Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

SEPARARE VACCINATI E NON (di Matteo Fais)

Separiamoci. Ciao, a mai più rivederci. Sai quanto me ne fotte. Io lo dico da anni: in Italia, non siamo uniti, quindi meglio che ognuno prenda la sua strada. Chi non vive senza il DDL Zan e chi è pronto a far la guerra per non farlo approvare. Chi dice io non voglio avere niente a che fare con un non vaccinato e un non vaccinato che gli risponde– giustamente – “preoccupati dei cazzi tuoi”.

È giusto così. Ognuno a casa sua e tanti saluti. Io questo Paese lo frantumerei, lo trancerei di netto con un’accetta. Del resto, è palese che non si può convivere con chi la pensa in modo diametralmente opposto. Una comunità è una mistica unione e troppi italiani sono antitaliani. È giusto levarseli dalle palle. 

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Come nella famosa canzone tradizionale che dice “You like potato and I like potahto/ You like tomato and I like tomahto”, voi dite “lockdown”, noi “chiusura”, noi beviamo vino e voi volete la Coca-Cola. Ottimo! “Saltami la porta”, allora, come dicono i sardi. Quando si è incompatibili, non resta che separarsi. Una Nazione è come una famiglia e, se abbiamo voluto il divorzio per la prima, bene sarebbe introdurlo anche per la seconda. 

Non ci sono più margini di manovra, prima di una guerra civile. Il fronte progressista sta alzando troppo il tiro e in molti ci siamo rotti di essere da tempo nel mirino. Femminismo, legge contro l’omotransfobia, europeismo, multinazionalismo, cittadini del mondo. Dai, viene da dirlo “Ascolta, ma te ne vai?! Ma chi ti cerca, ma chi ti vuole?!”.

Adesso, sti rompicoglioni di ipocondriaci maledetti stanno fracassando la fava con la storia del green pass e, senza quello, non puoi entrare di lì, non puoi andare di là… Non si sa più neppure se lo si dovrà esibire alle nigeriane, quando le si carica dal marciapiede. Ohhhh, ma dove cavolo credete di essere, a casa vostra, che potete decidere per noi e la nostra salute? E come, con un vaccino che vi siete fatti voi, malgrado non vi protegga fino in fondo, e che, adesso, vorreste imporre a noi? Ma tiratevi a casino, fatemi il piacere. Se avete paranoie sanitarie, curatevi in manicomio. Questa malsana voglia di sindacare sulle vite altrui in stile paese satellite del regime sovietico è inquietante. Bisogna reprimerla, in chiunque la manifesti, prima che sia troppo tardi, prima che qualcuno si permetta di poterci dare ordini da generale, pur essendo lo strofina cessi della caserma.

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Veramente, state cominciando a esagerare e noi a incazzarci. Se non fosse che i mie connazionali sono quattro mezze seghe, dei fiocchi di neve spaventati, saremmo già scesi in piazza con le unghie e con i denti, a darvi testate. Non c’è niente da fare, ai piccoli sceriffi, a questi scarti umani che vorrebbero imporci la loro fobia col piglio del moralizzatore, bisognerebbe cominciare a fare un po’ di paura, facendogli passare la voglia. 

L’ho detto e lo ripeto: buoni e cari, finché c’è dialogo ma, se non ti vogliono ascoltare, un po’ di sani schiaffoni sono sempre la migliore delle soluzioni. State attenti.

Matteo Fais

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L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha scritto per varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.

2 commenti su “SEPARARE VACCINATI E NON (di Matteo Fais)

  1. Ogni giorno vengono fuori casi di vaccinati che contagiano e vengono contagiati, però danno la colpa a chi non si è vaccinato. Io che non mi sono fatto inniettare roba SPERIMENTALE sto benissimo e anche la mia famiglia è sana. Questi automi credono solo ai telegiornali senza usare minimamente la logica e il cervello ma si credono nel giusto e spingono per dittatura e discriminazione! Andrebbero murati vivi loro! Maledetti!!!!

  2. Purtroppo i vaccinisti, e più in generale coloro che ancora credono a questa esagerazione sanitaria, sono la maggioranza. Io per esempio non conosco nessuno, a parte la mia compagna, che non si sia vaccinato o non intenda farlo.
    Nessuno che si ponga la più semplice delle domande in questo momento: ma ho davvero bisogno di questo vaccino?
    Vedremo come andrà a finire, in ogni caso forse non sarà necessariamente un male essere separati dai vaccinati, visto e considerato il loro comportamento così egoisticamente inconsapevole ed incosciente. Abbiamo veramente bisogno di personaggi del genere?

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