DJOKOVIC CI INDICA LA CURA CONTRO LA DITTATURA VACCINALE (di Franco Marino)

Djokovic non è mai stato il mio tennista preferito. L’idea che oggi la palma di miglior tennista della storia vada a lui, un po’ mi fa storcere il naso. Per me il numero uno in assoluto è Federer. Inoltre, non ho mai particolarmente apprezzato il suo modo “fiorelliano” di porsi nei confronti del pubblico. Non amo particolarmente i buffoni, in nessuno sport, e per lo stesso motivo ieri mi sono fortemente infastidito per le sceneggiate di Tiafoe, probabilmente alla base del crollo mentale di Sinner, che ha perso una partita praticamente vinta.
Ciò nondimeno, quando un tennista assume una posizione degna e coerente, merita la mia stima umana. Djokovic non ha mai mancato di esprimere i suoi dubbi non tanto sul vaccino quanto sulla decisione di imporli obbligatoriamente, di ricattare le persone, insomma quello che tutti stiamo sperimentando su noi stessi in questi mesi.
Tra tre mesi si terrà l’Australian Open e sappiamo bene come l’Australia sia tra quei paesi che ha fatto più a brani i diritti individuali in tema Covid. Djokovic ha fatto chiaramente intuire che darà forfait se sarà obbligato a vaccinarsi. E lo hanno seguito in questa iniziativa altri sei tennisti, evidentemente poco disposti a farsi ricattare dall’ATP.
Risultato? L’obbligo è stato rimosso. Djokovic potrà partecipare senza vaccinarsi. Presso molti no green pass è scattata l’indignazione. “Ecco, quando uno ha i soldi può ribellarsi ai ricatti”. E invece no, la questione è ben più articolata e molto più promettente.
Ciò che Djokovic ha fatto capire è che questi signori fanno quel che fanno solo perché non ci coalizziamo compatti a ribellarci contro di loro. Perché l’unica cosa che a loro interessa è il loro portafoglio. L’interesse è l’unica cosa che anima questa grande farsa che da due anni sta piagando secoli di conquiste sociali e civili. E nel momento in cui li colpiamo nei loro interessi, fanno marcia indietro.
Djokovic non è un privilegiato che approfitta della sua posizione per ribellarsi. O forse è anche questo, ma lo è per suo merito. Semplicemente ci sta dicendo che se noi ci ribelliamo compatti, la dittatura si può sconfiggere. Perché ogni dittatura vive del consenso del popolo.
Novak ci sta indicando una strada e, per questo, va solo ringraziato.
E preso ad esempio da chi, come noi, non vuole arrendersi a questo delirio.
FRANCO MARINO
condivido, a differenza tua lo…” amo” tennisticamente” , e devo dire che per l’ennesima volta in questa vicenda in particolare ha dimostrato attributi ed onestà intellettuale …speriamo aumentino anche tra la gente comune queste serie prese di posizione.
Da grande appassionata di tennis non posso che concordare : Federer è Il Maestro.. Nadal la potenza e la fisicità, Djokovic è un tecnico che mi entusiasma, non attira simpatia e mi dispiace. Come in ogni altra cosa si dovrebbe badare alla sostanza., un cantante, un attore ecc potrebbe esserti antipatico o pensarla all’opposto del tuo orientamento ma ciò che conta è la sua bravura, il suo estro, la sua passionalità..probabilmente Djokovic si comporta in quel modo per cercare di riuscire simpatico e forse amato dal pubblico . Non ne avrebbe bisogno, guardatelo giocare e poi wow…. Tifoe semplice vergognoso
Bravissimo!
Ammiro Djokovic…come persona e come atleta.. sempre coerente..e mai banale..
Giusta la sua posizione… speriamo abbia seguito ovunque..
Da un nadaliano totale viscerale… tanto di cappello a vecchio Joker che no accetta imposizioni su suo corpo ed a suo esclusivo rischio e pericolo da parte di questo novello mostro tecnosanitario globale. Chi vuole vaccinarsi lo faccia si immunizzi e…no rompa più meloni al prossimo…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Se è vero che Roger Ferderer e Raphael Nadal sono i due più grandi tennisti della storia di questo sport, allora, Novak Djokovic è il più grande tennista di tutti i tempi e lo dicono le statistiche:
A) https://en.wikipedia.org/wiki/Djokovic%E2%80%93Federer_rivalry
B) https://en.m.wikipedia.org/wiki/Djokovic%E2%80%93Nadal_rivalry
Poi, che piaccia uno piuttosto che l’altro è un fatto esclusivamente personale ma non oggettivo.
Cordialmente