Il Detonatore

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COME LA DOPPIA MORALE UCCIDERA’ I DIRITTI CIVILI (di Franco Marino)

Ha fatto discutere molto l’uscita di Salvini sull’eterofobia contrapposta alla stretta che la maggioranza ha intenzione di imporre per una legge contro l’omofobia.
Non ho intenzione di parlarne più di tanto perchè è la solita storia.
Qualcuno con un paradosso esprime un concetto e le truppe cammellate del buonismo la manipolano come di consueto.
Più interessante è spiegare da dove nasce il tutto.

La maggiore difficoltà in diciassette anni di blogging è sempre stata spiegare le pulsioni autoritarie della cultura occidentale dietro il paravento della sua sbandierata democraticità e come essa sia divenuta il principale vettore di diffusione del pensiero fascista che nasce oggi come ieri come reazione alle ipocrisie del pensiero occidentale. La scivolosità di questo intento deriva dalla diversa natura del moderno autoritarismo rispetto alle dittature nazifasciste e comuniste perché chi ha costruito il sistema di regole occidentale ha di fatto costruito una tirannia strutturalmente diversa.
Studiando il nazismo, il comunismo e il fascismo, scopriremo tirannie con una struttura classica: un capo che, almeno istituzionalmente, aveva potere di vita o di morte sui suoi cittadini e un controllo capillare e manifesto della stampa, dell’informazione e della comunicazione, dai tratti smaccatamente propagandistici, opponendosi al quale si rischiavano esilio, violenze e morte.

Diversamente, nei sistemi occidentali non esiste alcun potere manifesto, nessuno perseguitato per le proprie idee, nessun organo ufficiale di propaganda ma misteriosamente se qualcuno va contro i capisaldi della dittatura occidentalista, iniziano a capitargli cose poco piacevoli.
Un’azienda indebitata dalle banche si vedrà improvvisamente costretta a rientrare, un lavoratore schierato dalla parte sbagliata viene misteriosamente licenziato e se sta affrontando una causa per qualche motivo, la perde; un grosso industriale viene indagato e inquisito dalla magistratura e analoga sorte gli accade se è un politico che in quel momento sta governando CONTRO il sistema dittatoriale imposto dall’Occidente.
A questo si aggiunge un sistema mediatico di valori specifici espressamente concepito per creare una classe di individui a cui viene tributato un rispetto maggiore se adottano usi, costumi e pensieri che appartengono al regime dominante.

Semplificando si può dire che le dittature classiche si caratterizzano per le punizioni espresse da un’autorità evidente, quelle occidentali per i premi elargiti da un sistema di scatole cinesi concepito appositamente per essere invisibile.
In sintesi: se sgarri, io tiranno occidentale non ti uccido, semplicemente ti rendo ininfluente, invisibile, rinchiudendoti in una prigione invisibile dalla quale non esci.
Nascondendo i vettori che conducono un individuo al successo se fa le cose giuste e all’oblio se fa quelle sbagliate, si ottiene che egli non spieghi mai il suo insuccesso con l’ostacolo da parte di qualche “gerarca nascosto”, ma che semplicemente pensi che sia colpa esclusivamente sua.
L’autoritarismo dell’Occidente è tutto qui.
E la necessità di creare questo sistema un po’ è congenita nel puritanesimo calvinista, un po’ nasce dalla dicotomia tra lo sconfinato senso di libertà che i padri pellegrini credettero di aver trovato approdando nel continente americano e nella successiva finitezza che costrinse i nascenti Stati Uniti a dover rendere compatibili le loro narrazioni su una ricchezza infinita, senza tempo con la realtà di un territorio finito, per quanto grande.
Fu così che dovettero costruire un puritanesimo moralista che giustificasse le enormi brutture che erano costretti, in privato, a compiere per giustificare le proprie azioni.
Dal momento che le azioni di uno stato sono sempre dettate dall’interesse, mai dalla morale, inevitabilmente quando sale a galla l’interesse celato dietro una campagna moralistica, automaticamente la credibilità della narrazione ne risulta vulnerata.
E risulta evidente la DOPPIA MORALE.

I nazifascismi, odierni come quelli passati, nascono esattamente come reazione alla doppia morale.
Storicamente il fascismo nasce dal profondo rancore degli italiani nei confronti di francesi e inglesi, facente seguito alla famosa “vittoria mutilata”.
Si può discutere quanto si vuole sulla posizione ondivaga dell’Italia ma, premesso che gli italiani – ben diversamente dalla Seconda Guerra Mondiale – decisero di posizionarsi quando la guerra era ancora in alto mare, nel momento in cui milioni di italiani versano sangue in una guerra e poi il bottino viene negato, è inevitabile che questa doppia morale creerà un bel po’ di fascisti.
Del resto, anche lo stesso fascismo fu combattuto da avversari inclini alla doppia morale. Quando l’Italia invade l’Etiopia vengono applicate le sanzioni perché l’Italia ha iniziato un’impresa coloniale aggressiva. La cosa potrebbe anche avere senso, se ad applicare le sanzioni non ci fossero due nazioni tra le più colonialiste della storia: Inghilterra e Francia. La doppia morale sarà chiara: se gli inglesi fanno le colonie va bene, se gli italiani le fanno va male.

Questo spiega il fascismo storico. Ma quello moderno si origina nel momento in cui naufraga la narrazione occidentale.

Nel periodo moderno, infatti, la doppia morale è diventata sempre più comune, e di conseguenza è aumentato l’odio verso i diritti civili.
Se un negoziante che vende qualcosa senza scontrino viene multato duramente mentre migliaia di extracomunitari vengono lasciati vendere di tutto sulle strade senza che nessuno li tocchi; se quando viene assassinata una donna si parla di femminicidio mentre se viene tagliata a pezzi da uno straniero viene derubricato a delitto generico; se le donne guadagnano sì il 10% degli uomini i quali però muoiono per incidenti sul lavoro cinquanta volte più delle donne; se per una donna sfregiata dall’acido si mobilitano intere figure della politica e dell’intelligentia mentre se la stessa cosa capita ad un uomo, il tutto passa in cavalleria; se in sostanza la doppia morale crea cittadinanze di serie A e di serie B, potete davvero stupirvi che i cittadini di serie B diventino fascisti?

E d’altra parte, dal momento che i movimenti che si ispirano, o per forma o per contenuti, ai fascismi sono in crescita in tutta Europa e nascono, anche essi, come ribellione alle ipocrisie della cultura occidentale, esistono anche doppie morali in politica estera.
Se gli USA aggrediscono unilateralmente la Siria, la Libia, l’Iraq, l’Afghanistan senza che nessuno dica nulla mentre la Russia si becca le sanzioni perché annette, democraticamente, con regolare referendum, la Crimea; se si combatte l’Iran ritenuta una teocrazia ma si è alleati militari ed economici dell’Arabia Saudita che è molto più oscurantista; se si sostiene Erdogan e lo si ritiene un baluardo dell’Occidente che difende i diritti umani fintanto che mostra la sua fedeltà alla NATO, salvo poi ricordarsi che è una figura autoritaria quando mostra di volersene andare dall’alleanza atlantica; se si richiede alle culture occidentali la massima multietnicità ma guai se qualcuno ha da ridire sulle stragi di bianchi in Sudafrica e nello Zimbabwe; se la Polonia subisce le reprimende dell’opinione pubblica mondiale per non accettare di essere considerata complice del nazismo che fece anche cinque milioni di vittime tra i polacchi mentre si pretendono giornate della memoria solo per i morti ebrei; se in sostanza la doppia morale crea ragioni di serie A e ragioni di serie B e quelle di serie A impoveriscono sempre di più le popolazioni presso cui l’Occidente esercita la sua influenza geopolitica, potete davvero stupirvi che il leader politico più popolare in Occidente sia Putin? E potete stupirvi che aumenti l’antisemitismo se, con tutti i genocidi che ci sono stati, l’unico per il quale si organizzano giornate della memoria è quello contro gli ebrei?

Gli ideali di democrazia, diritti umani e libertà hanno un solo nemico: la doppia morale, che fa sfociare tali valori in un pretesto per essere sempre e solo contro qualcuno. E il senso di ingiustizia che nasce dall’essere giudicati più duramente rispetto ad altri è la benzina della propaganda che li abolirà. E nel momento in cui quei principi vengono smascherati, quello è il momento in cui si creano le condizioni affinché qualsiasi regime che ha interesse a rimuoverli, si affermerà.
Ma ogni regime nasce SEMPRE attraverso le crepe della doppia morale della cultura occidentale. E’ già accaduto. Accadrà ancora.
E dare la colpa a Putin, a CasaPound, a Salvini non servirà assolutamente a nulla perché oggi l’unico vero nemico dei diritti civili è la Doppia Morale.
E se questa volta verranno aboliti, sarà per sempre.

FRANCO MARINO

2 commenti su “COME LA DOPPIA MORALE UCCIDERA’ I DIRITTI CIVILI (di Franco Marino)

  1. La Polonia ha subìto il nazismo come ha subìto il comunismo. Due facce della stessa medaglia,anche se ha fatto più vittime il comunismo del nazismo perchè è durato molto più del nazismo.
    Ma si continua a ricordare solo l’Olocausto ebraico che, per carità, è doveroso ricordare ma il genocidio degli Armeni al quale Hitler si ispirò? E il genocidio dei cristiani che avviene giorno dopo giorno sotto gli occhi di tutti e nessuno ne parla Francesco compreso? E il genocidio dei bimbi, ammazzati nel ventre della madre che ha fatto e fa milioni di morti, legalmente autorizzato?

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