Il Detonatore

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IL NEONATO ABBANDONATO IN UN PAESE IMPAZZITO (di Franco Marino)

Leggo la notizia del neonato di Bari abbandonato in una Chiesa e provo un profondo magone che si aggiunge agli altri di questi giorni.
Non sono note le ragioni di un gesto di questo tipo. Disperazione? Fame? Paura del futuro?
Sono padre di una bimba piccola e per lei farei di tutto, compreso rubare e uccidere. Come lo farebbe chiunque. I moralisti si fottano. Queste storie non mi lasciano mai indifferente.
Ma è emblematico il commento del primario dell’ospedale: che invece di dire “Non abbandonate vostro figlio, cercheremo di aiutarvi”, applaude il gesto considerandolo un atto d’amore, come se fosse una vittoria dover rinunciare ad un figlio, casomai per darlo a qualche “coppia strana”.
Ecco, un paese dove diventare genitori è motivo d’angoscia invece che di letizia, dove si deve rinunciare alla carne della propria carne perchè non si riesce a sbarcare il lunario, mi fa semplicemente rabbia e orrore.
E non credo ci sia altro da dire su questa faccenda.

FRANCO MARINO

Un commento su “IL NEONATO ABBANDONATO IN UN PAESE IMPAZZITO (di Franco Marino)

  1. Uno Stato civile aiuta le famiglie in difficoltà e cerca in tutti i modi di incentivare le nascite dando a chi ha bisogno sussidi idonei per la crescita dei figli.
    Purtroppo però il nostro Paese per colpa di politicanti improvvisati che hanno messo in campo scelte scellerate hanno fatto si che si trasformasse in un Paese incivile senza più regole e rispetto per la democrazia e la Costituzione.
    Rinunciare a crescere un figlio per paura del futuro è la scelta più difficile è sofferta che in genitore possa fare e denota il fallimento delle istituzioni di un Paese.
    Auguro a questa creatura tutto il meglio che la vita può riservare ad un essere umano.

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