LE SCUSE DI BARBARA PALOMBELLI SONO UN GRAVE ERRORE (di Franco Marino)

Orwell poco più di settant’anni scrisse un romanzo fantapolitico nel quale descrisse con inquietante puntualità ciò che sarebbe accaduto oggi. Sulle prime quel romanzo era pensato per criticare il blocco sovietico ma fu Flaiano a dire – con riferimenti all’Occidente – che Orwell aveva capito tutto ma al rovescio. Tra le caratteristiche di una democrazia distopica c’è, infatti, il controllo del linguaggio, secondo un infernale meccanismo che costringe tutti a pensarla e a parlare in un certo modo, secondo le disposizioni del Ministero della Verità.
Non mi interessa sapere se Barbara Palombelli abbia ragione o no. Per me ha perfettamente ragione ma naturalmente non avendo la pretesa di detenere la verità, sono aperto al confronto. Mi interessa, semmai, un aspetto ben più inquietante. In questo paese non si può più dire praticamente nulla. Su nulla. Una donna viene ammazzata dopo che per mesi ha provocato un uomo offendendolo, diffamandolo, mandandolo in mezzo ad una strada e impedendogli (alienazione parentale) di vedere i figli? Se lui perde la testa e la ammazza è equiparabile al bruto che uccide la donna che lo voleva lasciare o che non ricambia le sue attenzioni. E converrete da soli, se uscite dal cappio orwelliano che vi hanno avvolto al collo, che il ragionamento non sta in piedi. In questo caso non occorrerebbe neanche un dibattito perchè l’evidente solarità del concetto lo stroncherebbe subito. Scrivete che un bambino deve avere il diritto ad avere un padre e una madre? Vi ritrovate associazioni gay, VIP arcobalenati che invitano il mondo intero a boicottare i vostri prodotti. E casomai è quella stessa sinistra che non dice nulla su quella madre costretta a rinunciare dalle circostanze al bambino che finirà alla coppia gay.
Naturalmente, non sempre essere politicamente scorretti equivale ad essere corretti. Così come ovviamente non tutto il politicamente corretto si basa su demenzialità. Ma in un paese normale, civile, improntato all’insegna del dialogo, del confronto, da un’opinione controversa, scaturisce una discussione dove io ti porto le mie ragioni, tu mi porti le tue e alla fine amici come prima. Invece contro la Palombelli si sono scatenate le truppe cammellate del pensiero unico che le rinfacciano di aver osato dire che la vittima a volte può provocare la reazione di cui sarà vittima. Un ragionamento di semplice buonsenso. Che la Palombelli, cedendo ai ricatti degli oscuri e sottili gerarchi della dittatura arcobalenata, ha pubblicamente rinnegato scusandosi, dando ad intendere che il suo pensiero fosse stato “estrapolato da un ragionamento” (invece no, era chiarissimo e a mio avviso condivisibile) e rivelando così ai telespettatori che se si vuole frequentare l’alta società televisiva – che poi a dirla tutta, è la spazzatura dell’umanità – bisogna a tutti i costi vaccinarsi, essere favorevoli alle adozioni gay, chiamare nel modo giusto i neri (dopo quarant’anni ho scoperto che non si può più dire “di colore” perchè sennò si offendono), essere adepti delle quote rosa, essere ecologicamente verdi, ideologicamente rossi, dire che se una donna viene ammazzata la prova della colpevolezza del marito sta nel fatto che ha un’amante – mentre ovviamente il contrario non vale – in una tirannia dai colori arcobalenati, sgargianti che tuttavia, soavemente, “correttamente” sta distruggendo lo spirito critico individuale e collettivo con la medesima sistematicità di un panzer.
Le scuse della Palombelli sono un errore, sono la sottomissione al potere dominante. Sono, in sostanza, il riconoscimento del potere della psicosi contro il buonsenso, in un delirio collettivo che ci sta trasformando tutti in malati di mente.
D’altra parte “il coraggio, se uno non lo ha, non può darselo”.
FRANCO MARINO
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FRANCO MARINO
CONDIVIDO APPIENO !! enazzo@alice.it
Sinceramente non guardo più programmi televisivi da oltre un anno a parte lo sport….
Una volta puoi ascoltare le coglionate in malafede che propugnano a una platea di pecore lobotomizzate, ascoltarle mi annoia profondamente quindi TV spenta ….credo che alle menti libere sia tutto chiaro e tu dai una grossa mano a comprenderle …….
Essendo lontana anni luce dalla TV, non so niente di questo “lapsus” della Palombelli… Però, essendo lontana anni luce dalla TV, vedo bene quanto sia umiliante e grottesco il politicamente corretto.
Concordo su tutto. Quel futuro distopico è arrivato in tutta la sua evidenza.