Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

CHISSENEFREGA DEI BAMBINI UCRAINI (di Franco Marino)

Caterina Sforza a chi minacciava di morte i suoi figli per indurla ad arrendersi, gridò dagli spalti agli assedianti che potevano benissimo ucciderli, lei non si sarebbe arresa e del resto – aggiunse sollevandosi la gonna – in mezzo alle cosce aveva tutto il necessario per farsene altri, di figli. Di un uomo molto forte e coraggioso, si dice prosaicamente che ha le “palle quadrate”. Evidentemente, Caterina, nonostante fosse donna, di palle quadrate ne doveva avere almeno venti, a grappolo. E infatti gli assedianti rinunciarono ad impiccare quei ragazzi, dato che era chiaro che non sarebbe servito. E’ interessante anche capire come applicare questo episodio ai giorni nostri, vedendo la questione come, probabilmente, l’avrebbe vista la stessa Caterina Sforza. Lei ovviamente amava i suoi figli, ma sapendo di vivere in un ambiente dove il tradimento era la regola – basti dire che Caterina era contemporanea del Duca Valentino, di machiavellica memoria – dal momento che i suoi nemici avevano catturato il suoi figli, Caterina sapeva che non aveva molte speranze di riaverli vivi. E sapeva soprattutto che, ovviamente, anche se avesse ceduto agli assedianti, non solo non avrebbe avuto maggiori speranze di riavere i suoi figli vivi ma, probabilmente, avrebbero ucciso anche lei. Un episodio simile avvenne non tanti anni fa quando le forze repubblicane catturarono il figlio sedicenne di Josè Moscardó, Luis, informando il padre che, se non avesse dichiarato la resa, suo figlio sarebbe stato fucilato. Moscardó chiese di parlare con il proprio figlio. Quindi disse a Luis, “Raccomanda la tua anima a Dio e muori come un patriota, gridando ‘Lunga vita a Cristo Re’ e ‘Lunga vita alla Spagna’.” “Lo posso fare” rispose il figlio.
Il Cinquecento è veramente una grande lezione. Machiavelli non ha inventato niente e non ha affatto esagerato. Non bisogna mai dire: “Non arriveranno a tanto”, perché non soltanto gli uomini arrivano “a tanto”, ma vanno oltre. Dopo avere raggiunto il livello più basso, non si fermano: scavano. La gente che si scandalizza di Gomorra, di Genny Savastano che fa uccidere il padre, di Ciro l’Immortale che ammazza la moglie nonché madre di sua figlia, di Don Avitabile che vuole far uccidere la figlia, il genero e il nipote, non ha mai letto niente del Cinquecento.

Tutto questo ci porta alle vicende in Ucraina. Al senso del titolo. E cioè che un chissenefrega, una gran massa di profughi rifiutati, un barcone affondato, il rifiuto di farsi a volte ricattare moralmente e non, sono una soluzione dolorosissima ma inevitabile. Sono stato tra coloro che ha ipotizzato, a suo tempo, l’affondamento dei barconi nel Mediterraneo, cosa che naturalmente mi ha provocato la riprovazione generale, il linciaggio generale. E che oggi teorizza il rifiuto netto e deciso dei profughi ucraini, fossero anche bambini, esponendomi ad analoghe conseguenze. Ma la cosa va spiegata per capirla.
L’idea che i bambini possano morire in una guerra o semplicemente attraversando il mare in un gommone, farebbe orrore a chiunque – e non c’entrano le questioni di bandiera – sia dotato di un briciolo di umanità. In un mondo ideale, la guerra non dovrebbe esistere, la morte non dovrebbe coglierci, né quando siamo ormai decrepiti nel corpo e nella mente né quando, nel pieno del vigore, siamo impegnati a fare altro. Le risorse dovrebbero bastare per tutti e tutti dovremmo campare felici e contenti, per l’eternità. Viceversa, nel mondo reale, purtroppo le guerre ci sono e ne stiamo vedendo una proprio in questi giorni. E, così come, se si è fortunati, si muore di infarto e nel sonno a 90 anni e, se va male, si può morire per un tumore, per un drammatico incidente stradale, dopo anni di coma magari, per una malattia neurodegenerativa, così si può morire anche in guerra. E purtroppo muoiono anche i bambini. Cosa che, da padre di una bambina piccola, non può ovviamente lasciarmi indifferente. E perché oggi i bambini muoiono nelle guerre? Per ragioni non dissimili a quelle per cui muoiono gli adulti. La guerra nasce con l’uomo e morirà con l’uomo. Dirsi contro, come avviene in questi giorni, è un pensiero nobile ma fine a se stesso. Nei fatti, quando le risorse non bastano per tutti, nascono risse per appropriarsene. E quando i gruppi di interesse si evolvono a larghissimo raggio, ecco che scoppiano guerre che possono durare anni, cambiare la geografia politica del villaggio globale, con tutto il carico di tragedie ad esse sottese.
Nel momento in cui scrivo una cosa del genere, allora perché quel titolo così in apparenza crudele? Perché sono stanco – e penso di interpretare una stanchezza diffusa – di sentirmi colpevole di cose di cui non ho colpa. Sono stanco di essere chiamato a partecipazioni emotive solidali dagli stessi che creano le grandi tragedie umanitarie sulle quali fingono di piangere. Sono stanco di vedermi chiedere l’obolo da versare per rimediare a tragedie create da quegli stessi stati a cui fanno capo quelle associazioni, dagli stessi filantropi che promuovono guerre e rivoluzioni. Sono stanco di vedere la solita ipocrisia a targhe alterne, che mentre con una mano finge di accorarsi per tutte le tragedie del mondo, con l’altra si copre gli occhi sulle reali responsabilità.

In Ucraina, in Libia, in Siria, in molti posti del mondo “dimenticati da Dio” si combattono guerre di cui io non ho colpe ma di cui io pago le conseguenze. Quella in Ucraina, la pagherò con una bolletta che aumenterà sempre più, con un aumento del carburante che mi sconsiglierà qualsiasi viaggio in automobile che varchi il confine della provincia di Napoli. Le pagherò vedendo 800.000 ucraini senza green pass che verranno a creare una nuova emergenza covid, di cui verrò accusato io che non mi sono vaccinato. Le pagherò vedendo posizionare un’autentica bomba ad orologeria che rimpolperà le fila della criminalità organizzata, con tanti bambini che si riverseranno nelle città e nei campi che verranno allestiti appositamente per loro, dai quali poi verranno destinati ai semafori delle città dove, con gli occhi dolci, ci estorceranno moralmente qualche soldino che non finirà in qualche gelato o qualche giocattolo, e neanche alle loro famiglie. Ma a qualche associazione criminale che li sfrutterà esattamente come da trent’anni sfrutta i bambini della ex-Jugoslavia. Anche se ovviamente ogni tanto vedremo qualche ucraino diventare un grande calciatore italianizzato, da usare per qualche spot multiculturalista. Questa guerra la pagherà il nostro paese. Indebitato al punto di non poter sfamare neanche i propri bambini, figuriamoci quelli altrui, il tutto mentre si studia sempre più come impoverire le famiglie italiane, tra nuove tasse, nuovi rincari energetici e chissà cos’altro.
E’ anche per questo che un “chissenefrega” a volte è utile. Perché loro è così che ci fottono. Perché se qualcuno in privato, anche se schierato nell’antisistema, sta cominciando a dirmi che è preoccupato per le sorti di questi bambini, vuol dire che la truffa dell’umanitarismo si sta ripetendo. E alle volte, allora, un “chissenefrega” può far capire a certa gente che per quanto ci possa dispiacere di questi bambini, le nostre risorse, sia mentali che economiche, non sono illimitate. Non sempre essere buoni è una strada vincente. Il padre di un tossico che si fa impietosire nel vedere quel figlio con cui un tempo magari giocava e che coccolava, ridursi una larva e dunque gli dona i soldi per bucarsi, di fatto gli sta dando un sostanzioso contributo nel farlo morire. Mentre può darsi che quel tossico, vedendosi respinto da tutti, anche dai suoi congiunti, capisca una volta e per sempre di doversi curare. Non c’è certo la certezza che questo si verifichi ma c’è la certezza che il contrario non possa che prolungare l’agonia, fino al momento che una dose sia fatale o che il disgraziato metta la sua famiglia nei guai, come accade sovente. Ed è proprio quello che rischia di accadere se anche questa volta cederemo al ricatto. Noi, facendoci impietosire, facendoci ricattare moralmente, teniamo in piedi proprio coloro che fanno morire i bambini ucraini, proprio coloro che fanno arrivare ogni giorno centinaia di disperati nelle nostre coste. Si è spesso insultato, linciato, chi proponeva di affondare i barconi. Ma una soluzione estrema, crudele, se appoggiata compattamente da tutti i governi europei, magari con un sano chissenefrega, forse avrebbe aperto uno squarcio in chi si diverte a giocare a Risiko, ben protetto da due oceani. E qui si torna all’articolo di qualche giorno fa quando scrissi che l’obiettivo della guerra in Ucraina siamo noi europei. Perché, se vi fosse bisogno di un’ulteriore conferma, la decisione di ospitare 800.000 profughi ucraini in Italia, chiarisce una volta e per tutte che quando lo stato (con la “esse” volutamente minuscola) vuole, le risorse le trova eccome. Avete presente quando dicevano che gli italiani sono bamboccioni perché dopo essersi laureati non vogliono andare a raccogliere i pomodori? Avete presente quando vi hanno tagliato la sanità, salvo poi dire che le terapie intensive sono sature e dovete farvi il vaccino sennò siete terroristi e analfabeti funzionali? Avete presente quando vi hanno fatto sentire stupidi perché pensavate che fosse folle tagliare lo stato sociale in nome del mercato? Ebbene, per ospitare 800.000 ucraini, con tutte le conseguenze del caso, i soldi li trovano. Ecco, è la prova ufficiale che hanno mentito. Che a questa classe dirigente non frega nulla degli italiani. Che il covid era tutta una scusa, cosa che vi diciamo da due anni. Le conseguenze da trarre di tutta questa vicenda mi sembrano chiare e inevitabili.

La tragedia ucraina è stata creata da una classe politica di irresponsabili che non ha la minima contezza di ciò che si rischia di creare. E che pagheremo noi italiani assieme ai popoli europei, che verremo spolpati vivi, ricatto morale dopo ricatto morale, per nutrire lo psicopatologico socialismo internazionale di matrice criminale che col covid e con la guerra in Ucraina ha solo calato la maschera. Grazie ai tanti gonzi che ancora ci cascano.
La mia è una provocazione ma forse si dovrebbe introdurre il voto di responsabilità. Si pagano le conseguenze di ciò che si vota. Si vota per un partito che propaganda l’accoglienza ad ogni immigrato che scappi da una tragedia umanitaria? Bene. La loro accoglienza viene pagata da chi li vota. Si vota per partiti che propongono nuove tasse? Quelle tasse le paga chi le vota. E ovviamente vale anche all’inverso. Se finalmente si introducesse questo principio, la gente smetterebbe di votare col portafoglio altrui. Quando cercate un motivo sul perché oggi c’è molta gente incazzata, non guardate in direzione di Mosca, non guardate a chi finanzia i novax.
Guardatevi allo specchio.

FRANCO MARINO
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9 commenti su “CHISSENEFREGA DEI BAMBINI UCRAINI (di Franco Marino)

  1. Sera, il Suo post è disarmante, di una veridicità che lascia sconcerto, è così realistico e comprovante, che sembra di aver visto tutta la narrazione come un cortometraggio, che si dipana ai nostri occhi…
    Le assicuro, che al di là del bene e del male, il Suo è un grande atto di coraggio, e , di certo incontra , ed incontrerà il pensiero di molti…
    Segnalo, per chi volesse dilettarsi, il post strappalacrime del senatore pd Nannicini…
    (da leggersi per gli uomini di *buona volontà * …😉)
    Segnalo un pensiero soggettivo, che ha incontrato, il Suo, signor franco, per certi aspetti…
    Ho sempre ritenuto che se si fosse dato per una volta, una sola volta, una pena esemplare, per uno dei tanti misfatti, forse, altri ci avrebbero pensato due volte… ma noi siamo buoni, tanto buoni…le nostre leggi sono troppo evolute, troppo sofisticate e civili, per gente come noi e per come i tanti che arrivano…
    Segnalo ancora, la SS 268, la chiamano la strada della morte, ad uno dei suoi imbocchi, nei comuni dell’agronocerino-sarnese, stamane, i cumuli di immondizia erano spaventosi… ed istintivamente ho pensato che mandiamo i soldi in Ucraina, i soldati, gli armamenti, accogliamo profughi donne bambini, donne con utero surrogato, che hanno preso soldi, per qualcosa che qui è vietato ( per certo, centinaia in un Paese che sta più in là!… 🙁)… e , poi, dobbiamo vivere nell’immondizia, peggio di un avanposto da 4° mondo… no!…
    non si può accettare…😑
    Il senatore di cui sopra, dovrebbe prima venire a farsi una passeggiatina da queste parti…e poi lanciare staffilate lacrimevoli…
    È vero, forse, è la gente… teniamo presente che la zona nominata è già satura di ospiti e di figli del dragone…ma da 160 anni, ha fatto comodo , alla Politica, lasciare il popolo nell’ignoranza, a cominciare proprio dalla conoscenza del Diritto Liberale e di Politica Liberale, di cui abbiamo avuto eccelsi uomini, sacrificati ed oscurati, in nome di un “comunismo” becero ,devianza addirittura del marxismo, che forzatamente vuole imporre una uguaglianza che è contro la stessa natura libera dell’uomo , e che vede lo Stato come un padre di famiglia , che deve provvedere ai suoi figli con assistenzialismo cronico, dalla nascita alla vita, distruggendo la libera iniziativa e la capacità del singolo di “farsi da solo”…
    Lo Stato dovrebbe solo promuovere leggi che mirano al controllo e all’esercizio della libertà di azione dell’individuo senza intromissioni in Politica e nel Mercato … ma così non è , e non consentono, come dittatori sotto mentite spoglie, alla gente di “muoversi liberamente”, non ci fanno nemmeno più votare, e se ci riusciamo, si intrufolano gli *oppressori*…

  2. Lei , scrive come “un Dio” umano, ho letto attentamente tutti i suoi ultimi scritti, presenti nella Sua pagina… in 2 ore . E’ stato come parlare con lo specchio… e sentire finalmente COMPORRE con arte i miei pensieri . Grazie , Cari Saluti.

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