IL TOTALITARISMO DEL TERZO MILLENNIO: L’EMERGENZIALISMO (di Franco Marino)

Anche un signor nessuno può avere le sue medaglie. La mia è di aver dubitato sin dal primo momento della narrazione sul covid. Dapprima erroneamente denominato coronavirus, come se ne fosse uno solo mentre coronavirus è la famiglia di tantissimi virus, compresa la SARS, sin dal primo momento che questa farsa ha fatto la sua comparsa nei media, io ho immediatamente sentito puzza di bruciato. Ma la particolarità è che questa puzza io l’ho sentita anche quando, in un primissimo momento, le tesi negazionistiche erano sostenute proprio dalla sinistra. Perché sembra stranissimo e pochi se lo ricordano, però è andata proprio così: all’inizio era la sinistra a dubitare della vera entità del covid. A quei tempi Scanzi con la sua consueta eleganza ci diceva che “è solo un’influenza del cazzo”, Zingaretti ci invitava a limonare con i cinesi, la Lucarelli ovviamente si scagliava contro i razzisti della destra che, va da sé, in maggioranza erano invece tutti allarmisti, per dire che non ne salva nessuno manco a destra. Questo naturalmente non mi condizionava: se la sinistra fa una battaglia giusta, non per questo bisogna piazzarsi a destra. Ciò nondimeno non solo ero convintissimo della bontà della mia impressione iniziale sul covid ma anche che prima o poi la sinistra avrebbe trasformisticamente abbracciato la tesi dell’integralismo vaccinale, chiusurismo sfrenato e insomma tutte le cose che sapete.
La ragione di questo posizionamento non ha nulla a che fare con doti di preveggenza che ovviamente non ho, ma con lo sforzo che chiunque senta l’esigenza di mettere nero su bianco le sue riflessioni deve compiere: raggiungere, con tutti i suoi limiti, una visione di assieme delle cose. La cui mancanza è il vero limite che oggi frega le persone. E dunque è facilissimo vedere in tanti scagliarsi contro Greta ma poi abbracciare totalmente la narrazione pandemica. Criticare la legge Zan ma correre subito a vaccinarsi. E non vedere lo sfondo di tutte queste cose.
La visione di assieme mi poneva contro le narrazioni ufficiali per tantissime ragioni. E “l’assieme” in questione ha un nome: isolazionismo americano. Che non ha nulla a che vedere con Trump ma con la conferenza di Davos del 2009. In quell’anno si decise la fine della globalizzazione e dunque il programmatico impoverimento dell’Europa che per alcuni decenni è stata ingrassata dagli Stati Uniti stessi e che da quel momento iniziò ad essere considerata un maiale grasso da sgozzare. Infatti, all’indomani della fine della seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti si ritrovano a dover confrontarsi con un’Europa distrutta ed esposta al rischio di finire sotto l’influenza sovietica. Che è poi anche la vera ragione per cui hanno finanziato anche il fascismo e il nazismo, salvo poi decidere di scaricarli quando capirono che il nazionalsocialismo stava flirtando con i sovietici. Memori della lezione, col piano Marshall decidono di riempire di danaro l’Europa, ottenendo in cambio che essa si assoggettasse, attraverso la NATO, all’influenza americana. Il punto è che tutto questo inevitabilmente li costrinse ad un pauroso indebitamento. Ma con Davos, certificato che il ritorno di fiamma della Russia e l’esplosione prevista ma non a quella velocità della Cina, avrebbe messo fine all’imperialismo americano, gli Stati Uniti hanno deciso di ripigliarsi quei soldi. E sia chiaro: dato che il debito americano è enorme, non avrebbero potuto fare diversamente. Le crisi, in realtà tempeste perfette, avevano la funzione di consentire allo stesso deep state americano protagonista della crescita europea del secondo dopoguerra, di riprendersi gli aiuti del piano Marshall ma in modo che i popoli europei non ne capissero l’origine, onde evitare ritorsioni. Per cui, lo scopo è creare pretesti che giustifichino le crisi finanziarie che hanno travolto negli anni passati e travolgeranno negli anni futuri, i paesi europei. Che, essendo tutti fortemente indebitati, naturalmente vanno incontro ad un forte declino. L’oligarchia di potere che sovrintende questo processo è composta dal deep state angloamericano che si struttura attraverso la grande finanza, dalle banche, dai media americani, dai colossi dell’alta tecnologia (i cosiddetti GAFAM) che hanno un’influenza praticamente totale sui paesi europei. Di conseguenza, ciò che decide il deep state, impatta su tutta l’Europa. Se il grumo di potere che sovrintende la politica americana si convince che la popolazione europea consuma troppo e produce poco e che bisogna distruggere le identità europee, ecco a voi l’obbligo vaccinale, naturalmente imposto all’americana, cioè facendo finta che sia facoltativo ma vi viene resa la vita impossibile se non lo fate; ecco gli immigrati che, senza green pass, circolano allegramente; ed ecco la character assassination contro chiunque capisca la truffa.
La visione di assieme ci permetterebbe di capire che i nomi che hanno gestito la pandemia sono gli stessi che gestiscono la narrazione climatica, quella relativa ai diritti LGBT e via discorrendo. E che sono espressione di questo potere. Bill Gates si è interessato sia di vaccini, finanziando una società che si occupa di produrli, sia di energia, sostenendo che il mondo debba ridurre le emissioni di carbonio. E assieme a lui, tantissime personalità americane della finanza che sono state in prima linea nella gestione dell’emergenza vaccinale. I social network mainstream, naturalmente, censurando la dissidenza come hanno già fatto col covid, obbediranno perché viceversa quella stessa finanza smetterebbe di comprare a costo zero i loro bond. E dal momento che sono i burattinai che muovono il sistema economico occidentale, è chiaro a chiunque voglia avere una visione di assieme quale sia il vero rischio: che questi signori stiano per preparare l’ennesima emergenza in nome della quale sequestrare diritti e danari.
E’ grazie ad una visione di assieme che si può leggere la realtà. Proprio per questo ci si accanisce così pervicacemente contro “i complottisti” e “le fake news”. Perché chi usa la logica, chi va oltre le dinamiche del tifo organizzato, riconosce agevolmente le truffe e dunque i pericoli che si stagliano all’orizzonte. Questo spiega perché, qualche settimana fa, scrissi un articolo “Non importa se ma come finisce”. Perché il vero obiettivo non deve essere la fine dell’emergenza pandemica – che, come anche annunciato da Sileri, il 31 Marzo finirà, la popolazione non può tollerare per troppo tempo di vivere sotto una pressione così devastante senza che nascano delle reazioni – ma distruggere il sistema di potere che l’ha nutrita. Perché se a porre fine a questa oscena storia saranno gli stessi che l’hanno creata, potranno dire al mondo che è grazie a loro che si è risolta. E questo significherà che la prossima emergenza sarà molto più devastante e colpirà molto più duramente la vita delle persone di quanto non abbia già fatto il covid. Si dirà che bisogna smettere di mangiare carne, pizza, nocciole perché producono troppo CO2 (non scherzo, stanno già iniziando a prendersela con le pizze al forno e con i noccioleti dell’agro nolano) che dovrete chiudere le vostre aziende perché magari hanno qualche cosa che non va o che dovrete vendere le vostre case perché non hanno il piano energetico adeguato, a meno che non spendiate decine di migliaia di euro, perché è colpa di quelle case che bruciano le vostre foreste. E non sto dicendo nulla di complottistico, è quel che l’Unione Europea – in realtà schiava degli Stati Uniti – sta per approvare: una disposizione che obbligherà i paesi europei a costringere i loro cittadini ad adeguare i piani energetici delle loro case, altrimenti non potrete affittarle, ovviamente però continuando a pagare l’IMU. Vi faranno rottamare le macchine perché le vostre inquinano. E chiunque farà notare che il pianeta è stato, anche quando ancora c’erano i dinosauri, molto più caldo e molto più freddo di come è oggi e che l’energia elettrica inquina di meno nel consumo ma molto di più nella produzione, si sentirà rispondere col solito refrain col quale, appoggiati da una marea di imbecilli convinti di accedere per osmosi all’Olimpo dei saggi, da anni si tenta di censurare la dissidenza: “Tutti tuttologi col web. Tutti geologi su Internet, non siete laureati in geologia, non siete esperti di meteo, non siete esperti di qui o esperti di là”. Vi si dirà che siete dei pazzi a protestare contro quelli che hanno già risolto l’emergenza covid.
Naturalmente centinaia di milioni di imbecilli ci cascheranno anche stavolta, i dissidenti verranno emarginati e bullizzati, nascerà una nuova torma di esperti di chissà che cosa. Del resto, se avete potuto credere che fosse utile vaccinarsi contro una malattia che prendete lo stesso anche se siete vaccinati ma almeno non finite in ospedale (e già che vi trovate, vendo un Colosseo usato) ovviamente crederete anche che la colpa del surriscaldamento globale sia della vostra bistecca. O di quella puttana della vostra automobile. Fin quando non capirete tutti che siamo finiti nelle mani di un’oligarchia di psicopatici, il cui unico scopo è quello di depredarci perché sinceramente convinti che l’Europa vada distrutta. Oppure potete decidere di reagire e di dire basta. Di andare a prenderli e di cominciare a ridurre la popolazione mondiale a partire da loro e da tutti quelli che hanno creduto alle loro buffonate.
La scelta è vostra.
FRANCO MARINO
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Ottime riflessioni per chi cerca ancora di capire. Concordo sul fatto che porranno termine alla pandemia e sopratutto si glorificherranno che è stato per merito loro.E come milioni di italiani sono corsi a vaccinarsi per prendere comunque la malattia, così milioni di italiani li applaudiranno. Non c’è speranza, non resta che attendere la prossima emergenza a cui sicuramente già stanno lavorando.
Tecnicamente ineccepibile, praticamente difficile da realizzare,pensare di poter eliminare i signori della guerra mi pare impresa ardua a meno di incecchinarli nello stesso momento……. certamente qualcosa bisognerà fare…..
pienamente d’accordo. Specie con l’idea di diminuire la popolazione globale a partire da loro! 😀
Non ho più parole!…
Con Lei, il mondo si tinge di azzurro, sempre e comunque…
L’argomento è molto serio e pure catastrofico , però la Sua narrazione è esilarante, drammaticamente esilarante…specie l’ultimo capoverso…darei le mie ultime energie, per veder realizzato il sogno di quell’inizio della decimazione…
Signor Franco Marino , grazie di esistere…🥀