Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

QUELLI CHE PROPRIO NON VOGLIONO FARE A MENO DEL GREEN PASS (di Clara Carluccio)

Il green demente rifiuta lo svezzamento, ama gattonare, pronunciare insensatezze e dipendere dalle decisioni di genitore 1 e 2. La crisi sanitaria è una tetta troppo sostanziosa perché accetti di separarsene. 

Costui si abbevera di controlli e divieti come il lattante succhia dal capezzolo per smettere di piangere. Ha ragione Tommaso Labate – il giornalista scopritore del green orgasm che gode col suo QR Code – “la gente mostra il pass con gioia”. 

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Draghi ha dichiarato che lo stato d’emergenza non verrà prorogato oltre il 31 marzo eppure, il bisognoso di sicurezza che voleva “tornare alla vita di prima”, teme l’eliminazione del lasciapassare: “Sarà come dar ragione ai no-vax”. Questo è il suo insostenibile psicodramma. L’importante è che quelli non l’abbiano vinta.

In rete proliferano formicai di lamentele simili e, ogni volta che le leggo, mi si squaglia la pelle come sotto una pioggia di acqua santa. Ogni settimana i giornali esteri pubblicano articoli sulla nostra aberrante gestione pseudo sanitaria. Rimangono interdetti da come la maggioranza degli italiani abbia potuto sottostare ad un simile abominio

Ridono – come già accadeva prima -, ma oggi il nostro popolo ha davvero raggiunto agli occhi del mondo l’apice dell’inettitudine

Avevamo la sindrome dell’estero. Fuori le cose andavano sempre meglio, le coordinate geografiche non importavano mai. Dove non fosse Italia era tutto fico. Londra, poi, parliamone: “Io ci andrei a vivere subito, Allondra!”, “Altra gente altra mentalità”. Peccato che, oggi più che mai, anche da quelle parti ci scrutino con occhi allibiti e bocche storpiate dal disgusto. Gli articoli di Nicholas Farrel, che continuano a fare il giro del web, mettono in risalto tutta l’impietosa realtà del nostro cadaverico Paese. www.spectator.co.uk/article/the-pointless-tyranny-of-italy-s-covid-pass 

Si parla di tirannia, dittatura, misure inutili e illogiche e, soprattutto, di un evidente ritardo mentale nelle persone che non riconoscono tutto questo. Proprio adesso gli italiani dovevano smettere di volersi mettere in pari agli altri paesi?

www.spectator.co.uk/article/the-curious-lack-of-opposition-to-italy-s-covid-il-green-pass 

Mi domando come si possa ancora andare allestero ad autoinfliggersi frustate pubbliche come “mi vergogno di essere italiano”, mentre tutti gli altri annuiscono compatiti. 

Per i passtronzi tutto si riassume nel morbo no-vax. A parer loro, anzi, dell’incessante stregoneria mediatica a cui i deboli di mente sono devoti, il Paese sprofonda per colpa di una minoranza di persone che non hanno accettato la terapia non obbligatoria, ma spacciata come tale. Mai i cervelli hanno funzionato meno. Mai si è mostrata tanta invidia verso persone cognitivamente autonome. Il vaccino è la nuova pappetta per neonati mentali. Prima dose, seconda dose, terza dose, quarta dose. I ciucciatetta di Speranza non ne saltano una. L’importante è che l’italiano faccia la sua passeggiata per il ruttino, dopo la poppata anti Covid, e i fantasmini no-vax non disturbino il loro pisolino. 

Un cinquantenne perfettamente sano, non può più mantenere sè stesso e la famiglia, perché non vuole vaccinarsi inutilmente. Se lo merita, non ha senso civico! Una donna si è suicidata a causa degli insopportabili effetti avversi da vaccino. Basta che non accada a me! Un uomo si è dato fuoco dopo aver ricevuto la multa perché ha preteso di lavorare senza distintivo. Sarà stato un malato di mente!

Con la nuova guerra in Ucraina il nostro Dragone ha annunciato la fine dell’apocalisse sanitaria – forse perché avrà inizio quella bellica? – ma il pannolone degli italiani si è già riempito per la paura di perdere il suo grande fratello. Non lo perderanno, possono stare tranquilli. Ci sarà sempre una buona scusa per esercitare controllo e sorveglianza totale sui plebei – specie quando questi sono favorevoli. Ma non ci credono. Già si vedono in fila senza distanziamento, attaccato a un no-vax, assorbendone il fetore pandemico. Le strade infestate di aria radioattiva esalata dai polmoni di gente non immunizzata. Gli arti tremano al pensiero di un zero dosato che entra in un ufficio pubblico senza esibire il permesso semestrale. 

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Allestero, continuano a ridere di noi eccitandosi, più che per le spunte verdi, per l’aumento esponenziale delle prenotazioni per la stagione estiva. Dal momento che i nostri turisti hanno ormai dato l’estrema unzione al Bel Paese.

Nel frattempo, se per caso scoppia la terza guerra mondiale – e questa non è una teoria complottista – la maggioranza si rimboccherà le coperte abbracciando green pass e orsacchiotto. Magari facendosi l’ultima sega guardando il proprio QR Code, esplodendo di godimento insieme alle bombe.

Clara Carluccio 

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