Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

INDENNIZZO IN CASO DI DANNI? NON È COSÌ SEMPLICE (di Matteo Fais)

Certo che Mentana e il suo “Open”, quanto a paraculismo, sono imbattibili! Nel disperato tentativo di tenere viva la campagna vaccinale, hanno pubblicato un articolo in cui si parla di eventuali indennizzi a chi dovesse risultare danneggiato dal vaccino anti covid, come richiesto anche da Salvini per votare a favore dell’estensione del green pass ad alcune categorie di lavoratori (https://www.open.online/2021/09/09/covid-19-governo-draghi-danni-vaccini/).

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Bella inculata! Com’è facilmente ipotizzabile, tale presunta garanzia spingerà molti fessacchiotti italiani a porgere il braccio per la solenne puntura, senza capire a cosa andranno incontro. Il problema – ed è il caso di afferrare il concetto prima che sia troppo tardi – è che troppa gente si è fatta l’idea che, data l’apertura a eventuali risarcimenti, basterà recarsi presso un qualche sportello della Regione o del proprio Comune, paventando chissà quale disturbo successivo al vaccino, per ottenere mazzettate di bigliettoni. Mi spiace deludere tali lettori, ma le cose non vanno esattamente in questi termini…

Tanto per cominciare, bisogna denunciare. Se è lo Stato ad assumersi la responsabilità, presumibilmente, la denuncia dovrà essere rivolta contro di esso, o qualche suo ente – queste sono questioni che può dirimere solo un esperto. Poco ma sicuro, a ogni modo, ci saranno da tirare fuori dei soldi, probabilmente molti. Gli avvocati non sono missionari, ma gente che lavora, mantiene studi aperti, ha dipendenti da retribuire. Insomma, a gratis non possono fare niente, a meno che non siate loro carissimi amici.

Ricapitolando, bisogna denunciare e, frattanto, sganciare dei soldi che forse – e sottolineo forse – in caso di vittoria, si rivedranno in futuro – Dio solo sa quando. Ma, ipotizziamo che voi abbiate un pingue conto in banca e non ve ne freghi niente di affrontare una causa che potrebbe andare avanti anche un decennio, se non di più, e costarvi decine di migliaia di euro. Sta di fatto che ci vorrà un medico a suffragare la vostra tesi, qualcuno che dica materialmente “dato questo e quest’altro esame, ho riscontrato nel Signor X l’insorgenza di tali patologie che si possono attribuire al vaccino Y”. Il problema è che il giudice vorrà sentire anche altri esperti, questo è certo. Quindi ci vorrà una controperizia, non di parte…

Non per fare quello che pensa sempre male ma, dato che la quasi totalità dei medici, oggi come oggi, sta sostenendo a spada tratta il vaccino, siete sicuri che domani uno di essi sarà così obiettivo da certificarne gli eventuali danni? In teoria, dovrebbe, per deontologia professionale, ma sappiamo bene tutti che la teoria è una cosa e la realtà è facile si riveli una fregatura.

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Per farla breve, è ben possibile che la garanzia dell’indennizzo venga posta in essere. Semplicemente, nelle cause che verranno intentate, nessuno troverà mai la famosa correlazione. Oppure, il processo andrà avanti all’infinito – se oggi avete settant’anni, buona fortuna. Per non parlare se, per caso, gli eventuali danni, come sostengono alcuni, si dovessero presentare tra 10 anni.

Ci siamo capiti? Dare la garanzia non costa niente, se poi con quella ci si puliscono il culo.

Matteo Fais

Canale Telegram di Matteo Fais: https://t.me/matteofais

Chat WhatsApp di Matteo Fais: +393453199734

L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha scritto per varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.

3 commenti su “INDENNIZZO IN CASO DI DANNI? NON È COSÌ SEMPLICE (di Matteo Fais)

  1. Nel momento in cui si firma il consenso informato credo che ci sia ben poco da fare. L’azienda farmaceutica parte in notevole vantaggio e una persona media non ha né il denaro né il tempo per combattere una battaglia legale di questo genere.

  2. …è così…ma perché i bambini che in seguito al vaccino diventano autistici???… dov’è lo Stato???…non ammetteranno mai che esiste un collegamento fra vaccino e danni successivi!!!Non lasciamoci convincere !!!!

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