Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

IL LATINO? LA BIBBIA? IL PROBLEMA È CHE NESSUNA RIFORMA SCOLASTICA PUÒ NIENTE CONTRO IL POPOLO (di Matteo Fais)

Nella convinzione di qualsiasi sinistrato, il problema del popolo sembra sempre risiedere in qualcosa di esterno a esso che lo condizionerebbe negativamente. Se uno tipo Turetta ammazza una Cecchettin, non sarebbe esattamente lui ad armarsi per fare del male a una povera giovane che ne rifiuta la simpatia. Egli, in quel momento, in qualche strano e diciamo metafisico modo, incarnerebbe lo spirito del patriarcato, una sorta di fantasma che pervaderebbe l’animo di ogni maschio occidentale.

CONTRIBUISCI ANCHE TU A SUPPORTARE IL NOSTRO GIORNALE
Caro amico lettore, come potrai immaginare, dietro questo blog ci sono diverse persone che collaborano agli articoli che tu quotidianamente leggi. Se desideri supportare la nostra attività, ti saremmo grati se volessi dare il tuo sostegno all’Iban IT53E3608105138290082390113. L’intestatario è Matteo Fais. Grazie di cuore, La Redazione.

Tutto ciò deriva dalla convinzione che il soggetto non esista, che esso sia un prodotto delle sovrastrutture: la società, la famiglia, i rapporti di produzione, la scuola, l’educazione, ecc. Chiaramente, questa è una balla colossale frutto del pensiero marxista e, ancora prima, determinista. Volendo, dietro si nascondono le tracce di Jean-Jacques Rousseau con la sua teoria del buon selvaggio, secondo la quale, per farla semplice, l’uomo nascerebbe buono ma la società lo corromperebbe, esattamente come lo stesso nascerebbe libero ma ovunque si troverebbe in catene… Tutto questo pistolotto per comprendere meglio da dove derivino certe sciocche convinzioni che, anche quando non vengono menzionati i pensatori che per primi le hanno formulate, restano alla base della nostra visione del mondo e della Storia.

L’ESORDIO POETICO DI MATTEO FAIS È ACQUISTABILE ALL’INDIRIZZO: http://www.delta3edizioni.com/bookshop/poesia/405-l-alba-e-una-stronza-come-te-9791255141198.html

La scuola e tutte le sue riforme, come l’ultima in corso d’opera firmata da Valditara, sono costruite, almeno nell’ottica progressista – e, con tale termine, in questo caso, non si intende il woke, ma un pensiero più sano –, secondo la convinzione che il popolo sia barbaro, basso e moralmente deprecabile, solo perché tenuto in tale posizione da un potere verticale interessato a impedirne l’evoluzione, per meglio poterlo dominare.

Ottant’anni di istruzione obbligatoria aperta a tutte le fasce sociali prova esattamente il contrario. Il popolo è ciò che è e non nutre alcun interesse per divenire altro da sé. Si è fatto nei decenni scorsi un gran parlare di come le tv berlusconiane avrebbero devastato la mente degli italiani. In verità, il buon Silvio – che certo era enormemente superiore alla maggior parte dei suoi connazionali – aveva ben compreso i loro gusti da razza inferiore. Ergo, giustamente, da imprenditore, dava loro la merda che questi si meritavano: il Grande Fratello, Amici, Uomini e Donne e minchiate simili.

È uscito il quarto numero del nostro magazine, un mensile con contenuti inediti. Potrai sfogliarlo gratuitamente al seguente indirizzo: https://www.calameo.com/read/0077481971ee29c66df97

La gente non ambisce a niente di più. Del resto, abbiamo un numero spropositato di biblioteche aperte, attraverso le quali si può potenzialmente avere accesso a qualunque tipo di libro o film, eppure Maria De Filippi vince sempre su tutti. Ciò non è un caso, casomai è sintomatico.

Riformare la scuola, dunque, nel tentativo di plasmare un’umanità antropologicamente e culturalmente più strutturata è un sogno da ingenui, per non dire da folli. Tutte le discussioni su l’introduzione (facoltativa) del latino alle medie, della lettura della Bibbia, dello studio dell’epica, o del sollazzo con le graphic novel sono stronzate. L’istituzione in questione, già quarant’anni fa, era perfettamente – insomma, più o meno, non stiamo qui a precisare – modellata per poter dare a chiunque volesse la possibilità di farsi un’idea culturalmente ad ampio raggio, per avere spunti di riflessione e via dicendo. Certo, poi, gli insegnanti sono nel 95% dei casi quello che sono, cioè modesti burocrati della cultura, coinvolgenti come gli impiegati delle Poste, comunque qualcosa di interessante si può apprendere anche tra i banchi, per quanto il grosso sia sempre a carico del singolo.

ACQUISTA il nuovo romanzo di Matteo Fais, Le regole dell’estinzione, Castelvecchi.
AMAZON: https://www.amazon.it/regole-dellestinzione-Matteo-Fais/dp/8832828979/
IBS: https://www.ibs.it/regole-dell-estinzione-libro-matteo-fais/e/9788832828979

Semplicemente, alla gente che vi siede accanto sull’autobus, a quella con cui scambiate due chiacchere sul tempo in palestra, al vostro macellaio di fiducia, e finanche al dottore che vi cura, non gliene frega un cazzo della cultura, dell’epica, del latino, del Rerum Vulgarium Fragmenta, della Divina Commedia, delle poesie imparate o meno a memoria. Sono barbari e a loro va benissimo così. Qualsiasi riforma della scuola, sbagliata o sacrosanta che sia, non riuscirà mai ad assolvere al compito di elevare un branco di beduini al livello di una razza civilizzata. Sono tutte balle quelle che raccontano del popolo che viene mantenuto nell’ignoranza – e, oggi, lo sono più che mai. Questo sguazza nella sua dimensione selvaggia come il maiale si balocca felice nella morchia.

Matteo Fais

Canale Telegram di Matteo Fais: https://t.me/matteofais

Instagram: http://www.instagram.com/matteofais81

Facebook: https://www.facebook.com/matteo.fais.14

Telefono e WhatsApp di Matteo Fais: +393453199734

L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”) e, in radio, con la trasmissione “Affari di libri” di Mariagloria Fontana. Ha pubblicato L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima (Robin Edizioni). Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. Il suo romanzo più recente è Le regole dell’estinzione (Castelvecchi). La sua ultima opera è una raccolta di poesie, L’alba è una stronza come te – Diario d’amore (Delta3 Edizioni).

2 commenti su “IL LATINO? LA BIBBIA? IL PROBLEMA È CHE NESSUNA RIFORMA SCOLASTICA PUÒ NIENTE CONTRO IL POPOLO (di Matteo Fais)

  1. La scuola è stata l’esperienza più alienante della mia vita. A causa del mio quoziente intellettivo più alto della media passavo ore e ore ad annoiarmi tra i banchi mentre i maestri/professori ripetevano 100 volte le stesse cose. La famosa inclusione che tanto predicano, purtroppo io non l’ho ricevuta minimamente. Nonostante quello ho potuto diventare un programmatore esperto formandomi grazie ai corsi disponibili online.

    Condivido pienamente tutta la linea, con il livello tecnologico attuale e la diffuzione totale delle informazioni è talmente facile acquisire qualunque tipo di conoscenza, eppure non mi risulta che i social network pullulino di poeti musicisti o scienziati, anzi spesso i contenuti migliori sono quelli che fanno meno views.

    Berlusconi ha semplicemente intercettato i bisogni delle masse. L’arte, la cultura, la scienza, non sono per tutti e non si possono imporre dall’alto. Non tutti nasciamo con il fisico di Bolt, ne con la testa di Elon Musk.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *