HA STATO PUTIN (di Franco Marino)

Da anni non parlo più di Putin per tanti motivi. Mi sono fatto una ragione del fatto che, contrariamente a quanto dicano i fessi, a Putin non solo non freghi una sverza di niente di fare l’argine contro lo strapotere americano. Ma che non gli convenga. E che la strategia della Russia – non so se vincente, peraltro – sia aspettare che l’Occidente si fotta con le sue mani. E che se Washington piange, Mosca certo non ride. Putin un calo di popolarità lo ha avuto e la Russia non è il paradiso sovranista disegnato qualche anno fa da qualcuno. Semmai, a Mosca si ride molto di certe fesserie. Di come per esempio qualcuno stia tentando di attribuire la paternità delle rivolte nel mondo a Putin, ai cinesi, ai rettiliani. E sono gli stessi che ad ogni vostro sospetto vi accusano di complottismo e vi denunciano. Non alla Polizia ma a Open di Mentana, nuovo commissariato del web.
Ora, intendiamoci bene, che Putin possa ricavare un vantaggio da quel che sta accadendo non è, in teoria, improbabile, come non lo era che avesse interesse ad una vittoria di Trump. Che possa aver anche costruito un servizio segreto grazie al quale interferire nel dibattito sui social, non conta che sia vero o falso, ma che sia verosimile. E sicuramente lo è. Ma ogni lingua batte dove il dente duole. Se esiste un Occidente che, con la scusa di un raffreddore, ha scelto di cinesizzarsi, Putin può aver dato il suo contributo se non altro ad alimentare una propaganda che comunque si basa su dei fatti. Tanto che, quando diverso tempo fa, una persona si lagnava con me dicendomi che era stato vittima di una maldicenza, io gli risposi plasticamente: “Sii felice per questo. Capirai chi è dalla tua parte e chi non lo è. E se tu ti senti a posto e non hai fatto nulla e hai accanto persone che ti sono amiche, la cosa avrà effetto zero. Ma se la cosa ti preoccupa, vuol dire che qualcosina di vero c’è“. Fuori di metafora, un conto è che Putin possa trarne vantaggio dal disfacimento dell’Occidente (cosa a cui peraltro credo fino ad un certo punto) altro conto è che ne sia l’artefice, che senza di lui l’Occidente sarebbe un’isola felice e soprattutto che gli altri paesi facciano la comunione al mattino. Le accuse di spionaggio, di interferire con le proteste in Canada, avrebbero senso se non provenissero dal paese che da quando è nato interferisce sistematicamente con le politiche di ogni angolo del globo terracqueo. Se l’accusa di voler invadere l’Ucraina e di mettere, ohibò, sui propri confini l’esercito russo, non venisse dal paese che, nonostante la guerra fredda si sia chiusa trent’anni fa, ha continuato a riempire l’Europa di basi e che ha finanziato un golpe in Ucraina contro un presidente filorusso, l’accusa potrebbe essere presa sul serio. Ma dato che negli ultimi trent’anni ogni disastro nel Mediterraneo – compresa la folle guerra in Libia – ha sempre avuto l’approvazione di Washington, l’accusa fa semplicemente ridere. E denuncia un problema. Quale?
L’Occidente tutto è affetto da una malattia psichiatrica: il narcisismo. Ho già parlato altre volte del narcisista. Di come una delle sue caratteristiche sia di non chiedersi mai se la colpa dei suoi mali non derivi dalle proprie colpe. E’ sempre colpa di qualcun altro. Come tutti i narcisisti e, aggiungerei, gli stalker, l’occidentale pensa che se il mondo fosse tutto occidentale, sarebbe un posto migliore. Basterebbe solo che quelle capre mediorientali lo ascoltassero. Conoscendolo meglio, capirebbero che ha buone intenzioni, che vuole esportare la democrazia per il bene di quei popoli. Non immagina nemmeno l’occidentale che esistano posti nel mondo dove, a torto o ragione, non ne vogliono neanche sentir parlare di Stati Uniti, Gran Bretagna ed Europa. E allora a quel punto l’occidentale si arrabbia come un innamorato respinto e inizia a perseguitare la preda. Colpevole di non volerlo ascoltare.
Dunque, non è colpa dell’Occidente. I propri mali e le proprie contraddizioni sono colpa degli altri e dunque di un fantomatico Satana che, col volto percorso da un ghigno satanico, sta lavorando per distruggere un pianeta che altrimenti sarebbe un paradiso terrestre. Dunque non è colpa dell’Occidente. Chi gestisce l’Occidente in tutta la sua filiera, è convinto che quelli che si stanno ribellando in Canada siano elementi appartenenti alla cosiddetta White Trash, all’Alt Right. Che anzi quelli che protestano dovrebbero invece ringraziare di vivere da due anni agli arresti domiciliari, percorsi da provvedimenti degni del più becero stalinismo, per un rischio attestato attorno al 2% di morire per un’influenza, senza che si costruiscano nuovi ospedali. Perché i soldi che servirebbero per finanziare quell’emergenza, vengono dedicati al diritto di qualche psicopatico di cambiare sesso, alle farneticazioni di una deficiente svedese che se fosse mia figlia l’avrei già presa a calci e alla distribuzione di un vaccino per una malattia così pericolosa che la gente sta cercando in tutti i modi di prendersela, buttando 50 euro a botta per un tampone molecolare, pur di non farsi un vaccino di cui ogni giorno ci giungono nuove notizie di effetti collaterali, per così tentare di recuperare la libertà. E che se ci sono tensioni, la colpa può essere solo dei russi. Non di chi ha ridotto alla disperazione e alla paranoia centinaia di milioni di persone. Dunque non è colpa dell’Occidente. Tra poco ci diranno che il povero cristo che si è dato fuoco a Cosenza è stato pagato da Putin e così scopriremo che se l’Occidente sta diventando un inferno la colpa è dei russi. Non di essersi messo nelle mani di una grande mafia internazionale. Perché deve essere chiaro: non è colpa dell’Occidente.
Come sempre, ha stato Putin.
FRANCO MARINO
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E comunque…sia che uno sia stitico…o che abbia la diarrea…la colpa è sempre sua..di quel Putin li…
Come sempre un articolo da leggere e rileggere.l’analisi schietta e logica fa riflettere. Fermo restando il ruolo nefastissimi della politica espansionistica che da sempre l’America attua su qualsiasi stato,in un fagocitare continuo di preponderanza e possesso (di fatto l’Italia è una sua colonia a seguito della seconda guerra mondiale,)ove le basi Nato missilistiche nonché atomiche sono sparse sul nostro territorio, zona nevralgica per la sua posizione nel Mediterraneo ,ritengo che le simpatie nutrite per Putin siano legittime. È un personaggio che ai nostri occhi appare o è un difensore della Patria. Da’ l’impressione di voler preservare tradizioni culturali del suo popolo. Va da se’ che a quei livelli non può essere un santo. Come potrebbe essere possibile mantenere il potere senza sporcarsi le mani e ricorrete a mezzi non proprio convenzionali quando tutti giocano sporco.
Wow, argomento tosto stasera,
sarà che è Lei che non parla di Putin, ma in giro per l’America e l’Occidente il Suo nome è molto gettonato…quasi un uno , sì ;
e uno , no…
Se per ogni volta che è stato tirato in ballo, nel bene (poco) e nel male (tanto), gli avessero consegnto una onoreficenza, oggi, sarebbe l’uomo più “medagliato” al mondo, anche più di alcuni nostri eroi , che girano convinti di star ancora in assetto di guerra afgana… e non disdegno di asserire che se “domination” dovessi subire, preferirei che fosse la Sua, e non quella delle “vacuità” che ci circondano , e che si fanno comandare a bacchetta come burattini, da un mangiafuoco senza attributi…e senza “valori”…
Sì sì… hastato Putin… in concorso con novaxxe!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/