GINO STRADA AL NETTO DEGLI SCHIERAMENTI (di Franco Marino)

Ci sono persone che sono migliori dei personaggi attorno ad esse costruiti.
Gino Strada non era un uomo senza qualità. La sua associazione – e parlo di cose che ho visto – effettivamente salvava vite e portava sollievo alle vittime delle guerre. Avendolo conosciuto da ragazzino quando venne ad un incontro organizzato nel mio liceo, di lui ho il ricordo di una persona molto sicura delle proprie idee sulle quali concedeva pochi margini di discussione ma con un grande calore umano e una certa sincerità di fondo.
Se può infastidire un certo umanitarismo, composto da associazioni che certo non brillano per trasparenza, forse è ingiusto fare di tutta l’erba un fascio e mettere in mezzo anche Gino Strada. Che aveva, in politica estera, un’impostazione terzomondistica, impregnata di un pacifismo radicale, moralistico e utopico che tuttavia aveva una sua coerenza di fondo, imperniata su posizioni coraggiose, cozzanti contro la sinistra liberalprogressista che oggi ne piange la scomparsa ma con cui quel medico ha avuto non poche frizioni. Nota, ad esempio, era la sua contrarietà – che lo metteva (solo su questo) dalla stessa parte della destra radicale – alla guerra contro Assad, che rappresenta forse il punto più basso della storia della Sinistra Occidentale. Come pure, per quanto allineato al vaccinismo d’ordinanza, aveva proposto la sospensione dei brevetti sui vaccini, su cui molte case farmaceutiche lucrano miliardi di euro. Insomma, alcune sue posizioni avevano il loro quarto di nobiltà.
Il fatto è che a dare fastidio, più che la sua persona, era un certa aura di santità che la sinistra gli ha sempre disegnato, contribuendo ad inquinare l’immagine del suo operato. Ogni volta che si vedeva il suo volto, subito si delineava l’immagine della grande mafia rossa che da ottant’anni intossica il dibattito pubblico e dell’attivista da tastiera che, col ditino puntato, ci rimbambisce di chiacchiere sul terzo mondo povero e affamato. Ma è qualcosa di cui Gino Strada aveva poche colpe. Perchè mentre molti chiacchieravano, lui comunque qualcosa faceva. Nè si può certo dare la colpa a quest’ultimo di “pensare poco ai problemi italiani”. Perchè il più povero degli italiani sarà sempre straricco rispetto a gente che salta per aria sulle mine e che non ha di che mangiare. Quello che molti fan di Strada non capiscono è che tutto questo è sempre stato provocato dalle follie interventistiche della Sinistra Internazionale. Che prima devasta quei paesi, poi piange lacrime di coccodrillo.
Il problema è che la sinistra è come un Re Mida al contrario. Tutto ciò che tocca si trasforma in cacca. E’ per colpa della sinistra se oggi dietro ogni operazione umanitaria, sentiamo subito una gran puzza di fake. Dire che Gino Strada fosse un eroe, forse è eccessivo.
Ma metterlo nello stesso calderone con Soros, la Rackete e la Boldrini, non sarebbe giusto.
FRANCO MARINO
Edit by Il Detonatore.
Caro Arnaldo Neromaiale aka Osservatore Romano, aka altre migliaia di fake che puntualmente banno.
Qui non sei e non sarai mai il benvenuto.
L’unico Neromaiale benvenuto è quello casertano. Buono per la tavola, non per un blog.