Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

IL SESSO TRADIZIONALE È MORTO, LO DICE PORNHUB (di Davide Cavaliere e Matteo Fais)

L’APOCALISSE DELLA SESSUALITÀ TRADIZIONALE ERA INEVITABILE (di Davide Cavaliere)

Come da tradizione, anche quest’anno, il più noto dei siti pornografici, Pornhub, ha rilasciato la 2021 Year in Review, un dettagliato documento che raccoglie tutti i dati ottenuti nel corso del corrente anno in merito ai visitatori mondiali e alle loro preferenze in fatto di sesso.

Il termine più ricercato risulta essere «hentai», ovvero la pornografia «anime». Detto in modo più semplice: i film d’animazione nipponici. Insomma, in giro per il Pianeta, le persone prediligono consumare materiale pornografico nel quale le donne e gli uomini in carne e ossa sono assenti.

C’è qualcosa d’inquietante in questa disincarnazione del sesso, indice di una generale «virtualizzazione» integrale dell’immaginario erotico. Senza dubbio, il grande successo commerciale di «anime» e «manga» ha influito sulle fantasie sessuali di molti fruitori, ma la causa può essere più profonda.

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I social media hanno reso le donne più selettive nella scelta del loro uomo, essendo circondate, almeno in rete, da numerosi pretendenti che le sommergono di complimenti e proposte. Di conseguenza, molte, soprattutto se giovani, sono diventate più pretenziose e sicure di sé. Intimoriti da siffatte figure femminili, forse, molti maschi preferiscono rifugiarsi in una pornografia nella quale le donne reali non sono presenti. O, più semplicemente, il cartone animato permette la rappresentazione di situazioni e pratiche scabrose e perverse, diventando una valvola di sfogo per un desiderio represso. 

Senza dubbio, questo ripiegamento crescente della sessualità mondiale verso il cartoon dimostra che si è andati oltre la pornografia classica, incentrata su un rapporto sessuale reale, per muovere verso la rappresentazione di fantasie erotiche autenticamente «fantastiche» perché irreali nelle forme e nei contenuti. Una simile tendenza, probabilmente, è consustanziale all’industria pornografica stessa. Essa, infatti, stimola e alimenta desideri sempre più estremi e bizzarri.

La sessualità contemporanea, per mezzo della pornografia di massa, di Onlyfans, dei social media, si fa sempre più digitale e artificiosa, persino nella sostanza. Una deriva esacerbata dalle misure di distanziamento sociale che hanno minato le tradizionali forme di socialità. La tecnica si fa sempre più pervasiva. «Restare umani», anche nel sesso, si fa sempre più difficile.

Davide Cavaliere 

L’AUTORE

DAVIDE CAVALIERE è nato a Cuneo, nel 1995. Si è laureato all’Università di Torino. Scrive per le testate online “Caratteri Liberi” e “Corriere Israelitico”. Alcuni suoi interventi sono apparsi anche su “L’Informale” e “Italia-Israele Today”. È fondatore, con Matteo Fais e Franco Marino, del giornale online “Il Detonatore”. 


NON CI INTERESSA PIÙ SCOPARE PERCHÉ NON CI INTERESSA PIÙ VIVERE (di Matteo Fais)

Credo, realisticamente parlando, che il rapporto uomo-donna sia inevitabilmente destinato a esaurirsi a breve. Io, personalmente, se un ipotetico Dio, angelo o demone, mi dovesse proporre di estirpare da me il desiderio sessuale, ci penserei un paio di minuti, ma sono persuaso che, in ultimo, accetterei il patto. A quarant’anni, sono decisamente stufo e mortificato dall’idea di essere un servo del mio uccello. Mi deprime.

Tanto più che, se esamino ex post la mia carriera nel commercio con l’altro sesso, la trovo oltremodo faticosa per quel che mi ha dato. Non provo neppure quella spinta a perpetuare il mio essere che alcuni ancora manifestano. I bambini, come gli adulti, mi lasciano indifferente. Non ho fiducia nel futuro e il clima pandemico non mi fa pensare a niente di buono.

Che poi, tra donne che vanno alla banca del seme, famiglie allargate e devastate, infanti che decidono di cambiar sesso con la compiacenza del sistema politico, mogli che denunciano di essere state violentate dai mariti, mi domando onestamente chi me lo farebbe fare. 

Vedo, peraltro, che un generale disinteresse, quando non un’aperta ostilità, maschile va sempre più diffondendosi tra quelli della mia generazione e i più giovani: redpillati, incel, MGTOW (Men Going Their Own Way). I single sono sempre di più, volenti o nolenti. Sembra veramente che la cosa più difficile da avere e gestire sia una relazione.

Troppi stimoli, immagini ammiccanti e provocanti. Il desiderio ha bisogno di essere tenuto vivo ma, spinto oltre un certo limite, si annichilisce, sprofonda nell’apatia. La dimensione sacrale del rapporto è morta in un’intimità oramai indistinta: si spogliano di fronte a te come di fronte a chiunque o a un medico. L’esclusività e il vero attaccamento sembrano a questo punto un placido ricordo del passato.

La nostra esistenza, poi, di questi tempi, si è fatta sempre più tristemente virtuale. 5000 amici, su Facebook, per la maggior parte mai incontrati. Non è strano che, in questo clima, trionfi la pornografia più sfrenata. Sotto sotto, c’è anche gente che non va più a puttane sapendo che non otterrebbe molto più che facendosi una sega su una Jennifer americana qualsiasi. Anche perché, se replicasse le stesse cose con una Stefania qualunque, appena conosciuta, rischierebbe poi di ritrovarti la polizia in casa, perché la tipa ha rivisto, al risveglio, il suo consenso precedentemente dato in modo tacito… Anche in questo caso: ma ne vale la pena?

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Genericamente, direi che è la vita in Occidente a essersi ridotta a qualcosa di stanco e poco intrigante. È un mondo di selfie e stronzate, di culi esposti a qualsiasi sguardo e rapporti sessuali che richiedono un consenso informato. Tutto è concesso e niente ha più valore. Non mi stupisce neppure che ci si seghi per la maggior parte su un cartone animato, come rivelano quelli di PornHub. La fantasia deve sempre andare oltre la realtà e la realtà è troppo pornografica per accontentarsi.

Senza la pretesa di spiegare questo colossale casino in 4 righe, oserei dire che non resta se non di prenderne atto: noi siamo al tramonto. Gli ultimi 60-70 anni sono stati la lenta agonia dell’uomo bianco. Certo, qualcuno tra noi ha cercato di invertire il corso storico, ma il progressismo ha irrimediabilmente scalfito il nostro essere.

Il padre è morto. A breve, sarà dichiarato deceduto anche il maschio, se non per la sua funzione di produttore di sperma da congelare per qualche signora dalla carriera ormai ampiamente avviata. Il preservativo è stato solo l’inizio, ma la provetta raccoglitrice sarà il culmine dell’igienismo. Il distanziamento sociale dovuto al Covid diverrà un abito mentale, un fossato ontologico impossibile da saltare.

Poi, sì, qualcuno scoperà ancora, per un po’. Saranno gli attori porno. Faranno il lavoro per cui nessuno avrà più voglia di impegnarsi. Sarà, in fondo, come comprare la busta di patatine fritte già tagliate e precotte, avere l’aspirapolvere che si muove automaticamente. Perché a noi non interessa più faticare e, di conseguenza, vivere. L’uomo è un animale obsoleto.

Matteo Fais 

Canale Telegram di Matteo Fais: https://t.me/matteofais

Chat WhatsApp di Matteo Fais: +393453199734

L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha scritto per varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, “VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.

3 commenti su “IL SESSO TRADIZIONALE È MORTO, LO DICE PORNHUB (di Davide Cavaliere e Matteo Fais)

  1. Probabilmente sto per scrivere una stupidaggine, se così fosse me ne scuso. E l’amore? Io credo, anzi, ne sono convinta, l’amore è l’essenza dell’essere umano, la spinta propulsiva dello spirito di conservazione che risiede in ognuno di noi. Non ci estingueremo se non abdicheremo inerti. Tutta l’odierna società è stata volutamente e scientemente portata all’ annientamento dell’essere umano. La pornografia è un caposaldo di questa politica che vuole condurci al transumanesimo. Perché arrendersi? Le cose appaiono sempre più chiare anche a molti che si ostinano a non voler capire. Purtroppo sono i bambini e i giovani le vittime sacrificali ideali . A loro viene tolto ogni insegnamento di rispetto, in primis di se stessi, dell’essere umano negando l’Amore, riducendo il sesso a un divertimento fine a se stesso. Con questo non voglio certo criminalizzare i gusti sessuali di alcuno, libertà sempre , individuale o sociale che sia. Le donne, non tutte ovviamente, hanno distrutto la virilità maschile e ,di conseguenza, l’atto sessuale si riduce a coito. E per questo è sufficiente un avatar.

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