Il Detonatore

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E SE INVECE DELLA VARIANTE SUDAFRICANA, STESSE ARRIVANDO IL LIBERATORE? (di Franco Marino)

C’è un tipo di articolo che scarto sistematicamente: quello in cui si prevede il futuro. E’ lecito avere delle sensazioni su cosa sta per accadere ed è lecito anche comunicarle: a patto di avvertire il lettore che si tratta di sensazioni, di impressioni, di una lettura personale delle cose e soprattutto che l’articolo si fondi sull’analisi di dati oggettivi. Ed è con questa premessa che lo scrivo, così che chi, non volesse dedicargli attenzione, possa chiuderlo e non sentirsi defraudato del suo tempo.

Da tempo sono convinto che il sistema sia ormai ad un passo dal collasso. E le ragioni sono molte. Quando un sistema è forte, non ha bisogno di fare la voce grossa, di urlare, di minacciare. Se, invece, è arrivato al punto di scatenare una violenza così devastante, di fuoco, di perorare la distruzione di tutti quei diritti che sono alla base del sistema occidentale, vuol dire che evidentemente c’è qualcosa che non ci viene detto.
La sensazione è che per la classe dirigente che gestisce la pandemia, quella del vaccino sia una questione di vita o di morte, come se l’alternativa fosse la sua fine. E infatti si sta comportando come un tossico alla ricerca della dose o, se volete, come uno scommettitore che sta perdendo tutto e allora decide di fare un “all-in” nella speranza che un imponderabile evento lo rimetta in carreggiata.
Questa è la premessa e si basa su dei fatti. Come è nei fatti che, il 6 Agosto è stato introdotto il Green Pass, che il 6 Dicembre entrerà in vigore il Super Green Pass e che già per il 6 Gennaio sia previsto il lockdown a seguito dell’ennesima variante sudafricana che servirà per giustificare provvedimenti molto più duri e punitivi nei confronti dei renitenti alla leva vaccinale. Tre 6, guarda un po’. Il simbolo del satanismo.

Non sono il solo ad aver notato questa e altre coincidenze. Come, per esempio, che questi provvedimenti vengano comunicati in largo anticipo quando ancora le circostanze che li giustificano non sono verificate. Che ne sanno che il 6 Gennaio non ci sarà invece un drastico calo dei contagi e dei morti? E con tutti i giorni del mese entro cui farli entrare in vigore, perché sempre il 6 e per giunta in giorni che hanno una notevole importanza per la cristianità? Il 6 Agosto, il giorno della trasfigurazione di Gesù, il 6 Dicembre il giorno di San Nicola (festa importantissima per la tradizione ortodossa e gli ortodossi oggi sono gli unici baluardi della difesa della cristianità) e il 6 Gennaio giorno dell’Epifania. Tre eventi, tutti e tre il giorno 6 ossia feste importanti della tradizione cristiana e ortodossa da sempre sotto attacco e, guarda un po’, 666 è il numero simbolico del satanismo. L’ultimo G20 si è tenuto in Italia, nel giorno di Halloween, notoriamente data preferita dai satanisti per le loro riunioni. Ed essendo queste date esclusive dell’Italia, la culla della cristianità, questo potrebbe significare che la “guerra” scoppierà qui.

E qui occorre un’altra premessa. Non sono certo il primo e neanche quello più attrezzato culturalmente sul tema a parlare di un piano satanista dietro la pandemia. Ma sebbene tutte le considerazioni sull’origine satanica di questa vicenda mi abbiano sempre lasciato freddo – in quanto la mia impressione è che questa sia una piovra internazionale di criminali i quali vogliono semplicemente trarre profitti dalla pandemia, dal tema del riscaldamento globale e altro – se la spiegazione che dietro vi sia una lotta tra il Bene e il Male può apparire oggettivamente assurda, il dato di fatto è che le coincidenze simboliche ci sono tutte. Oltre alla ricorrenza del 6, i richiami costanti al satanismo in molte produzioni artistiche sono numerosi, l’assalto alla morale cristiana anche, il fatto che ai vertici vi sia un Papa che sta pervertendo tutte le basi del cristianesimo pure. Solo che la differenza è che il credente dà al simbolo un significato derivante dalla fede, il non credente vi vede una comunicazione atta a sfruttare i meccanismi di psicologia inversa.
A questo punto, se la spiegazione spirituale (c’è in atto una lotta tra Satana e Cristo) appare assurda al materialista, vuol dire che la spiegazione è un’altra, del tutto verosimile: qualcuno sta disseminando il terreno dello scontro di coincidenze simboliche per poi, presentandosi come il salvatore della patria, usarle come pretesto per ritorsioni contro questa classe dirigente.

Se l’impostazione materialistica può sembrare convincente, questo mi fa pensare sia che la resa dei conti contro i gestori della pandemia sia relativamente vicina, sia che il Liberatore una volta arrivato, in nome di Cristo sterminerà tutti i generali dell’esercito del Male, “salvando” la popolazione che si consegnerà fedelmente al suo protettore, il quale, a quel punto, instaurerà una dittatura cristianfascista, con venature ortodosse. Si ispirerà ai principi del cristianesimo conservatore, agendo frontalmente contro l’integralismo scientista (“Vedete i guai che fa la scienza? La verità e la salvezza non è negli scienziati ma in Cristo dunque in me che agisco in suo nome”) contro le lobby LGBT (“Lo vedete che i gay erano al servizio del demonio? Ma io sono venuto, in nome di Cristo, a fare pulizia”) contro la tecnologia (“Lo vedete che la tecnica veniva usata per controllarvi e farvi del male? Ma in nome di Cristo, sono venuto a liberarvi”) e in generale contro l’ideologia del progressismo modernista in nome del quale si stava cercando di sottomettere ed eliminare interi popoli. A quel punto, potrebbero verificarsi carneficine, persecuzioni di ogni genere, ai danni sia di coloro che hanno creato la pandemia, sia di quelli che hanno abbracciato fedelmente tutti i suoi dogmi, e potremmo assistere ad un cambio di regime. Dal momento che la storia la scrivono i vincitori e non i vinti, così come si è esagerato nella maledizione del nazismo e del fascismo, si esagererà anche in questo caso. Si racconterà che Soros in segreto stuprasse bambini, che Draghi in segreto si nutrisse del loro sangue, che Bill Gates volesse programmare una strage. E intendiamoci, non escludo che larga parte della manovalanza agisca guidata dal demonio. Ma solo che si cercherà di amplificare qualsiasi simbolo per dare al Liberatore il consenso per fare piazza pulita. In nome di Cristo.

Attenzione, prima che qualcuno mi dia del matto, non sto dicendo né che il Liberatore sarà una figura divina che moltiplicherà pani e pesci, né che camminerà sull’acqua né che la trasformerà in vino, né che guarirà i lebbrosi e farà rialzare in piedi i paralitici. Né tantomeno do per scontata la sua buonafede o il fatto che per l’umanità non possa essere l’inizio di un’ulteriore era di tragedie. Dico semplicemente che, secondo me, c’è qualcuno che sta cercando di gettare le basi per una resa dei conti, facendo in modo che certe cose vengano decise per il 6. Non so se su scala globale, non so dove avrà inizio e ad opera di chi. Sono possibilissime variazioni sul tema. Ma se si adotta un approccio razionalistico, è innegabile che qualche fondamento logico ci sia. Come è un fatto storico che tutte le dittature della storia si caratterizzano per una fase propedeutica in cui il progressismo cerca di pervertire tutte le basi culturali e storiche di un paese, anche attraverso la cosiddetta cancel culture, per poi venire scacciate dal Liberatore di turno. Fu così col fascismo e col nazismo le cui fasi antecedenti vennero caratterizzate dalle stesse isterie progressiste di oggi. Fu così in Russia prima dell’arrivo di Putin che fece pulizia di tutti coloro che cercarono di smembrare la nazione russa. Quindi il fondamento c’è.

Una cosa è certa: se anche solo un quarto di ciò che l’istinto mi suggerisce fosse vero, è bene che i gestori della pandemia e tutti quelli che li hanno attivamente supportati, si cerchino un pianeta dove scappare. Perché se arriverà il Liberatore e conquisterà il potere, l’Olocausto sarà un soffio al confronto.
E non sarebbe la prima strage della storia in nome di Cristo.

FRANCO MARINO
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FRANCO MARINO

8 commenti su “E SE INVECE DELLA VARIANTE SUDAFRICANA, STESSE ARRIVANDO IL LIBERATORE? (di Franco Marino)

  1. Non conoscendo Guenon se non per sentito dire, sto seguendo i video di Border Nights imperniate sulla divulgazione del pensiero Tradizionale da parte di un uomo, un iniziato, che si presenta come “Aurum” e una ragazza che si presenta come “Latonia”, per la verità molto meno preparata di lui. Non ho – purtroppo – una particolare propensione per l’esoterismo, per cui faccio fatica a capire compiutamente certe dinamiche e certi concetti, ma di sicuro quello che viene detto è che l’età del Kali Yuga è appena iniziato e durerà moltissimi anni. Non ne vedremo la fine nè noi nè i nostri nipoti e bisnipoti e oltre. Si tratta di un lasso di tempo talmente lungo da essere non quantificabile e solo un piccolo periodo di tempo (piccolo computo, che una parte della tradizione indiana ammette), che finirà intorno al 2160, è quello che stiamo vivendo ed è considerato come una sorta di prova generale e sintetica di Kali Yuga. Questo non mi fa sperare bene. Quanto all’uso dei simboli, sembrerebbe più che altro una sorta di paravento dietro cui potenze pseudoiniziatiche e controiniziatiche malvage si celano.

    1. Le consiglio di leggere Guenon e di non affidarsi a queste tesi strampalate. Qualunque studioso della Tradizione, anche alle prime armi, sa che il Kali Yuga da mo’ che è iniziato. Adesso se ne vede la parte peggiore.
      Oltretutto non sottovaluti i simboli, è solo chi sa leggerli correttamente che può dire qualcosa sul momento che stiamo attraversando.

  2. Apprezzo molto questo articolo, vi sono delle riflessioni profonde, e c’è una visione futura molto reale. Da cattolica mi permetto di pensare che non sia in atto una lotta tra Dio e il demonio bensì tra il demonio e il creato da Dio, le creature di Dio. Prevedere il futuro è terreno fangoso, innegabili le coincidenze e la simbologia. Nel giugno del 2016 venne inaugurato il traforo del San Gottardo, alla presenza di alte personalità (per l’Italia Renzi) , la cerimonia fu un inno a Satana con caproni, sesso e quant’altro. L’attuale “papa” ha il compito di distruggere la Chiesa cattolica, con successo direi, ma non è l’anticristo raffigurato nell’apocalisse, e qui entra il tuo ragionamento, l’anticristo sarà visto come il grande liberatore, persona buona e giusta che ci libererà da ogni male , in realtà porterà sangue e guerre e catastrofi. C’è un filo comune, seppur sottile, che avvicina la dottrina alla razionalità. Ed è per questo che mi sento in sintonia con il tuo pensiero.

  3. Avendo una conoscenza, seppur minima, della Bibbia, si, confermo che sta per arrivare un liberatore, il cosiddetto “uomo della pace”, che prometterà di portare equilibrio e sicurezza, ovviamente nel nome di Cristo (con cui non avrà nulla a che spartire). Avrà l’obiettivo di instaurare una dittatura, tra le cui caratteristiche ci sarà “il marchio della bestia”, una sorta di microchip senza cui “non si potrà ne’ vendere ne’ comprare”, quindi l’attuale sistema di governo tra lockdown e vaccini rappresenta una sorta di prova generale. Alcuni studiosi fanno già ipotesi, uno dei nomi più quotati è il genero di Trump, Jared Kushner perchè, secondo le scritture, l’uomo della pace sarà un uomo di origine ebraica, stimato in Israele, dove contribuirà alla costruzione del terzo tempio e il signore in questione corrisponde, per questo ed altri lati, a questa descrizione; ad esempio, Kushner possiede – o possedeva . un grattacielo al numero civico 666 di una celebre via di Manhattan.

  4. Una cara e colta Amica mi ha fatto conoscere questo Autore, Franco Marino, di cui ho via via sempre più apprezzato il taglio e l’approccio stesso allle varie e diverse tematiche. Ho letto anche questo articolo: e, soprattutto, ne ho riletto e metabolizzato alcuni punti. Così come ho letto le interessanti e coerenti note di commento di Maria Francesca, Lady, Gabriella e Anna. Marino riesce a farsi ben seguire dal Lettore, prendendolo per mano al fine di seguire il fil-rouge che caratterizza il suo pensiero e le sue riflessioni. In quest’articolo particolarmente significative e concrete, poichè basate su elementi oggettivi, e quindi sulla logica che può collegare simboli, fatti, proiezioni – logiche – di sviluppi futuri. Condivido questo suo percorso cerebrale, così come condivido la summa delle riflessioni formulate nelle note di commento. Siamo nel pieno di una battaglia, ovvero di una lotta senza quartiere, la cui posta non è il potere o la ricchezza, ma il controllo più o meno assoluto quanto stringente e feroce dell’Umanità. Con grande attesa e piacere leggerò gli sviluppi futuri di questo ragionamento del bravo Collega Franco Marino, ritenendo che questo suo articolo costituisca l’inizio di un altro e diverso ragionamento, al termine del quale tirare le conclusioni. Con stima e cordialità, un saluto: all’Autore ed ai suoi Lettori.

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