Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

LE RAGIONI DI PUTIN (di Franco Marino)

Al liceo insegnano che esistono due modelli di storiografia: quello di Erodoto e quello di Tucidide. Erodoto si caratterizzava per la partecipazione emotiva e per un ampio ricorso all’opinione personale, al punto che lo si potrebbe definire un intellettuale della storia. Tucidide, viceversa, era un freddo cronista, che separava i fatti dalle opinioni (cit. Lamberto Sechi) e che, per la sua obiettività e per la sua prosa asciutta, si potrebbe definire moderno. Uno dei due fu un grande generale. Erodoto? No, Tucidide. Analogamente, un grande esempio di storiografia moderna è considerato proprio Giulio Cesare, uno che di guerre se ne intendeva. Il cui stile si caratterizzava per una profonda asciuttezza, al punto che le sue versioni di latino si traducono praticamente all’impronta, mentre su quelle di Tacito e di Cicerone (due che la guerra non l’hanno mai fatta) anche studenti di un certo valore sudano freddo. E sempre in tempi più moderni, Churchill, Mussolini e Andreotti, autentici giganti della politica del Novecento, furono anche eccellenti giornalisti. Che si caratterizzavano per una formidabile chiarezza.
Non credo che la cosa sia casuale. Chi gli eventi li vive in prima persona, è portato a non drammatizzarli. Non nel senso che non provi sofferenza o che non si prestino certi accadimenti a tali sentimenti. Ma è abituato a nutrirsene, senza condirli con la retorica. Tutti i momenti poco felici della nostra vita non sono accompagnati da qualche colonna sonora tragicheggiante, ma dall’assoluta asciuttezza del pericolo e della morte, che non si annunciano attraverso musiche drammatizzanti ma nella loro sorda essenza. E chi, infatti, certi eventi li vive in prima persona, tende a nausearsi di fronte ad ogni manifestazione di retorica, perché concentrato ad affrontare il fatto nella sua effettiva drammaticità.

Finora non ho vissuto alcuna guerra in prima persona, ma interessarmi al fatto e non al chiacchiericcio, mi è sempre interessato molto di più.
Il chiacchiericcio dice che Putin è impazzito, forse malato, è un dittatore pazzo, è il nuovo Hitler, tutti i russi sono putiniani. Viceversa, il fatto è semplice: nel Donbass da anni si combatte una guerra dimenticata dai media e che solo adesso va alla ribalta perché Putin ha deciso di reagire. La Russia si gioca tutto in questa guerra perché se l’Ucraina entra nella NATO, non avendo confini naturali che li proteggano, praticamente i russi si ritrovano nella medesima sensazione del disgraziato che vive in una casa in mezzo ad una strada con un suo nemico che lo aspetta sull’uscio col fucile puntato. Ovviamente anche gli americani si giocano tutto perché se dalla Russia se ne tornano con un nulla di fatto, per il mondo intero è un tana liberatutti.
Il fatto è questo e non c’è davvero altro da dire. Ma i media da giorni – per la verità da anni – urlano al dittatore, prorompono in un’avvilente russofobia, che non si limita solo a Putin ma anche a tantissimi russi in Occidente, che non hanno alcuna colpa se non di non unirsi allo sputtanamento delle proprie radici. Ma anche questo, se vogliamo, in tempi di guerra è normale. Si potrà dire che, dato che siamo in guerra, allora è giusto creare un “Noi” contro “Loro”. Il punto è che chi si propone di spiegare le cose, dovrebbe superare le logiche del tifo, che oltre ad essere ridicole, non aiutano a capire i fatti. Quali?

L’Occidente sono anni che provoca la Russia in tutti i modi possibili e immaginabili: dalla sponsorizzazione dei separatisti ceceni al golpe in Ucraina contro Janukovyč, apertamente rivendicato da Soros. Dai tentativi di far entrare l’Ucraina nella NATO, fino alle ridicole e tragicomiche sanzioni. C’è da stupirsi che Putin abbia reagito? Quando qualcuno che viene provocato ed è forte a sufficienza per darci una lezione, perde la pazienza, mi sembra chiaro che le conseguenze saranno catastrofiche e che proverà a farci tutto il male che potrà. Chiudere i rubinetti del gas? Magari! Sarebbe il minimo. Siamo in Italia, il clima è mite. E se il carburante costa troppo, possiamo andare anche in bicicletta. Il rischio peggiore è che i russi ce li ritroviamo direttamente sotto casa, al Vomero o ai Parioli, ben armati e pronti a farci pagare decenni di follie. Meritatamente.
L’Occidente sembra non rendersi conto che, oltre il proprio Luna Park indebitato, c’è un mondo intero di popoli differenti che rivendicano le proprie ragioni. I nemici non sono dittatori pazzi, o perlomeno non lo sono più di quanto non lo siamo noi che, pieni di debiti e di contraddizioni, facciamo la morale all’intero globo terracqueo, tentando di esportare un modello che, se a noi va bene, non è detto che debba stare bene a tutti. Gli altri, semplicemente, rivendicano il diritto di difendere i propri interessi esattamente come noi difendiamo i nostri. E’ solo in questi termini che si deve parlare delle guerre. Dopodiché ognuno si crei la propria schiera di amici e nemici. Senza dimenticare che santi, in politica, non ce ne sono. Anche perché quelli che lo sono davvero, di solito fanno rapidamente una brutta fine. Gli altri, quelli che trattiamo da nemici, prima o poi reagiscono. Se, come recitava una famosa antologia comica, anche le formiche nel loro piccolo si incazzano, figuriamoci i danni che, se perdono la pazienza, possono fare l’orso o il dragone.
Se i giornalisti di oggi, che la guerra l’hanno vista solo a Call of Duty, seguono il metodo di Erodoto, non c’è da stupirsi del rincoglionimento che si vede nei media.

FRANCO MARINO
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17 commenti su “LE RAGIONI DI PUTIN (di Franco Marino)

  1. La cosa che mi lascia basita, per l’ennesima volta, è che tutte le motivazioni che hai elencato sono lì, sotto gli occhi di tutti. Non sono segreti o misteri. Sono lì. E per l’ennesima volta la “gente” sceglie di ignorarli. Sceglie di girarsi dall’altra parte, intonando il coro dei media. Perché succede questo? Non riesco a farmene una ragione.

    1. impeccabile Franco , come al solito, disgraziatamente la ” vulgata” ufficiale, soprattutto dell’inutilissima e superficiale UE ( gli YANKEES, furbi, cercano di tirare semplicemente acqua al loro mulino.. ) ha deciso di trasformare un mezzo fasullo come Zelensky nel….Robin Hood del terzo millennio…e quel che succede, appunto , nel Donbass dal 2014 va sotto al ” tappeto” , modello cameriera di terza categoria….bah…

    2. Sono d’accordo con te! Infattii chiedo come.mai non si parla.mai del.processo di ucrainizzazione del.territorio messo.in campo dagli ucraini uccidendo e spingendo fuori dal.territorio circa 19.000 russi. Di questo presidente alquanto sprovveduto che ancora oggi in piena guerra esorta l Europa e la nato ad intervenire con le armi in loro difesa. Il vero.pazzo è lui! Il discorso è lungo ma tu lo hai centrato benissimo!

  2. Quanto mi piacerebbe vedere, Americani e Europei variamente colorati ..con le braghe piene di merda . Dalla paura…
    Speriamo….

  3. Se l’occidente è arrivato a fare una censura che nemmeno nel ventennio si è mai vista , vuol dire che si sta giocando tutto e a mio avviso è alla frutta.
    Da oggi praticamente quasi tutti i media sono stati censurati, e le informazioni di guerra arrivano solo dalle fonti governative.

      1. Sono d’accordo con te! Infattii chiedo come.mai non si parla.mai del.processo di ucrainizzazione del.territorio messo.in campo dagli ucraini uccidendo e spingendo fuori dal.territorio circa 19.000 russi. Di questo presidente alquanto sprovveduto che ancora oggi in piena guerra esorta l Europa e la nato ad intervenire con le armi in loro difesa. Il vero.pazzo è lui! Il discorso è lungo ma tu lo hai centrato benissimo!

  4. Non la conoscevo ma condivido la sua analisi per intero. A dirlo si rischia dì essere linciati perché in ogni dove il “cattivo” deve essere sconfitto con le “armi letali” che le bandiere arcobaleno stanno fornendo agli Ukraini facendogli credere che stiamo lottando per loro e mandandoli ad una morte certa. Viva la guerra ma colorata arcobaleno.

  5. Mi sto sempre più convincendo, visto l’acuirsi della crisi, che la posta in gioco sia ben più ampia di quello che si possa immaginare, in particolar modo cerco una possibile logica nell’atteggiamento USA che non cede a compromessi ma alimenta ulteriormente lo scontro.. Per adesso sono riuscito a sintetizzare solo due elementi 1 la Nato in Ucraina potrebbe risultare l’anello di chiusura della catena difensiva antimissilistica che porterebbe ad indebolire notevolmente il potere deterrente della forza nucleare russa, finora unico antagonista ed equilibratore dello strapotere militare americano ( i cinesi stanno ancora indietro) 2 L’orgoglio di Putin che non vuol passare, agli occhi dell’opinione pubblica russa, e alla storia, come l’uomo che ha perso l’Ucraina. In un certo senso, direi, che il popolo “ucraino” sta venendo “usato” e che Putin si sta giocando il tutto per tutto, i media da noi fanno propaganda di guerra.

  6. Non sono in parte d’accordo con lei.
    Quello che vediamo e’ la crudelta’ e l’accanimento verso la popolazione che hanno le forze russe.
    Putin e’ l’ennesimo dittatore che tiene all’oscuro la sua popolazione di cio’ che sta accadendo, che prevarica tutte le opiniani andando al sodo della questione, senza ascoltare alcun parere.
    Il solo fatto di combattere vicino a una centrale nucleare, cercando di togliere l’energia elettrica se considerare che la centrale stessa ne ha bisogno, e’ un fatto che ci mostra l’assurdita’ del pensiero di Putin.
    Per me era, rimane e sara’ sempre un sanguinario dittatore che per soddisfare le proprie ambizioni di supremo zar, non esita a mettere a repentaglio la vita dell’Europa e del mondo.
    Con questo non dico che l’Europa, la Nato non abbiamo le loro colpe, anzi ne hanno eccome ma non sognerebbero ma di mettere a repentaglio la vita del mondo per qualunque ragione.

  7. I rapporti ONU parlano di 14.000 morti in Dombass. 3400 civili, 4500 militari Ucraini, 6500 miliziani separatisti. Quindi si c’è stata una guerra, come in tutte le guerre purtroppo i civili muoiono. Ma perdite civili pari al 20,% rispetto ai combattenti, purtroppo sono guerra, non genocidio. Tra l’altro il 90%fei civili sono caduti nel 2014-15,dopo la situazione si era andata normalizzando, quindi se Putin è intervenuto per fermare il presunto genocidio, lo ha fatto con 7anni di ritardo.

  8. Come al solito propaganda. La carta dei diritti delle nazioni unite, sancisce che ogni paese ha diritto a difendersi, singolarmente o, collettivamente per mezzo di alleanze. Non c’è alcuna base legale per impedire a un qualsiasi paese di aderire a una qualsiasi alleanza. Quindi Putin, la Nato in Ucraina, se la doveva fare piacere. Tanto più che nel 1994 fu firmato il Memorandum di Budapest, nel Quale USA, UK, Russia, si impegnavano a rispettare l’INDIPENDENZA POLITICA e l’ INTEGRITÀ TERRITORIALE dell’Ucraina, se questa avesse aderito al trattato di non proliferazione nucleare. L’Ucraina lo fece e rese le 1.800 testate nucleari presenti sul suo territorio ai Russi. Mi domando se non facevano meglio a tenersele.

    1. Se ci riferiamo al valore dei trattati, gli Stati Uniti sono noti per non rispettarne neanche uno.

  9. Analisi giusta ma incompleta. Se la Russia si sente accerchiata e in pericolo e xchè e lei x prima a considerare la Nato un potenziale nemico. E lei che da anni cerca di tornare la potenza mondiale con influenza in tutto il globo come l’URSS. E lei che ha interferito nelle presidenziali americane. E lei che finanzia e supporta i sovranisti europei x incrinare e dividere l’UE. E lei che si infiltra in Siria, in Libia, in Mali, nel Sahel. E lei che tratta con Maduro x installare una base militare in Venezuela. E lei in fin dei conti che ha minacciato una guerra nucleare. E allora? Allora e semplicemente l’ennesimo scontro tra due Potenze x la supremazia come da secoli e secoli si è verificato. Da che parte stare e una scelta individuale ma nn parliamo di torti o ragioni x favore.

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