Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

L’EDITORIALE – SICURI CHE L’ETEROFOBIA NON ESISTA?


Pare che nel mondo ci siano settanta e più paesi in cui l’omosessualità sarebbe reato. Si è sentito parlare addirittura di “campi di rieducazione” – sempre in alcuni di questi posti, non meglio specificati. Certo, una domanda sorge spontanea: non sarà mica che molti di questi paesi sono di quelli da cui provengono la maggior parte dei “diversamente italiani” che vediamo passeggiare per le strade e che, quindi, una certa antropologia impregni la loro visione degli omosessuali italiani? Ovviamente, chiedo per un amico. 

Per quel che mi riguarda, mi domando in qual senso la mia Nazione discrimini. Sarà che, in questo estremo Sud – l’Isola sarda – dove vivo, siamo tutti più civili, ma vedo ragazzi che si tengono per mano girare liberamente per strada. Nessuno li uccide o li rincorre, nessuno grida loro qualcosa di molesto. Insomma, tendenzialmente, ognuno qui si  fa i cazzi suoi. Ma mi dicono di un caso a Pescara, mi pare. E, vi dirò di più, sono certo che qualcosa di simile si sarà verificato anche a Cagliari, a Milano, a Barcellona Pozzo di Gotto – sì, questo paese esiste e si trova in Sicilia – come pure a Trieste, o a Roma. C’è solo un problema, si tratta di casi isolati. Non di una persecuzione sistematica, ma di poveretti che, evidentemente non avendo niente di meglio da fare, godono a pestare a sangue la gente e umiliarla. In verità vi dico, pare che coglionazzi con la propensione all’uso smodato e fuori luogo delle mani ce ne siano un po’ ovunque. Il problema è che la Sinistra ha il paragone fuori luogo piuttosto facile e subito ti cita episodi come l’Olocausto – cosa che onestamente non c’entra niente. Lo sterminio degli ebrei era programmato. Nello Stivale, per quel che ne so e ho visto, non ci sono campi di sterminio, di rieducazione e neppure squadracce a caccia di omosessuali. Tantomeno vi è traccia di leggi contro di questi. Al contrario, c’è gente che un po’ ovunque viene pestata e derisa da dei deficienti, per i motivi più vari, dalla grandezza del naso al colore della pelle, fino ad arrivare al proprio orientamento sessuale. Gli italiani, però, intesi come popolo, non sono tendenzialmente pugilatori in libera uscita e, pure se non gli piace qualcosa – tipo un bacio tra due uomini –, passano oltre. Al massimo, tornano a casa e poi dicono alla moglie “Cesira, in questo paese non c’è più religione”.

Ma l’eterofobia, quella della provocazione salviniana, esiste? Il fatto è che il male più pericoloso è proprio quello che si nota di meno, quello che come un cancro ti consuma per anni, senza quasi dare segni, e poi ti fa fuori in tre mesi. Noi etero, appunto, siamo quotidianamente presi di mira, soprattutto se maschi bianchi. Guardate lo screenshot famoso di Cathy La Torre, se non ci credete. E quante sono le femministe che la pensano come lei?

Il maschio è prevaricatore e stupratore, violento” e Dio solo sa cos’altro. Insomma, un delinquente incallito a piede libero. Le manganellatrici rosa vorrebbero punirlo anche solo per aver posato gli occhi troppo a lungo su una di passaggio. E, poi, “l’uomo è dominante, in Occidente, ha il controllo su tutto”. Mi domando i tanti maschi disoccupati in qual senso e cosa dominino? Similmente alle donne senza occupazione, sia chiaro.

Ma sorvoliamo. Si tratta di aspetti noti a chiunque voglia guardare in faccia la realtà. Semmai, spaventa ciò che la legge contro l’omotransfobia potrebbe comportare. Saremo ancora liberi di dire che siamo contro l’affidamento dei bambini a coppie non etero? Attenzione, sto parlando di esprimere un’opinione, non di andare a menare. E si potrà evitare di incorrere in una sanzione sostenendo che un Pride dove si mima sfrontatamente la Crocifissione, o una foto dove uno si fa mettere una Croce su per il culo, sono di cattivo gusto? Come dire… Conoscendoli, ho paura che la legge in questione non andrà a toccare solo i violenti, ma anche i semplici oppositori morali. La situazione che verrà a crearsi sarà un po’ quella per cui Facebook può censurare chiunque voglia con la scusa che “Il tuo post non rispetta gli standard della comunity” – vattelappesca, poi, quali sono questi standard, visto che non è mai stato chiarito. In definitiva, lo sappiamo bene tutti cosa succederà: altri bavagli, anche per chi si esprime in modo consono, basta che sia contro.

Sempre muovendosi con scaltra e diabolica strategia, comunque, come al solito, la Sinistra è riuscita a deviare dai problemi reali del Paese. Siamo nella merda. Lo eravamo prima e lo siamo ancora di più dopo il lockdown. Ma che ve lo dico a fare?! Se non l’avete capito da soli, non ci arriverete mai. Sta di fatto che Salvini ha ragione: ce la stanno mettendo in quel posto, per l’ennesima volta, che ci piaccia o meno e, a giudicare da come sono gli italiani, temo che gradiscano.

Matteo Fais

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