Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

LE FEMMINISTE CHE CONTESTANO WOODY ALLEN SONO DONNE CHE, NON AVENDO PROBLEMI SERI, SE LI DEVONO CREARE (di Matteo Fais) 

L’Italia è un Paese in cui, contrariamente alla vulgata nazionale e ai pubblici piagnistei, si sta molto meglio di quanto si faccia credere. La prova provata sta nel fatto che i suoi abitanti si gettano anima e corpo, con singolare partecipazione, in discussioni bizantine di lana caprina.

8424E833 5EB7 47AF 8321 A9A05FCBF79A 1024x479
CONTRIBUISCI ANCHE TU A SUPPORTARE IL NOSTRO GIORNALE
Caro amico lettore, come potrai immaginare, dietro questo blog ci sono diverse persone che collaborano agli articoli che tu quotidianamente leggi. Se desideri supportare la nostra attività, ti saremmo grati se volessi dare il tuo sostegno all’Iban IT53E3608105138290082390113. L’intestatario è Matteo Fais. Grazie di cuore, La Redazione.

Un giorno, è Arisa nuda che mostra il culo per trovare marito. Il successivo, potrebbe capitare, come in effetti è accaduto, che 4 sbandate femministe si ritrovino a Venezia, al festival del cinema, per urlare contro Woody Allen, uno dei più grandi registi di tutti i tempi.

Il motivo è presto detto: l’autore di Manhattan fu accusato in passato, dall’ex moglie, Mia Farrow, di aver stuprato la figlia. L’uomo è stato assolto per mancanza di prove – strano, vero, che una compagna dica falsità sul conto del proprio marito?!

Non c’è niente da fare, i progressisti – e quindi le femministe, che ne sono una diretta emanazione – sono il classico prodotto di una società del benessere, stanca e decadente. Purtroppo la maggior parte degli individui, una volta venute meno le necessità dovute alla vita pratica, impazzisce, sprofonda nella disperazione della pancia piena. Se tutti questi squilibrati – perché erano donne e anche uomini – dovessero svegliarsi e pensare a coltivare il campo a 10 chilometri da casa – da percorrere a piedi -, o a fare il pane e la pasta, la società non avrebbe di questi eccessi.

pubblicita detonatore ridotta
L’ESORDIO POETICO DI MATTEO FAIS È ACQUISTABILE ALL’INDIRIZZO: http://www.delta3edizioni.com/bookshop/poesia/405-l-alba-e-una-stronza-come-te-9791255141198.html

L’assenza di uno scopo nella vita porta simili soggetti a ricercare soddisfazione in attività sostitutive e marginali, tendenzialmente prive di senso, in cui investire tutte le proprie energie per riempire il vuoto altrimenti insopportabile di un’esistenza in cui colazione, pranzo e cena sono comunque garantiti.

Da qui tutte le trovate estemporanee come reagire a una presunta imposizione del desiderio maschile, frutto del loro incubo paranoide, lasciandosi crescere i peli sotto le ascelle, o sulle gambe – si veda Giorgia Soleri che si vanta di essere la prima sul red carpet con una medusa brulicante addosso, dimenticando Sofia Loren. Ecco cosa succede ad aver incentivato l’istruzione di massa: i più non possono vivere se non consumandosi di fatica. Una vita intellettuale richiede dedizione, controllo di sé, una innata superiorità rispetto alla mesta bassezza della materia e del suo richiamo.

Da qui quelle urla quali “lo stupratore non è malato, è figlio sano del patriarcato”. Come se, peraltro, Woody Allen non fosse un sostenitore della libertà femminile, o avesse mai dipinto la nevrosi e le manie rosa come un qualcosa di scandaloso e da combattere, invece di manifestare quella sua dolcissima empatia verso le debolezza dei generi – entrambi.

Ma le femministe non lo sanno. Come la maggior parte degli Italiani, hanno studiato per rimanere ignoranti, per non riuscire a distinguere tra ciò che è importante – l’opera di un artista – e la sua vita – che, come ogni cosa, naufragherà presto nel nulla eterno. 

FB88A617 9E65 437B B1EC 33FABCE82D4D
ACQUISTA il nuovo romanzo di Matteo Fais, Le regole dell’estinzione, Castelvecchi.
AMAZON: https://www.amazon.it/regole-dellestinzione-Matteo-Fais/dp/8832828979/
IBS: https://www.ibs.it/regole-dell-estinzione-libro-matteo-fais/e/9788832828979

Se vivessimo in un Paese in cui la gente non ha tutto questo tempo da perdere, quei giovani sarebbero davanti alla televisione a sognare ed emozionarsi di fronte a uno dei pochi registi che è riuscito a coniugare l’insensatezza della vita con il sorriso.

Matteo Fais 

Canale Telegram di Matteo Fais: https://t.me/matteofais

Instagram: http://www.instagram.com/matteofais81

Facebook: https://www.facebook.com/matteo.fais.14

Email: matteofais81@gmail.com

Chat WhatsApp di Matteo Fais: +393453199734

L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi. Di recente, ha iniziato a tenere una rubrica su Radio Radio, durante la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana, intitolata “Il Detonatore”, in cui stronca un testo a settimana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *