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LA STUPIDITÀ DEI SINISTRI DERIVA DAL NON AVER LETTO MARX (di Matteo Fais)

L’Italia è un paese strano – non che il resto d’Europa sia messo meglio, chiariamolo. La Sinistra impera ovunque nei centri nevralgici del potere, ma fa di tutto fuorché attuare politiche che siano anche solo vagamente in linea con gli aspetti migliori del pensiero marxista. Perché, questo bisogna precisarlo, anche se si è vicini alla Destra, non tutto ciò che Marx ha detto è da buttare, anzi. Il pensatore ebreo ha dalla sua un realismo senza retorica che sarebbe assolutamente da recuperare – egli è, per così dire, più realista del re.

Al netto delle cretinate quali quella di una società senza classi, o la dittatura del proletariato, c’è molto altro e vale la pena considerarlo. Niente di petaloso, o riguardante problemi oziosi come il cambio del proprio sesso. L’autore del Manifesto capisce per esempio una cosa fondamentale: tutto dipende dall’economia. Essa è la base di qualsiasi tipo di società che possa venire a crearsi. Attenzione, quando si parla di economia, non dovete pensare necessariamente a movimenti finanziari, borse, o spread, almeno non solo a questi. Ogni società è fondata sull’economia, anche quella di caccia e la raccolta – la sua stessa denominazione chiarisce il tipo di economia che la caratterizza.

Ma qual è il punto: a partire da una certa condizione economica, si viene a creare tutta quella serie di livelli ulteriori che Marx chiama la sovrastruttura. Per chiarirci, l’arte, il tipo di commercio amoroso tra i sessi, ecc, sono determinati dalle condizioni di vita materiali che la gente si trova ad affrontare. In una società di caccia e raccolta, per esempio, non vi sono musei e l’arte – se di arte si può parlare – sarà qualcosa come le scene rappresentate alla grotta di Lascaux (altrimenti nota come la Cappella Sistina della preistoria). Similmente, entro quella struttura tribale, sarà difficile che si sviluppi una sessualità basata su parafilie varie quali il feticismo dei piedi, o il sadomasochismo, che sono appunto tendenze tipiche delle società a capitalismo avanzato. Naturalmente, questo in estrema sintesi e in forma semplificata – o, come si dice oggi, for dummies.

Di questi tempi, purtroppo, la Sinistra ha completamente rimosso questa chiara e veritiera interpretazione delle cose, per preoccuparsi di faccende secondarie e accessorie. Invece di lottare per vincere la povertà, per esempio, si preoccupa di finanziare il solito festival del jazz nel paesello sperduto in Sardegna, o l’aperitivo socio-letterario-inclusive in cui il solito intellettuale vincitore del solito premio letterario per fasulli discorre di supercazzole. Se interrogata in merito, quella parte politica si indigna e tuona stizzita che “un povero non è un tubo digerente”. Insomma quello non ha di che mangiare e pagare l’affitto, ma loro gli danno il cinema in piazza d’estate e la biblioteca aperta ventiquattrore su ventiquattro per leggere comodamente Fabio Volo al fresco, in una sontuosa sala dotata di condizionatori d’aria. Invece è una stronzata, una stronzata che Marx non avrebbe mai approvato. Un povero – ma in verità chiunque in prima istanza – è un tubo digerente. Chi non sa se riuscirà a mettere insieme il pranzo con la cena domani, non pensa a leggere Dante, non si pone gli interrogativi di Kant nella Critica della Ragion Pura. Un povero è la sua fame, la sua povertà, e si appiattisce miseramente su quello stomaco che consuma sé stesso nei propri stessi succhi gastrici. Inutile farsi illusioni e raccontarci che l’uomo sia diverso da ciò che è sempre stato e sempre sarà. Solo i borghesi di Sinistra col culo a caldo pensano che senza la cultura non si viva. La realtà è che non si vive senza il pane. Marx lo sapeva molto bene, ma oramai nessuno a Sinistra legge più Marx.

Matteo Fais

2 commenti su “LA STUPIDITÀ DEI SINISTRI DERIVA DAL NON AVER LETTO MARX (di Matteo Fais)

  1. Bene.
    “La borghesia ha distrutto i rapporti feudali, patriarcali, idillici dovunque abbia preso il potere. Essa ha spietatamente stracciato i variopinti lacci feudali che legavano la persona al suo superiore naturale, e non ha salvato nessun altro legame fra le singole persone che non sia il nudo interesse, il crudo “puro rendiconto”. Essa ha affogato nelle gelide acque del calcolo egoistico i sacri fremiti della pia infatuazione, dell’entusiasmo cavalleresco, della malinconia filistea. Essa ha dissolto la dignità personale nel valore di scambio, e al posto delle innumerevoli libertà patentate e ben meritate ha affermato l’unica libertà, quella di commerciare, una libertà senza scrupoli. In una parola, al posto dello sfruttamento celato dalle illusioni religiose e politiche ha instaurato lo sfruttamento aperto, senza vergogna, diretto, secco. La borghesia ha spogliato delle loro sacre apparenze tutte le attività fino ad allora onorevoli e considerate con pia umiltà. Essa ha trasformato il medico, il giurista, il prete, il poeta, l’uomo di scienza in suoi salariati. La borghesia ha strappato alle relazioni familiari il loro toccante velo sentimentale per ricondurle a una pura questione di denaro.”
    Questo diceva Karl Marx. Chiunque voglia cambiare davvero questo mondo orrendo, parta da questo! Da queste parole si può notare quanto il suo pensiero morale sia distante da sti fasulli pretini sinistrati.

  2. Maa….strucca strucca, dopo questo “dotto” commento di un “Destroso”, il Capitalismo, le Destre varie, i ” Proprietari , la Finanza,e cricca varia, per i poveri di cui sopra che hanno fatto? In realtà li hanno creati e mantenuti tali, per mantenere di converso la loro posizione ricca. Vero piuttosto che la lotta di classe c’è stata eccome, ma da parte del Capitalismo, e purtroppo l’ha vinta.

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