Il Detonatore

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L’EDITORIALE – SEMPRE PIÙ LIKE FEMMINILI AL KILLER DI WILLY (di Matteo Fais)

Straordinario! Sapete che è successo? Uno degli assassini di Willy, già seguitissimo su Instagram, ha visto incrementarsi enormemente il numero dei suoi follower in un giorno, dopo l’uccisione del ragazzo – e no, uno non diventa follower per insultarlo, lo insulta e basta. Potete constatare voi stessi. Manco a dirlo, sono tutte donne.

Per l’assassino aumentano i follower

Come volevasi dimostrare, il genere femminile – almeno per la maggior parte – si è totalmente e oscenamente bagnato al pensiero dell’assassino.  Sono in calore. Tutte le squallide puttane lustra palle di bulli e violenti vari si eccitano all’idea di uno che ha la meglio su un povero ragazzino mingherlino e indifeso. 

Esattamente come alle scuole superiori, le donne vanno su di giri al pensiero di un burbero senza cervello che picchia e massacra uno incapace di difendersi. L’abbiamo visto milioni di volte. Chi sottometteva gli altri compagni di classe e li faceva vivere nel terrore, giorno dopo giorno, di divenire soggetti delle loro angherie, guadagnava uno status.

Ricordo benissimo una volta in cui uno dei più belli, un ragazzo naturalmente dotato di una struttura fuori dal comune, picchiò e umiliò un ragazzo che si voleva opporre alla sua dittatura in classe. Tutto il branco di troiette, per giorni, sbavò al suo cospetto, mentre l’altro, dileggiato e offeso, si leccava le ferite.

Ragazzi, dobbiamo ammetterlo, le donne sono questo. Altro che fascismo in senso stretto. Le femmine amano un tale modello d’uomo e permettono che questo si diffonda nella nostra società, impunemente. “Ogni donna ama un fascista”, scriveva Sylvia Plath, e questa è l’ennesima prova – sempre che ne avessimo bisogno. Anche quelle di Sinistra sono così – del resto, Mussolini era un donnaiolo immensamente adorato anche quando militava nel Partito Socialista. 

Le donne amano il Potere – inutile negarcelo – in qualsiasi modo esso si manifesti. Un picchiatore, un aguzzino manesco e senza pietà è la loro preda più ambita, oggigiorno – prima che sia il portafogli di qualche fesso, in età più avanzata. Guardate anche gli esempi di Ted Bundy e Jeremy Meeks, due assassini e criminali sostenuti da lettere di ammiratrici e collette per pagare loro la cauzione. 

Sicuri che i delinquenti non piacciano? Guardate il caso di Jeremy Meeks

Eppure, c’è stato detto fin da piccoli che le femmine sono creature dolci e delicate, animate dai migliori propositi. Col cazzo! Sono crudeli e attirate dal male. Ogni assassino ha più fan di qualsiasi bravo ragazzo, come dimostra anche il caso di Gabriele Bianchi e allegra compagnia. Potete notare voi stessi che è seguitissimo e molto amato dalle donne. Altro che patriarcato – che costui mai ha incarnato, tra parentesi. 

Non fatevi prendere per il culo da chi vi dice che loro amano il vostro “saperci fare”, “il fascino”, e altre stronzate varie. Il novantacinque percento delle femmine sbavano per individui come gli assassini di Willy, ovvero per uomini rozzi, senza cultura, violenti, perversi, capaci di ammazzare un povero ragazzino indifeso – basti vedere che non uno di loro era single e stavano tutti con delle bellissime ragazze. Vi dico di più: l’idea, per esempio, che uno uccida per loro le manda in solluchero. 

Non fatevi traviare dalla propaganda femminista che dipinge le donne come vittime del potere maschile. In verità, un certo dominio maschile esiste perché incoraggiato dalle donne stesse che trasformano il bruto-picchiatore in un modello da persuguire e idolatrare.

Ribadisco, Mussolini, ogni giorno, si faceva Dio solo sa quante donne, sia da socialista che da fascista. Lo stesso uomo che Renzo De Felice, il suo più famoso conoscitore, descrive come burbero e manesco, attirava presso di sé un seguito inimmaginabile, da sempre. Ed erano le donne stesse a chiedere di poter avere a che fare con lui – o, per dirla più chiaramente, a desiderare di farsi chiavare – per mezz’ora dal dittatore. Guardatevi tutte le lettere che riceveva e di cui si accenna in Il Duce e le donne. Oggi, non è Mussolini, ma uno che nel suo quartiere detta legge e spadroneggia. Ma, sapete com’è: invertendo l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Neanche il nostro giudizio sulla maggior parte delle donne.

Uno dei testi fondamentali per capire quanto le donne siano attratte dal Potere. La storia di Mussolini ne è la prova: tanto criticato quanto amato dalle donne.

P.S: le solite coglione che neppure leggono il pezzo diranno “Ma io”. Ribadisco, voi siete una minoranza che non rappresenta un cazzo di niente. La maggior parte, i grandi numeri, ovvero ciò che fa statistica, sono così. Prova ne sia che il seguito di un assassino è cresciuto enormemente in un giorno.

Matteo Fais 

L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha scritto per varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. A settembre, sarà nelle librerie il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.

15 commenti su “L’EDITORIALE – SEMPRE PIÙ LIKE FEMMINILI AL KILLER DI WILLY (di Matteo Fais)

    1. Purtroppo io sono donna e da donna condivido pienamente tutto quello che hai scritto, mi vergogno per quelle…. Non saprei come etichettarle, una cosa é che certa, essere fans di assassini dovrebbe essere un reato perseguibile penalmente.

    2. Ma come é possibile che un articolo scritto in modo deprecabile e che incentiva l’odio sia stato pubblicato? Questo articolo é hate speech e nasce da molta ignoranza. Si, molte donne subiscono il fascino degli uomini pericolosi, arroganti e presuntuosi e per molti uomini le donne amano gli stronzi, ma questa attrazione delle donne verso questo prototipo di uomo non é la causa dei comportamenti bestiali degli uomini, bensí la conseguenza di una cultura patriarcale che insegna agli uomini e alle donne cosa é virile (dominazione, violenza, sopraffazione) e cosa é femminile (remissività, dipendenza emotiva, fragilità e bisogno di protezione). Se a molte donne piace il maschio rude, aggressivo, egoista, narciaista e magari anche violento é perché hanno imparato ad associare la virilità a queste caratteristiche e hanno appreso fin dall’infanzia che in quanto femmine hanno bisogno di un “macho”, da cui sentirsi dominate e a cui soccombere, che non ti da certezze e che non sa amare, verso cui si sviluppa la sindrome della crocerossina che vuole essere amata dall’uomo che vuole cambiare e sentirsi speciale per questo. Le followers degli assassini di Willy Monteiro Duarte probabilmente sono soprattutto ragazzine insicure che hanno concetti di virilità deviate da questa cultura Machista, che incentiva e giustifica la violenza, l’aggressivitá e il bisogno di dominazione e potere negli uomini con la scusa del testosterone. Queste donne e ragazze fanno esattamente quello che imparano dalla cultura sessista che non mettono in discussione se lo fai sei una nazifemminista che vuole uccidere la mascolinità e la femminilità, se non lo fai sei una donna stupoda e malvagia che vuole che l’uomo sia un mostro…sempre colpa delle donne). Matteo Fais, lei osa pure dare la colpa dei crimini e delle azioni violente degli uomini responsabilizzando le donne di questi comportamenti, quando é la cultura sessista che danneggia tutti e tutte che dovrebbe recriminare e non dovrebbe colpevolizzare chi é frutto di essa. Chiediamoci perché portiamo avanti questi concetti di Mascolinità tossica e violenta e di Femminilità remissiva e succube…

  1. Siamo praticamente coetanei, stessa generazione. Devo constatare che nella mia vita le donne di cui mi sono circondato (amiche, avventure, fidanzate, moglie) sono ben diverse da quelle descritte con dovizia di aggettivi. Insomma, ho cercato e trovato solo “solite coglione che non fanno statistica”. Deve essere stato alquanto sfortunato Fais a trovare sulla sua strada perlopiù (o esclusivamente?) “squallide puttane lustrapalle e femmine in calore per il bullo”.
    Chiaramente ne hanno condizionato l’agghiacciante e misogino pensiero.

    Per il resto, davvero ci fanno più impressione 800 decerebrate che mettono like a questa gentaglia, dei 13.000 che decidono di seguire miss “non ce n’è Coviddi”?

  2. Probabilmente da ragazzo eri un povero nerd mingherlino che veniva bullizato,ma ti svelo un segreto,non era il tuo fisico ad allontanare le ragazze ma il tuo modo di ragionare e di pensare.
    Secondo il tuo ragionamento una donna preferisce un uomo aggressivo per un fatto istintivo,al contrario allora un uomo dovrebbe preferire una donna coi fianchi larghi per lo stesso motivo:istinto; eppure non vedo modelli del genere,ma tutto l’incontrario.
    PS: suppongo che le tue parenti donne siano in quel 5% che non subisce il fascino del maschio alfa e aggressivo.

  3. Che stronzate. La maggior parte delle donne sono viscide e attratte dal potere quanto la maggior parte degli uomini sono malvagi, ignoranti e senza scrupoli. La maggior parte di qualsiasi cosa fa cagare, fattene una ragione. Non ci sono le basi, qui, per insultare un genere. Se sei geloso di Mussolini che trombava tanto puoi diventare pure tu un fascista pezzo di merda.

  4. Francamente condivido tranne su questa storia del fascismo. Ad oggi non mi sembra si siano rivenute tracce di fascismo negli armadietti di questo coglioni. Senza prove di fatto è il solito attacco sterile e politico in primis

  5. Oltrettutto, ha malpresentato la questione omettendo il razzismo. Quello che é successo é la conseguenza della cultura Machista e Razzista.

  6. Fonti?

    Mi sembra che sia una soggettiva analisi di un profilo Facebook. O ci sono dei dati matematici che dicono che TUTTI i nuovi followers dell’assassino sono donne?
    Ci sono fonti anche sul fatto che “LA MAGGIORANZA” (cito l’autore) delle donne ama i violenti? Numericamente, ad esempio, quante donne sul totale delle donne americane di quegli anni, hanno scritto a Ted Bundy? Quante, sul totale delle italiane, si sono scopate Mussolini?

  7. Non metto in dubbio che nel centro della “gaussiana” si concentrino quelle donne attirate, in modo più o meno conscio, da quelle componenti violente, rudi e prepotenti del carattere di un uomo (ne ho conosciute molte così). Ma secondo me é pur sempre una generalizzazione che ignora tutte coloro che nel tempo sono cambiate e coloro che da sempre cercano un partner attento e delicato.

  8. Premetto che sono gay. Gay senza ombra di femmineita’. Sono contento di essere al di fuori di queste logiche penose uomo-donna, che tendono al puro massacro e non conducono ad altro se non all’ infelicità. Se le donne sono davvero cosi masochiste da consegnarsi ad uomini del genere peggio per loro. La virilità è altra cosa, è saper farti sentire unico al Mondo.

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