sostenitori. Potete star certi che quanto accaduto non sposterà un voto che uno. Chi è già convinto cerca solo conferma del proprio bias cognitivo, non certo una qualche verità razionale – ammesso e non concesso che essa esista.

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Tutto questo è intrattenimento per nostalgici, per persone in là negli anni che ancora pensano a un glorioso passato – mai esistito –, ai grandi partiti con i loro grandi ideali, all’MSI e al PCI – continuando beatamente a ignorare che l’unico loro valore è stato la spartizione del potere. Poco ma sicuro, ai giovani non frega un accidente – com’è giusto che sia, almeno questa volta – di fascismo e antifascismo, se non per darsi un’etichetta, per giocare alla rivoluzione con la kefiah. Del resto, le faccende di ottant’anni fa, nell’Italia di oggi, contano quanto le Guerre Puniche, o i Greci contro i Persiani alle Termopili.

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Insomma, uno a uno e palla al centro. Gli effetti collaterali sono anch’essi nell’ordine delle cose. Gli scrittori propongono un video, su YouTube, leggendo il monologo in questione e schierandosi così dalla parte di Scurati – giustamente pagano pegno alla Sinistra che è l’unica a foraggiarli, in cambio della propria ubbidienza. Saviano fa la vittima, ricordando di essere stato a sua volta vittima della censura e ne approfitta, per l’ennesima volta, facendosi notare.

Ciò non sorprenda minimamente, tutti quanti sono corresponsabili e contenti. I litiganti guadagnano in visibilità; il pubblico da casa ha la sua fiction quotidiana senza neppure pagare l’abbonamento a Netflix; ognuno trova la scusa per potersi lamentare con la moglie, per dieci minuti, guardando il Tg dell’ora di pranzo. Ovviamente nessuno sotto sotto crede ancora che la politica sia una cosa seria, uno scontro tra agenti razionali per far prevalere la Verità, ma non lo ammetterebbe mai consapevolmente a sé stesso. A tutti quanti sta bene così com’è. Perché mai chiedere di più!

Matteo Fais

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L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”) e, in radio, con la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana. Ha pubblicato L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima (Robin Edizioni). Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Il suo romanzo più recente è Le regole dell’estinzione (Castelvecchi). La sua ultima opera è una raccolta di poesie, L’alba è una stronza come te – Diario d’amore (Delta3 Edizioni).

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