Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

SECONDO IL “CORRIERE”, CHI NON VOTA È UN PRESUNTUOSO (di Matteo Fais)

La cara e anziana zia Dacia Maraini, sul “Corriere”, ha sostenuto che noi astenuti per scelta, siamo dei presuntuosi (“Coloro che in nome di una superiore purezza rinunciano a un diritto essenziale coltivano un pensiero presuntuoso: io non mi mescolo con quella roba, io ho una visione più alta, più pura della politica e perciò mi defilo”). Tanto per non farci mancare niente ha pure aggiunto che quelli come noi sono qualunquisti e menefreghisti, ovvero gente che ha rispolverato il “«me ne frego» di triste memoria” – ma che cazzo c’entra, adesso, la formula fascista? Niente, oserei, come al solito.

Al di là del consueto delirio con altisonante firma in calce, è d’obbligo precisare che noi protestanti del voto non siamo per niente gente senza coscienza. Sappiamo benissimo, peraltro, che “Il voto […] è un diritto faticosamente conquistato, sopratutto per le donne che da secoli lo chiedevano e nessuno era risposto a darlo. Segno che il voto faceva e fa paura a chi non ama la Democrazia, vedi i Paesi totalitari che lo eliminano appena possono”.

CONTRIBUISCI ANCHE TU A SUPPORTARE IL NOSTRO GIORNALE
Caro amico lettore, come potrai immaginare, dietro questo blog ci sono diverse persone che collaborano agli articoli che tu quotidianamente leggi. Se desideri supportare la nostra attività, ti saremmo grati se volessi dare il tuo sostegno all’Iban IT53E3608105138290082390113. L’intestatario è Matteo Fais. Grazie di cuore, La Redazione. 

Il problema è che, oggi come oggi, non fa più né caldo né freddo a nessuno, perché è neutralizzato, svuotato di senso. Sono tutti identici, intercambiabili, tutti sostenitori di Draghi o alleati con di chi ne ha supportato per mesi le nefandezze. Certo che non vogliamo mescolarci con questo schifo. Si vota anche nella speranza di cambiare le cose, non certo perché tutto cambi senza che niente muti.

Tra parentesi, sono innumerevoli i punti per cui esprimere un colossale rifiuto. Uno su tutti lo si trova, se la memoria ancora funziona, guardando agli ultimi due anni appena trascorsi. Punture obbligatorie, effetti avversi nascosti, cinesissimi – altro che fascistissimi – arresti domiciliari per gli italiani, nessun potenziamento del settore sanitario, tesserino del controllo elettronico per tutti.

Dopo quanto successo, non si può tornare indietro e far finta di niente. Non è come aver promesso il taglio delle tasse e non averlo poi attuato. È la società del controllo promossa dalla Sinistra e ampiamente supportata dalla Destra. Che la Meloni abbia fatto finta di essere contro conta poco: lei è alleata con quella gente. Sarebbe come se un comune cittadino dicesse di rifiutare la pedofilia e ogni sera si accompagnasse con altre 6 persone con la fedina penale segnata da una inequivocabile “condanna per abuso di minore”. Insomma, dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.

“Fra tante proposte e candidati, nemmeno uno?”, chiede la scrittrice più sopravvalutata d’Italia. E chi dovrei votare, il compagno Rizzo, quello che sostiene di essere contro il pass e che, al contempo, supporta il regime cinese che ha imposto alcuni tra i più feroci lockdown a livello mondiale? Come se una donna andasse insieme a uno stupratore seriale solo perché ha la spilletta, sulla giacca, con lo slogan “No alla violenza sulle donne”.

ACQUISTA il nuovo romanzo di Matteo Fais, Le regole dell’estinzione, Castelvecchi.
AMAZON: https://www.amazon.it/regole-dellestinzione-Matteo-Fais/dp/8832828979/
IBS: https://www.ibs.it/regole-dell-estinzione-libro-matteo-fais/e/9788832828979

No, tante grazie, non è proprio contemplabile come ipotesi. Spiace, ma noi che rifiutiamo non siamo presuntuosi, non facciamo i superiori, lo siamo e ci sentiamo avviliti dall’idea che qualcuno possa considerarci tanto scemi da cascare nella loro trappola. Non potete offendere la nostra intelligenza fino a questo punto. Superato un certo livello di presa per il culo, non si è più vittime, ma masochisti. Noi non lo siamo.

“Ma non spiegano quale sarebbe questa visione ideale della politica, non propongono progetti per governare il Paese, semplicemente se ne lavano le mani”, ci bacchetta lei. La risposta, a ogni modo, è semplice: l’esatto contrario di ciò che hanno fatto questi partiti che ci hanno governato fino a oggi. La dimensione del NON è, oggi, più che sufficiente per capire il da farsi. Per dirla col poeta, che certamente lei conosce molto bene, “Codesto solo oggi possiamo dirti,/ ciò che non siamo, ciò che non vogliamo” e tanto le basti.

Matteo Fais

Canale Telegram di Matteo Fais: https://t.me/matteofais

Chat WhatsApp di Matteo Fais: +393453199734

L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *