ORBAN INDICA LA STRADA DA SEGUIRE (di Franco Marino)

Uno degli errori più ricorrenti della politica ufficiale è considerare la politica come qualcosa di limitato all’aspetto meramente elettorale. Per cui, se in un paese di sessanta milioni, andassero per assurdo soltanto cinque milioni a votare e il partito mainstream (che ormai non chiamo neanche più sinistra) ottenesse il 60%, cioè tre milioni di voti, tutta la stampa griderebbe alla vittoria. In realtà, in condizioni di questo tipo, sarebbe una catastrofica sconfitta. Ma quando si vive disancorati dalla realtà, si pensa soltanto ad occupare le istituzioni, dimenticando che lo stato lo fanno i cittadini e che cinquantacinque milioni di incazzati sono potenzialmente molto pericolosi. Quando in Francia, per esempio, si dice che il lepenismo è in crisi, si dice una verità. Ma si dice metà della verità. Perché i voti che la Le Pen – un’abile chiacchierona ma una mediocre politica – non prende più, non è che vanno ai partiti storici della Francia. Sono semplicemente andati nell’astensionismo. E questo introduce una prima distinzione: tra l’onda dell’antisistema istituzionale e lo tsunami dell’antisistema che verrà.
Ma prima veniamo al punto: perché l’antisistema tradizionale è in crisi? Perché la Le Pen è crollata? Perché la Lega dopo essere stata ad un passo dal 40%, sta ritornando ai livelli del 2018? E perché la Meloni, che pure è stata all’opposizione, non eredita i voti che pure furono di Salvini?
Queste domande hanno un’unica e semplice risposta: da questi signori non possiamo aspettarci nulla di davvero rivoluzionario. Un po’ perché dopo aver visto i grillini all’opera, tutti sono diventati diffidenti. Un po’ perché il covid e la guerra in Ucraina hanno sancito uno spartiacque definitivo tra chi fa parte del mainstream e chi sta dall’altra parte. Senonché ad Orban per vincere è bastato semplicemente dire questo: avete presente quelli là, i nostri avversari. Loro vogliono mandare le armi a Zelensky, vogliono obbligarvi tutti a vaccinarvi, vogliono chiudervi in casa, vogliono omosessualizzare la società? Ecco, io sto dall’altra parte. Questo è stato sufficiente per stravincere le elezioni. Sebbene, vada detto, anche l’Ungheria ha abbracciato la narrazione covid ma su basi molto più razionali. Naturalmente la vittoria di Orban introduce il successivo quesito: l’Europa rischia un’orbanizzazione? Se mi chiedessero di descrivere il futuro dell’Occidente, direi che ha una sola speranza di sopravvivere: che l’orbanismo e in generale il putinismo si diffondano e divengano la regola. Cioè nel medio e nel lungo termine io prevedo una diffusione di figure simili. La ragione per la quale dico questo, nasce dallo scollamento che sta nascendo tra le classi dirigenti e i desideri dei cittadini. Quello che è accaduto in questi anni è sotto gli occhi di tutti: un gruppo di finanzieri eterodiretti dal deep state americano si è messo in testa che al mondo siamo troppi e che dobbiamo ridurci, che la colpa del riscaldamento globale è dell’uomo, e che bisogna costruire un apparato di sorveglianza globale che tolga diritti e denari ai cittadini. E, attraverso il possesso militare dei mezzi di comunicazione, sta cercando in tutti i modi di ottenere l’obiettivo senza assumersene, attraverso un regime dittatoriale ufficiale, la responsabilità.
Di fronte ad un sistema di questo tipo, ci si può contrapporre solo apparendo, a norma di legge o con la forza, come oppositori di questo regime. Il fatto che Orban si sia schierato frontalmente contro questo regime mi dice che a breve inizieranno a dirci che l’Ungheria vuole invadere qualche paese e che il loro presidente è uno psicopatico e un dittatore, cosa che peraltro per certi versi già fanno. E che se questo dovesse accadere, Orban non può che putinizzarsi e fare le stesse cose che hanno fatto Putin in Russia ed Erdogan in Turchia, cioè usare le maniere forti. A quel punto, inevitabilmente, la deriva autoritaria sarà una conseguenza naturale. E quando apparirà chiaro che l’unica speranza per poter ribellarsi al deep state sia quella di usare le maniere forti, e di agganciarsi ad un antisistema globale, avremo finalmente quello tsunami che molti si erano illusi di frenare di fronte al fallimento della Le Pen e al crollo del Papeete di Salvini. E questo, a livello globale, cambia tutto.
So bene che molti di voi diranno che la deriva autoritaria c’è già con Draghi. E’ vero. Ma non è paragonabile a quanto accaduto in Ungheria. Perché mentre Draghi è arrivato al potere attraverso il fallimento della politica e dunque non ha un consenso certificato, viceversa Orban ha vinto le elezioni con una maggioranza assoluta che, di fatto, certifica che il popolo ungherese è dalla sua parte.
Orban ha indicato la strada. Ora tocca a noi seguirlo.
L’orbanizzazione dell’Occidente è inevitabile. E forse persino auspicabile.
FRANCO MARINO
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Auspicabile, certamente auspicabile. Può essere l’unica salvezza per sganciarci dal dominio americano.
Carissimo Franco ho letto con interesse la Tua limpida analisi che condivido pienamente.
In linea espongo la mia situazione di dubbi attuali
Premetto che da adolescente nasco di destra, poi studente universitario mi riporto al centro, ed il mondo lavorativo mi porta ai sindacati e necessariamente a sinistra.
Passate le necessità sindacali-lavorative ed annoverano parecchie delusioni dalle sinistre, contemporaneamente ho subito un necessario trasferimento “ambientale” di 1300km nord.
Per cui per Quieto vivere approdo al pensiero di destra, che mi accompagnerà in due partiti per circa un trentennio …. ulteriori delusioni compreso le attuali in cui il partito del 40% si è allineato e mi ha deluso!!!
Io con il presente post, mi ritrovo alla ricerca di un Orban Italiano!!!
… e nell’aria si è sentito un sospiro di sollievo, una liberazione, anche da certi mascherati nel PD, perché lo si intuisce sempre meglio: la politica dei democratici (specie italiani) sta producendo disastri, guerre, divisioni, povertà sociale e culturale!
Caro Franco mi trovi completamente d’accordo con quanto hai scritto, sono felicissima della Vittoria di Orban, perché è un politico che difende il suo popolo, vuole l’uomo uomo, la donna donna, il bambino o la bambina con la loro sessualità e rispettabili, sono contraria a tutte quelle forme autoritarie e violente a cui è contrario anche Putin, (che sicuramente avrà fatto degli errori), ma vorrei averlo in Italia, perché lui difende il suo popolo e Orban sta facendo una bellissima politica di destra, Salvini e la Meloni viaggiavano a braccetto con lui, ma oggi, con il loro comportamento all’interno di questo Parlamento, criminale, sono contro gli italiani non me lo dimenticherò mai e non li perdonerò mai. Spero che arrivi qualcuno in Italia che sia come Orban, vogliamo ritornare alla vera Italia e alla vera libertà. La corruzione mondiale seppellira’, con i loro denari, chi ha distrutto il pianeta: Soros, Bill Gates, la nato, Draghi ecc ecc. Lo desidero per i nostri figli. Spero con tutto il cuore nel ritorno di Trump. 🙏❤️❤️❤️❤️❤️
Ringrazio i commentatori precedenti, hanno già detto quel che avrei voluto dire io.
Io faccio un commento diverso dagli altri invece.
Sarà perché l’età mi ha reso più realista del re.
Dunque arrivo al punto.
Tutto giusto quel che affermi Franco ma c’è un ma.
Il ma è il solito refrain, un deja vu’ che si ripresenta : ogni volta speriamo che in Italia si riproponga quel che accade negli altri Paesi. Ricordo solo che Orban è al quarto mandato e i suoi 12 anni sin qui trascorsi hanno prodotto zero effetto domino al di fuori della sua Ungheria. La Brexit doveva essere l’inizio della fine per Bruxelles e stiamo vedendo che così non è. In Polonia la Destra domina da anni. C’è stato Trump negli USA ma da noi la musica è sempre stata la stessa. Putin e il suo nazionalismo non mi pare abbia cambiato le sorti elettorali dell’Occidente….e potrei continuare.
La verità è che in Italia mancano le materie prime.
E per tali non intendo i minerali nel sottosuolo o il grano o il petrolio.
Intendo che mancano i cervelli pensanti e sopratutto manca un autentico spirito patriottico.Quest’ultimo lo vediamo SOLO quando la squadra nazionale pallonara vince gli Europei o ancor meglio i Mondiali. Finiti i quali i confini di ciascuno dalle Alpi a Lampedusa si riducono al proprio uscio di casa.
Sperare che accada qualcosa in altri Paesi non è utopia,anzi. Tuttavia sperare che si verifichi un effetto domino nella nostra Italietta é come giocare alla roulette russa. Solo che i proiettili nel tamburo sono 6 su 6 e non 1 su 6.
Condivido il Tuo…e i commenti che leggo..
Dobbiamo disfarci degli USA..o perlomeno di questi…Che governano ora.
E trovare qualcuno che abbia veramente a Cuore l’Italia e gli Italiani.. un Orban nostrano per intenderci..
Ultimi due anni ancorché distopici stati rivelatori… da tutti cialtroni parlamentari italiani no possono no devono no vogliono aspettarsi nulla… che non sia tradimento ovvio. Un Orban è attualmente impensabile ma dovrebbe avere controfiocchi e schiacciante maggioranza di questo popolo di rinscemiti… per contrastare con efficacia solite ferali intromissioni internazionali…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/