IL MASSACRO DI BUCHA, LA MALAFEDE DEI GIORNALISTI, L’INFANTILISMO DEI CITTADINI (di Franco Marino)

Se si vuole spiegare a qualcuno la necessità di una reazione violenta, si può fargli un paragone efficace: la situazione che lo vede aggredito in casa da un criminale, disposto a tutto, a rubare tutto ciò che ha, a distruggergli casa, a fare del male ai suoi familiari fino ad ucciderli. Un’aggressione di questo tipo gli darebbe la dimensione di cosa significhi avere un nemico in casa. In quel momento, se l’unica possibilità di neutralizzare il malvivente è ucciderlo, anche la persona in teoria più pacifica farà il suo dovere. Eppure la dimensione del conflitto è completamente ignota a noi italiani, al punto da aver inserito in Costituzione il ripudio della guerra per scopi diversi da quelli difensivi. Tutto questo ha inevitabilmente influenzato – e, mi si consenta, negativamente – la mentalità degli italiani. Tanto per cominciare, si è criminalizzata l’autodifesa. Tutte le volte che il malcapitato uccide un ladro che è entrato in casa, si apre per l’aggredito una lunga odissea che oltretutto viene persino incentivata da una stampa oscena, orrenda, che mentre riempie di giustificazioni il ladro, condanna senza appello chi reagisce. Poi si è rincoglionita l’opinione pubblica facendole credere che la colpa nelle guerre sta sempre dall’altra parte, che ci sono buoni e cattivi, che Tizio è un macellaio, che Caio è un criminale.
Non ho mai nascosto una certa ammirazione per Putin. Questo mi ha provocato non pochi problemi con chi guarda alle cose della politica con le lenti rosa del buonismo. Ma in fin dei conti non è nulla che non sia capitato anche a chi, tanti anni prima di me, ha dovuto battagliare per difendere De Gaulle. La questione morale, peraltro, la persona un minimo realista non se la pone. Putin è un grandissimo politico e un grandissimo criminale, senza che tra le due cose ci sia una contraddizione. Un pessimo politico non è quello che si sporca le mani ma colui che se le tiene in tasca. Il vero politico non esita a fare del male, pur di fare il bene della propria nazione. In nome di questo principio, scandalizzarsi per le atrocità in guerra significa essere gravemente disorientati. La bomba atomica in Giappone fu un’immane sciagura ma costrinse alla resa quel valoroso popolo che viceversa avrebbe continuato a combattere ad oltranza. La sostanza è che la crudeltà è inevitabile in guerra, perché la guerra stessa è crudeltà. Quando si mostrano al mondo cadaveri sventrati, si è vista solo un quarto della guerra, nella serena consapevolezza che all’orrore di quei corpi strappati alla vita, si accompagna il sollievo che chi “li abitava” ha smesso di soffrire. La guerra è invece crudele in tantissime altre cose. Nella fame. In persone che per giorni agonizzano perché una mina li ha feriti gravemente ma non a sufficienza da porre fine immediatamente alla loro vita. Nel vedere come la solidarietà della pancia piena sfoci nella crudeltà della pancia vuota. Ma purtroppo rimane il dato che se si è arrivati alla guerra, non è stata sufficiente la memoria di quell’orrore per impedirne altre.
Per questo, quando la cronaca parla di crimini di guerra, la persona di buonsenso è sostanzialmente indifferente. Non perché non voglia empatizzare con coloro che si ritrovano a combatterle, ma perché purtroppo la guerra è iscritta nel DNA degli uomini e con essa si estinguerà. Per cui non vale neanche la pena sapere se a Bucha si siano consumati crimini di qualsivoglia natura, se siano colpa di Putin, se sia colpa degli ucraini. E’ possibile di sì. E’ possibile di no. E’ possibile che sia pura e semplice propaganda. Ma questo non toglie nulla al punto di fondo. Quando c’è una guerra, conta una sola cosa, vincerla. Perché quando un paese perde una guerra, gli succedono tante di quelle cose orribili che persino i massacri che pur di vincere deve provocare, finiscono per essere poca cosa.
E invece, disabituati agli orrori della guerra, trattati con interessata mitezza dagli Alleati dopo aver perso la seconda guerra mondiale – per poi scontare con ottant’anni di ritardo il debito che abbiamo con i vincitori – non abbiamo ancora ben presente che esistono cose ben peggiori del massacro di Bucha. Perdere una guerra è la peggiore di tutte. Perché se capita che il nemico non abbia interesse a farci sopravvivere, a quel punto sarà disposto a farci cose ben peggiori di quelle accadute a Bucha, come per esempio ridurci alla fame, venderci come schiavi, ucciderci.
Certe volte ha ragione chi dice che la peggiore cosa che possa capitare ad un popolo è la pace.
FRANCO MARINO
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Salve, signor Franco,
anche se uscirò, forse, fuori tema , riporto quanto , già, poc’anzi ad un mio amico, molto caro, ma che qualche volta, non mi riesce di capire fino in fondo… per un Suo post…
《 Salve, prof.re,
ed ha ragione a non capire…
Il Suo stupore è pari al nostro, anche se non abbiamo gli stessi forti convincimenti…
L’indignazione è tanta e tale, per una guerra assurda, dopo meno di un secolo , ove, un’altra , ancora più assurda, ha creato presupposti per lasciare annichilita l’ intiera l’umanità , per i millenni a venire… e, invece, no!…
ecco, di nuovo, un focolaio , non troppo lontano da noi, anzi sta coinvolgendo tutto l’occidente, che potrebbe aizzare e far scoppiare, davvero, una nuova guerra mondiale, ma che questa volta potrebbe risolversi con ben altri epiloghi… altro che i 5 grandi che si spartiscono il mondo , poi…
E i dubbi ci assalgono, tenuto conto della ferma condanna dell’invasione arbitraria di una grande potenza, a discapito di uno Stato, di certo, meno forte…
Ma sono vere le provocazioni?…
Sono vere le accuse mosse dall’invasore?…
Sono valide le giustificazioni, per l’invaso, di resistere, per “scippare” condizioni più favorevoli, e, nel contempo, far decimare il suo popolo, con aggravio di morte di giovani vite, da ambo le parti…(?) 😥
Lei, mi dirà che la *libertà* non ha prezzo, che il diritto alla vita è sacro e che la stessa libertà, è un dono naturale a cui nessuno può subentrare, negandolo…
Bene, ma se questo è il prezzo da pagare, allora, vuol dire che i tremila anni di Storia , che portiamo alle spalle , sono stati buttati nel “cesso”!…😑
(perdonerà il francesismo!… 😉)
Perché la Uk ha negato le verifiche?…
(sappiamo bene, quanto zampino abbia questa Nazione, nei nostri passati , ed attuali guai!…)
Perché, l’altro, il guitto capo di Stato, gira il mondo in teleconferenza, aizzando e chiedendo a tutti di belligerare, anziché, chiedere aiuto per intavolare una seduta utile a porre fine al conflitto?…
Perché piangiamo , noi, i loro morti, e invece, lui continua a recitare, facendo l’attore di un film drammatico, di cui non si conosce ancora che fine può avere…(?)
Lei, parla di profughi… 10 mio, parrebbe… bene (!), e chi Le dice che non sia proprio questo uno degli scopi del principe attore?…
Non è mica la stessa cosa governare con 40 mio o con 30 mio!…
Immagini, di contro, se si spopolasse il nostro, di Paese, 45/50 sarebbero di sicuro, più auspicabili…
Ad ogni modo, le informazioni che girano non sono tutte omogenee, e, se è vero che i due anni di pandemia , hanno stressato l’umanità, è pur vero che stanno saltando fuori , “verità” sconvolgenti, tra l’altro , la gente continua ad ammalarsi, sebbene portatori di 3 dosi del “liquido miracoloso”, il cosiddetto “vaccino”, con febbre a 40° e ricoverata in ospedali, ove non si è certi di uscirne vivi…
eppure, ci avevano detto che…
Ora , senza prolungarsi oltre, sono a chiedere, perché se ci hanno mentito sul mostriciattolo, non potrebbero continuare a farlo, anche sulla guerra?…
È vero non è la stessa cosa… ma per Lei, forse , per me e per tanti altri…
non di certo per i mangiafuoco che stanno muovendo i burattini, di tutto il mondo…
E, se quell’ anziano signore, avesse in mente di ripetere il bis della crisi degli anni trenta?…
Aiutare il proprio Paese a risalire la china in cui giace, come già fatto con i vaccini, anche con un bell’armamentario e col gas (?) …
a danno dell’ intiera umanità?…
Secondo Lei , che differenza ci sarebbe , tra 7mld o 4/5 mld di esseri umani…(?)
Non si sente dire da molto tempo, che vi è in mente, di esseri diabolici, questo piano…?
Non si sente dire, e si sta agendo in tal senso… (veda i vermi e le tarme da mangiare)… che il mondo ha bisogno di un reset?…
E, allora, perché stupirsi… (?) 🤔》
Chi è il professore in questione?
Professore Giorgio Buquicchio, autore del saggio “Il Virus Americano”‘ ripercorso di Scienze Liberali e Politica Liberale, interessante, almeno dal mio punto di vista, standosene, prima, a digiuno… un escursus dal 1700 ai giorni nostri…
Saluti, lc
No so perché… ma sentiamo puzza di Sebrenica lontano un miglio…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/