Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

FICTOSESSUALE? IL MONDO NON STA BENE (di Matteo Fais)

L’impressione dominante è che qualcosa, sul piano evolutivo, sia andata storta. Tutto sommato, che ancora vi siano delle guerre in giro per il mondo è l’aspetto meno preoccupante. Quel che lascia basiti è la sensazione di essere circondati da una grottesca parodia dell’umanità.

Si pensi per esempio al caso che è saltato alla ribalta da qualche giorno e che vede come protagonista Akihiko Kondo, un giapponese con una faccia da fesso inenarrabile, il ritratto perfetto del disagio. Costui, a quanto pare, si sarebbe sposato in modo fittizio con Hatsune Miku, l’oleogramma di una “cantante pop dai capelli turchesi, sintetizzata dal computer, che è stata in tour con Lady Gaga e ha recitato nei videogiochi”. Tale delirio sarebbe stato reso possibile da un dispositivo chiamato Gatebox che, a quanto dicono i giornali, “permette di interagire con gli ologrammi di personaggi di fantasia”. L’inquietante tendenza a innamorarsi di questi spettri avrebbe anche un nome. Precisamente, si parla di fictiosessualità.

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Ovviamente, una persona sana di mente, diciamo uno che alla sera si reca bar a farsi l’aperitivo, o si siede dopo cena a leggere un libro sul divano, mentre sorseggia un amaro, dovrebbe ridere a crepapelle sentendo di una simile cretinata e chiedere “Ma mi state prendendo per il culo?”. A quanto pare, no, non siamo vittime delle scherzo di qualche buontempone.

La cosa più aberrante di questo nuovo corso del mondo è che a fenomeni simili, che in altri tempi sarebbero stati condotti al più vicino manicomio per ricevere adeguate cure, oggi si dà spazio, rilevanza mass mediatica. Se tanto mi dà tanto, è oltremodo chiaro che chi parla con quello che, in giardino, grida di essere Napoleone e lo chiama “Generale”, può solo essere più pazzo del pazzo stesso.

Insomma, noi siamo pazzi. Tutti, indistintamente. Da rinchiudere. A furia di tollerare stranezze, niente ci sembra più inammissibile. Tra qualche hanno, se un bambino si sentirà una teiera che gira intorno a Marte, potrà denunciare i genitori che cercano di ammansirlo dicendogli “No, figlio mio, tu ti chiami Carlo e sei nato a Milano, undici anni fa”. Del resto, se non ricordo male, questo ipotetico Carlo, a undici anni, potrebbe svegliarsi e dire che si sente donna, imponendo ai suoi genitori di fargli rimuovere il pistolino, per poi farsi servire ogni giorno un cocktail di ormoni e veder crescere le tettine. Come potrete notare, le premesse c’erano tutte.

Sì, decisamente, si fa fatica a non perdere l’equilibro leggendo di tutte le stranezze che stanno diventando consuetudine. Uomini che, invece di andare a puttane, pagano centinaia di euro per una foto di una smandrappata che ha un account su OnlyFans. Macron che vince le elezioni e festeggia sbacciucchiandosi con sua nonna ottuagenaria. Vendola che ha avuto un bambino. Uteri in affitto e Valentina Nappi opinionista.

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Di questo passo, sarà inevitabile trovare gente che si sposa la sua bambola gonfiabile, o peggio ancora l’ologramma di questa. L’unica cosa certa è che qualcosa è andato storto, che la realtà sta venendo meno a sé stessa, che camminiamo nell’aria – un’aria decisamente fetida.

Qui, non resta che sperare in una catastrofe nucleare, o un asteroide. A questo punto – crepi l’avarizia –, pure una bomba atomica non sarebbe del tutto negativa. Altrimenti, le persone sane di mente dovrebbero riunirsi, smetterla di limitarsi a ridere, e rendersi conto che, se non si fa subito qualcosa, la situazione è perduta. Perché, se non si agisce, tra un po’ anche noi atei cominceremo a gridare, in mezzo alla strada, in preda al terrore, “Che Dio ci aiuti!”.

Matteo Fais

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L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha collaborato con varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.

2 commenti su “FICTOSESSUALE? IL MONDO NON STA BENE (di Matteo Fais)

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