Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

CARO SILVIO, MAGARI AVESSI AVUTO LE P… DI ELON MUSK (di Matteo Fais)

“È importante per il futuro della civiltà costruire una piazza digitale aperta a tutti” (Elon Musk).

Con la Sinistra esiste un unico metodo, annullarli. Loro giocano sporco conquistando le logge matte del Potere? Noi dovremmo fare altrettanto, se non peggio. 

C’è stato un uomo che avrebbe potuto, Silvio Berlusconi. Ma a lui non fregava un cazzo. Finanziava perfino la trasmissione di Fazio e Saviano, Vieni via con me, a mezzo di una sua società, la Endemol. Come ha dato campo libero a tutte le case editrici da lui acquistate per continuare a pubblicare gli autori di Sinistra che lo criticavano, solo per fare soldi – ottima mossa, a livello personale, sfruttare i propri detrattori per guadagnare, ma pessima sul piano politico, se veramente ambiva a combattere e debellare il tumore rosso.

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Il vero problema sta tutto qui: a Destra, non c’è mai stato qualcuno che abbia voluto realmente piegare l’egemonia culturale della Sinistra. Non l’ha voluto la Democrazia Cristiana collusa, e quindi i cattolici che deliberatamente hanno lasciato tutto il settore nelle mani del presunto avversario, con l’intento, neppure troppo latente, di spartirsi, senza eccessive pastoie, la torta con lui. 

Certamente non l’ha desiderato Berlusconi, il quale non ha mai avuto un’idea politica di lotta, essendo sempre stato attento unicamente al suo interesse personale. Se quelli di Sinistra hanno fin dal principio pensato con lungimiranza, senza alcuna ansia di successo immediato e meno che mai animati dalla volontà di apparire, capendo bene che chi comanda è proprio colui che non si fa mai vedere, il Cavaliere si è mosso unicamente spinto dalla sua vanità.

Ecco perché Berlusconi non verrà ricordato – della qual cosa è ben possibile che non gli freghi una sega -, perché non ha saputo contemplare la possibilità di sopravvivere a sé stesso. Quando morirà, sarà con la pancia piena, ma con il futuro vuoto, anzi cancellato, una tabula rasa. Sarà stato una parentesi storica, ma priva di un lascito. Se ancora scrivono saggi e persino romanzi su Mussolini, è perché lui mirava all’eterno – magari in un eccesso di megalomania, per carità -, mentre Silvio ambisce all’effimero dell’esistenza, alla cena galante e alla mano in culo alla zoccola di turno – troppo poco per un vero politico.

Elon Musk, al contrario – certo forte del suo capitale -, ha deciso di togliersi una qualche soddisfazione oltre il pompino della segretaria e ha acquistato Twitter. Il suo punto di vista è ben diverso. Come dovrebbe essere per ogni uomo ricco, sa di potersi permettere perfino la morte e l’assassionio di Stato, perché le soddisfazioni le ha già avute tutte. Lui opta per la lotta mosso dal capriccio e dal gusto per lo sfizio, perché a un certo punto, se sei uno che ce l’ha fatta, puoi pure decidere che non ti resta se non di rompere il culo a chi ti vuole male. 

La sua scelta di guerreggiare per la libertà di espressione si giustifica solo in questa prospettiva. I woke gli hanno rotto le palle e lui può togliersi la soddisfazione di combatterli, di sprecare un po’ di soldi per cancellare dalla faccia della terra la cancrena che ammorba il mondo. Ad averne di imprenditori così!

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Perché, sì, signori, alla fine, per vincere, ci vogliono i soldi. Per trionfare, bisogna pagare tanta gente, bisogna garantire la tranquillità anche a quelli che sono sinceramente dalla tua parte. Si ha da metterli nella condizione di dire pubblicamente “Io tengo per X e di quello che pensate voi me ne batto il culo”. Basta dirgli che, se non dovesse essere il pubblico di Sinistra, sarai tu a foraggiarlo. La dignità costa, ha un prezzo e tutta l’arte, come il pensiero, è di Stato – dite di no? Vi ricordate l’Eneide?

Purtroppo, alla Destra manca un uomo simile. Gli è sempre mancato. Noi abbiamo avuto personaggi, non leader. Noi abbiamo Berlusconi, non Musk. Il Sistema lo si attacca solo dall’interno, giocando al suo gioco e con le sue regole. Per questo, in ultimo, il fronte conservatore è destinato a una sola cosa, la fine più misera.

Matteo Fais

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L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.

2 commenti su “CARO SILVIO, MAGARI AVESSI AVUTO LE P… DI ELON MUSK (di Matteo Fais)

  1. E già, dopo i quaranta/cinquanta ci sono strane opzioni. Mignotte e qualche striscia, l’ acquisizione di un social o, come ho fatto io, mettere il culo su una Royal Enfield vintage rigorosamente a benzina. Fanculo l’ elettrico e l’ elettronica.

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