Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

IL MISTERO DI MARA CARFAGNA (di Franco Marino)

Mara Carfagna soubrette e poi parlamentare

Chiunque abbia vissuto la caduta del fascismo – e ormai sono pochissimi – ha avuto modo di osservare l’avvilente sicumera con cui politici e intellettuali fascisti della prima ora si riconvertirono all’antifascismo in quei giorni in cui l’Italia tutta, con la medesima assenza di dignità, compiva il medesimo percorso. Avrà dunque sviluppato uno stomaco di ferro assai poco propenso a scandalizzarsi.
Ma, e chiedo scusa ai vegliardi superstiti di quelle epoche, io sono più banalmente del 1981 e noi di questi decadenti anni si ha il pancino delicato e certe cose non si capiscono. Per cui certe domande sorgono spontanee.
Mi chiedo, per esempio, quale caduta di dignità possa traversare la psiche di una donna che, dopo una vita a destra con annesse dichiarazioni di evidente appartenenza alla cultura conservatrice, oggi decide di abbracciare i valori culturali di quella stessa identica sinistra che a suo tempo, con un maschilismo che oggi farebbe rabbrividire qualsiasi sincera femminista, salutò il suo ingresso nella politica che conta, additandola – assieme a tante altre fanciulle di centrodestra – come meretrice personale di Berlusconi.
Dalle mie personali e poco autorevoli postazioni, ho sempre apprezzato e difeso Mara Carfagna con la stessa determinazione che oggi invece mi porta a trovarla vomitevole nel suo atteggiarsi, non bastasse e avanzasse l’originale, a Boldrini due punto zero.
Opportunismo? Voltagabbanesimo? Costrizione dovuta all’acuirsi della stretta politicamente corretta? Non lo so e non mi interessa.
So solo che non ho perso per fortuna, di fronte a casi come questo, una sana propensione ai conati di vomito.
Ma se le aule istituzionali fossero occupate da persone serie e non da ex-soubrette miracolate da un munifico satrapo – e solo perchè affetto da priapismo – ci si renderebbe conto che soprattutto quando si parla di magistratura, cioè del cardine di uno stato di diritto, bisogna stare attentissimi con le censure e con gli allontanamenti dalle aule. Perchè tra una minaccia da parte dei virologi di un ritorno del covid-19 – gli stessi che non avevano saputo prevedere la prima ondata – un proclama da parte di Giuseppi e uno scandalo, quello di Giustiziopoli, che di fatto consacra la fuffizzazione dello stato di diritto e dunque di trent’anni di Seconda Repubblica – e dunque onore a Sgarbi per aver detto solo la verità – il rischio che si corre è che qualcuno decida di passare alle vie di fatto.
Non scherzate col fuoco. Il momento è pericolosissimo.

FRANCO MARINO

6 commenti su “IL MISTERO DI MARA CARFAGNA (di Franco Marino)

  1. Quando il cervello è vuoto lo puoi riempire con qualsiasi cosa. Personalmente da campana non ho mai provato simpatia per lei neanche quando si accompagnava a esponenti del partito di destra che voto da sempre. È una poveraccia moralmente parlando perché di soldi ne ha tanti

  2. mi e’ sempre piaciuta la Carfagna ma oggi voler fare la santarellina a tutti i costi non la rende piu’ credibile

  3. Ancora una volta ha dimostrato che politicamente vale poco.
    D’altra parte di quote… rosa incapaci il parlamento è ed è stato sempre pieno.
    Da Cicciolina alla Carfagna, passando per la Boldrini, la strada è lunga.

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