Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

IO, FOSSI IN SALVINI, LI MANDEREI A FARE IN C… E MOLLEREI I TALK

Non è possibile! È una patologia. Un’ossessione. La Sinistra è un’ideologia che tende al maniacale.

Se Salvini si fa una doccia al giorno, si lava poco. Se se ne fa due, consuma troppa acqua. Io ve lo dico, la Sinistra non sta bene. Almeno, il grosso di loro. Poi, qualcuno lo fa semplicemente in malafede per generare astio, nei suoi confronti, presso le masse. Tipo Carofiglio – l’abbiamo visto tutti a Di Martedì. I veri fomentatori d’odio sono loro, i sinistri. Chiaramente, gettano benzina sul fuoco sperando che salti fuori il pazzo e compia il gesto inconsulto. Fantastica strategia: non sei legalmente imputabile e ti svanghi ogni accusa, lasciando che siano gli altri a sporcarsi le mani. In tal senso, meglio i vecchi funzionari sovietici. Almeno quelli ci mettevano la faccia spedendoti in Siberia. I rosè di oggi sono la loro evoluzione – il male lo fanno meglio, in modo più subdolo. 

Sta di fatto che di Salvini non va bene niente, stando ai rossi sbiaditi. Se sorride, non sta bene. Se non indossa la camicia anche al mare è un cafone. Per fortuna che la Sinistra non è contro i gay, altrimenti gli avrebbero dato pure del rotto in culo per aver abbracciato Bossi.

Io, comunque, fossi in lui, col massimo del tatto, per carità, ma mi alzerei e li manderei a fare in culo dal primo all’ultimo – anche un bel “Ma succhiamela” non ci starebbe male – e direi “Signori, per stare a sentire voi, vado a casa a scoparmi la fidanzata e, già che ci sono, chiamo pure la mia ex”. Eh che cazzo, adesso hanno preso ai coglioni!

Ci vorrebbe un gesto di rottura, futurista. Sono certo che la gente da casa tifa per questo. Questa dialettica sussiegosa alla Carofiglio, con faccino puntuto, e annessa lezioncina morale è sfiancante, logora che neppure negli anni ’70. Non è democrazia, ma discorso che si avvita su sé stesso, somministrazione di pastiglie di noia. L’Italia è chiacchiera, inazione, esegesi di gruppo, riunione di alcolisti anonimi, aperitivo tra sfigati.

Che palle! Salvini si sta accodando, invece di dare un colpo di coda. Va con questi barman che servono solo cocktail a base di Xanax e boria professorale. I talk show, infatti, sono insopportabili, il frutto marcio di una Nazione fatta di parole, di un tempo fondato sulla questione della desinenza femminile o neutra da inserire per non offendere nessuno.

Guardando la televisione, mi viene voglia di guerra, sangue, morti. Rimpiango pure chi ha vissuto gli anni di piombo – già meglio di niente. La TV è la morte e io le sparerei come De Niro in Taxi Driver. Perfino il porno è meno ripetitivo e più veritiero. 

Salvini, ti scongiuro, dacci un po’ di brio, almeno un paio di bollicine, un grido dal cuore: “MA VAI IN MONA, VA”.

Matteo Fais

Un commento su “IO, FOSSI IN SALVINI, LI MANDEREI A FARE IN C… E MOLLEREI I TALK

  1. Scusi, Travis Bickle non spara alla TV, la dondola dolcemente col piede per poi spingerla e farla rovinare al suolo.
    Cmnq Carofiglio è un ex Magistrato.
    Poteva fare tante cose utili al Paese giudicando rettamente le cause della gente.
    E invece è andato a fare le pulci a uno che farebbe carte false pur di difendere l’identità della sua Patria.
    Chi tra i due si comporta in maniera più dissoluta c’è da chiedersi.

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