Il Detonatore

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LA VIOLENZA BULLIZZANTE DI SELVAGGIA LUCARELLI (di Davide Cavaliere)

Che miseria! L’antefatto lo conoscete tutti. Selvaggia Lucarelli si è recata alla manifestazione contro il «green pass», al Circo Massimo, con «cappello, occhiali, mascherina». Le mancavano solo i baffi finti e il naso posticcio. Così travestita, come da canovaccio, ha scelto i partecipanti più pittoreschi e ha fatto loro domande provocatorie e capziose, riprendendoli col telefonino. Un uomo attempato, a quanto pare un maestro di pugilato, irritato dall’interrogazione beffarda e arrogante dell’eroina mascherata, ha reagito dando una testata allo smartphone della «giornalista» sotto copertura. Una roba proprio triste e squallida… Quanto fatto da lei.

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La fulva pasionaria della tessera verda non solo non merita la nostra «solidarietà», dato che ha trattato chiunque abbia sollevato dubbi su «lockdown», mascherine all’aperto, vaccini obbligatori, come terrorista, untore, sorcio, nazista, analfabeta, ma riteniamo che la reazione del manifestante sia stata corretta e giustificata. Una violenza in risposta ad altrettanta violenza.

Il motivo è che la Lucarelli, da quasi due anni, esercita una prevaricazione verbale e ideologica nei confronti di una minoranza animata da idee legittime, che ha incassato il sostegno di numerosi intellettuali e anche medici. Ma non solo, andando alla manifestazione «no green pass», celata dietro un enorme paio di occhiali che la rendevano simile a un moscone, irritando un partecipante palesemente non istruito con domande indisponenti, è stata lei a cercare la rissa.

La sua è la violenza del «competente» contro l’uomo della strada, di quello che, senza meriti se non la fortuna della sorte, padroneggia il linguaggio contro quello che, pur avendo buone ragioni, fatica ad articolare un discorso convincente. Lei è la tipica ricca star televisiva che ridicolizza il povero. Alla brutalità intellettualoide e danarosa della Lucarelli, il manifestante ha risposto con la sua forma di violenza, la sola che conosca il popolo volutamente mantenuto nell’ignoranza, quella fisica. L’uomo si è sentito aggredito e si è difeso, tra l’altro senza voler causare danni alla tuttologa.

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Se la Lucarelli, oltreché bella, si ritiene anche intelligente e colta, perché sul tema del «green pass» e del vaccino non sfida Massimo Cacciari, Aldo Maria Valli, Giorgio Agamben, Didier Raoult, Lorenzo Castellani o il nostro Matteo Fais? Troppo facile bullizzare un uomo incolto, uno che diversamente da lei non ha avuto la fortuna di potersi dedicare ai libri e ai giornali, ma magari è dovuto andare ogni giorno a spaccarsi il culo in un cantiere. Saremmo, peraltro, curiosi di vedere come il filosofo veneziano tratterebbe la rampante «giornalista».

Fomentare l’uomo qualunque è un atto vile, degno di una scribacchina armata di unghie finte, che rivela così tutta la sua penuria morale e intellettuale. Il suo è ripugnante classismo.

Davide Cavaliere 

L’AUTORE

DAVIDE CAVALIERE è nato a Cuneo, nel 1995. Si è laureato all’Università di Torino. Scrive per le testate online “Caratteri Liberi” e “Corriere Israelitico”. Alcuni suoi interventi sono apparsi anche su “L’Informale” e “Italia-Israele Today”. È fondatore, con Matteo Fais e Franco Marino, del giornale online “Il Detonatore”. 

2 commenti su “LA VIOLENZA BULLIZZANTE DI SELVAGGIA LUCARELLI (di Davide Cavaliere)

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