Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

L’EDITORIALE – INTANTO, NEL MONDO PETALOSO… DA CHARLIE HEBDO ALLE STATUE COPERTE (di Matteo Fais)

Che frustrazione. Ho paura di pensare al futuro, perché so perfettamente come sarà, dopo decenni di navi che hanno portato chiunque nella mia terra, tra albanesi e africani, McDonalds che continuano a sorgere ovunque, insieme a negozi di cinesi, cinesi e poi ancora cinesi. Lo so. È la fine.

Ma cosa potrei fare? Niente. Sono io lo straniero in questo nuovo mondo, in questa Italia che i miei connazionali hanno voluto, in questa Europa in cui mi sono trovato mio malgrado. Se provo a discuterne con qualcuno, mi danno del fascista, mi dicono che non sono normale perché penso che un Paese dove convivono cinquanta etnie non sia più l’Italia, ma un’America senza potenza economica, a forma di Stivale.

La gente vuole questo e io, comunque, non saprei come coagulare intorno a me quelle forze che servirebbero per invertire il corso storico. Insomma, sono condannato. Fottuto. Il Sol dell’Avvenire è quello che risplenderà il giorno della mia sepoltura.

Negli ultimi giorni ho letto notizie atroci. Ieri, un nuovo attentato nella ex sede di Charlie Habdo. L’altro giorno, ho saputo della Convenzione di Faro. Cos’è? Per farla breve, Pd e M5S hanno approvato ufficialmente una provvedimento europeo che prevede di poter limitare la fruizione del patrimonio artistico per non offendere le altre culture. Per spiegarla ancora più semplicemente: avete presente quando Renzi fece coprire con dei teli parte delle statue dei Musei Capitolini, in occasione della visita del Presidente dell’Iran, Hassan Rohani? Ecco, questo è ciò che ci attende.

La gente lo vuole, o quanto meno non si incazza quando glielo fanno notare. Fa spalluce, pensa a cosa preparare a cena, all’aperitivo con quella pisciata di Spritz, al compleanno del figlio il mese venturo, alla partecipazione al Pride. Secondo loro, va tutto bene, è tutto regolare. Non hanno lavoro, o se ce l’hanno è di merda e sottopagato. Non avranno pensione. Eppure, sono contenti così, comprando chincaglieria cinese fatta da bambini che prendono il corrispettivo di un dollaro al giorno, mentre al loro bambino di sei anni hanno messo la mascherina. Concludono la settimana in un all you can eat, dopo che il sabato sono andati con una escort rumena per soli cinquanta euro.

E la Francia, quella dove l’altro giorno due ragazze in minigonna sono state aggredite – chissà poi da chi, vero?! – è messa anche peggio. Sembra il cesso in cui abbiano defecato e urinato un esercito di progressisti, dopo una serata di taglieri fatti con prodotti da discount e birra di importazione, mentre con i gessetti colorati scrivevano “Abbasso l’odio” e poi segnalavano su Facebook tutti i reazionari.

Ma sapete cosa accadrà, dopo questo nuovo attentato? Niente, esattamente come dopo l’ultimo a Londra e l’altro che ormai non ricordo più nemmeno dove sia stato. Oriana Fallaci ci aveva avvisati, con la sua trilogia conclusiva. Ci avevano pensato anche Houellebecq con Sottomissione e Laurent Obertone con Guerriglia. Abbiamo preferito a loro quattro somari con la bandiera della pace e le loro odiose manifestazioni al grido di “Non avrete il nostro odio”.

È tutto inutile, pensavo, guardando le immagini sul luogo dell’attentato: noi siamo i perdenti e, come ogni organismo debole, sappiamo di non essere destinati alla vita.

Matteo Fais

L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha scritto per varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. A ottobre, sarà nelle librerie il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi. Ha un canale Telegram a cui potersi iscrivere (https://t.me/matteofais)

4 commenti su “L’EDITORIALE – INTANTO, NEL MONDO PETALOSO… DA CHARLIE HEBDO ALLE STATUE COPERTE (di Matteo Fais)

  1. A tal proposito vorrei sapere se potreste scrivere un articolo riguardo al numero di stupri (e tentativi di stupro) sempre più in aumento in Italia da parte degli immigrati, in grandissima parte musulmani ma non solo, nei confronti delle donne italiane, a volte molto giovani (13-14 anni) a volte molto vecchie (75-80-85 anni). Quelle che stanno nel mezzo (20-50 anni) in alcuni casi riescono a difendersi e a scampare allo stupro. Osservo la cosa da alcuni anni e il tutto va avanti da ben prima del 2015 e peggiora sempre di più, d’altronde più immigrati arrivano più stupri ci sono. I media mainstream ignorano e/o mistificano il problema, ma anche i media non istituzionali sembrano non percepire più di tanto ciò che si sta trasformando in una tragedia nazionale. Mistificazione : vengono spesso definiti “italiani” ma il più delle volte basta un indagine rapida su Internet (fino a quando si potrà scovare questo genere di notizie, cioè per poco) per sapere che sono pachistani, egiziani, tunisini, marocchini, algerini – questi cinque sono i peggiori – altri provengono da una massiccia serie di paesi dell’Africa Nera (anche loro si danno da fare e sono in rimonta, non so quale sia la religione ma non è solo l’islam anche se prevale). Infine, staccati, albanesi e romeni. Infine, ancor più staccati, italiani (quelli veri, autotctoni). 1 – Omertà totale dei media (a meno che non sia un bianco italiano, allora, appurato che non si tratti del figlio di Grillo, si scatenano. Non si lasciano certo sfuggire la ghiottissima occasione di aizzare ulteriormente le donne bianche italiane contro gli uomini bianchi italiani, casomai si riuscisse a distruggere qualche altra famiglia in più) 2 – inazione della magistratura e delle istituzioni (tutti impegnati esclusivamente nel tentativo di non diffondere questo genere di notizie – forze dell’ordine comprese) anche in paesi come Germania, Danimarca e Svezia – dove tutto questo non è un “problema” ma una tragedia nazionale da anni. Non sono particolarmente informato su Olanda, Francia, Spagna, Belgio e Inghilterra (le notizie fanno un pò fatica a passare, perlomeno questo genere di notizie) ma da quel poco che ho visto è assolutamente uguale : omertà e mistificazione dei media mainstream e magistratura/istituzioni indifferenti, con complicità delle forze dell’ordine, tutti impegnati esclusivamente a silenziare. Le dinamiche appena descritte sono le medesime in tutta l’Europa Occidentale. Per non tacere poi delle aggressioni e dei pestaggi, sottolineo pestaggi, nei confronti di adolescenti (maschi) italiani o persone anziane (maschi) italiane al fine di rubargli il cellulare, l’orologio e i quattro spiccioli che hanno in tasca. Alcuni di questi miserabili criminali oltre a provenire dall’Africa e dall’Asia provengono anche dall’America Centrale e Meridionale. Tutto ciò che ho scritto è solo una infarinatura di un argomento ormai enciclopedico e che conosco molto bene e, sono strasicuro, voi della redazione, conoscete anche molto meglio di me . I petalosi (la parte plebea dei petalosi) che li accolgono non riescono a capire che quando questi miserabili saranno in numero sufficiente, i primi ad essere stuprati (uomini e ragazzi compresi) ammazzati e sgozzati saranno proprio loro, le loro figlie e le loro mogli. Accade già da anni che alcuni responsabili dell’ “accoglienza” vengano aggrediti, e sono quasi tutte donne (stupri o tentativi di stupro). Silenzio pressochè assoluto.
    E io sono molto molto preoccupato, non per me personalmente perchè sono alto e grosso e sufficientemente in forze da spaccare il cranio di un mastino napoletano con un pugno, ma per gli italiani e i loro figli, ancor di più per le figlie.
    Qualora decideste di scrivere e pubblicare un articolo su questo argomento temo che nel giro di tre-quattro giorni vi trovereste la soffice e arcobalenica Gestapo mondialista che alle 4 del mattino vi entra in casa e vi porta via, con annesso sequestro della casa e altri beni immobili (tipo bici, ciabatte con il pelo, aspirine, vasino della cacca del bimbo), figli dati in affidamento e chi più ne ha più ne metta. E di voi non si saprà più nulla. Stiamo andando verso questo tipo di contesto, anzi, in parte ci siamo già. Quindi fate voi. Io intanto continuo a leggervi
    Saluti

  2. Non fa(is) una piega, incontestabile.
    E il bello sai qual è? Che se parli di invasione ti prendono per pazzo. Il problema NON VIENE VISTO, quindi non esiste, pertanto non viene neanche contrastato.
    Non sussiste.
    Prendiamola in c*lo, ma presto, perché lentamente fa ancor più male.

  3. La bolla di bugie un giorno scoppierà, i petalosi rimarranno sbigottiti e invece noi sapremo cosa fare perché siamo stati più vicini alla realtà.

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