Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

ALTRO CHE FLOP – GRAZIE, RAGAZZI, PER AVERCI DATO UNA LEZIONE DI LIBERTÀ (di Matteo Fais e Davide Cavaliere)

AMMANETTATI PER PROCURATO DISSENSO (di Matteo Fais)

“Con il tuo esile corpo hai fermato un carro armato/ Bastava un ordine e saresti stato schiacciato/ Ma per un momento è stato come se tutto il mondo/
Fosse fermo lì davanti a te, a un piccolo uomo/ A un grande uomo, a uno come noi” (Nomadi, Uno come noi)

Ci sono gesti che probabilmente si perderanno nel gorgo muto della Storia, per i quali non potremo mai ringraziare gli anonimi cittadini che li hanno compiuti. Alcuni li abbiamo visti proprio l’altro giorno, durante la protesta no-vax nelle stazioni ferroviarie.

Anche se tutti i media vi hanno raccontato che la ribellione di mercoledì si è risolta in un nulla di fatto e voi ci avete creduto, sappiate che le cose non sono andate esattamente in questi termini. A Genova, come in altre città, qualcuno è andato, ha vinto la paura dell’arresto e delle possibili ripercussioni, recandosi ai cancelli a protestare.

Il filmato che ha girato maggiormente sui social vede una ragazza con lunghe trecce blu, alla Stazione dei Treni di Milano, che chiede di poter entrare in stazione, mentre la madama le sbarra la strada. Un assembramento di energumeni palestrati in divisa contro una ragazza sì e no di 25 anni. Che disonore! Vigliacchi!

La giovane, intervistata dai giornalisti, ha parlato bene, esprimendo con fermezza e ponderazione un concetto tanto semplice quanto difficile da comprendere per i più: c’è una discriminazione in atto. Ha sottolineato le assurdità logiche nelle imposizioni sorde del Potere: sui treni a lunga percorrenza, quelli meno frequentati, ci vuole il pass, mentre non è richiesto su quelli regionali, decisamente più affollati.

https://www.localteam.it/video/la-ragazza-con-i-capelli-blu-le-sue-parole-prima-del-fermo

Alla fine, dopo aver parlato di fronte alle telecamere, è stata presa a viva forza, tra urla e spintoni, senza che nessuno abbia avuto il coraggio di muovere un dito, ed è stata portata in caserma. Agghiacciante! Da regime sovietico.

https://www.localteam.it/video/no-green-pass-fermata-ragazza-condotta-in-questura

Mentre tutti voi, sicuri nelle vostre dimore da borghesucci auspicate il pugno duro per i dissidenti, o quanto meno non volete avere alcuna commistione con loro perché vi state cagando sotto, una semplice ragazza ci ha dato una grande lezione di libertàVoi mezze seghe, con lo smalto di Fedez sulle unghie, non avete neanche un decimo dei coglioni che ha dimostrato quella ragazza. Ha rischiato, ha osato, l’ha fatto a testa alta, rivendicando i NOSTRI diritti.

Aveva proprio ragione il protagonista di quel film, V per vendetta: “Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole… non c’è che da guardarsi allo specchio”.

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Ma non è finita qui, perché, come già detto, filmati dei più diversi stanno circolando e, a quanto pare, anche Torino ha visto il suo arresto clamoroso: un ragazzo, a cui era stato chiesto il documento d’identità. È stato sbattuto a terra, ammanettato, intimidito. Ne hanno preso uno per educarne cento. “Questa è la dittatura 2.0”, ha urlato lui e, finalmente, una parola di verità ha risuonato per la via affollata di schiavi a testa bassa.

https://www.localteam.it/video/torino-proteste-no-green-pass-ragazzo-fermato-da-polizia

Ma, già, voi non vi sentite ancora sotto un regime. Per voi, è tutto normale. Anzi, molto probabilmente, è il vostro sogno realizzato e questo è ciò che deve fare paura.

Matteo Fais

Canale Telegram di Matteo Fais: https://t.me/matteofais

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L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha scritto per varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. È in libreria il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.

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TERRORISMO GIORNALISTICO E DI GOVERNO (di Davide Cavaliere)

Dei temuti assalti alle stazioni ferroviarie che hanno messo in allarme il Viminale e scatenato un panico isterico nelle redazioni dei principali quotidiani, compreso “Libero”, ormai ridotto a velina di regime, non c’è stata traccia. Davanti alle stazioni abbondavano i poliziotti che, da oltre un anno, hanno il solo compito di maltrattare i cittadini italiani: prima inseguendo i corridori coi droni, poi multando i ristoratori in protesta e, adesso, arrestando pacifici manifestanti contrari al mostruoso green pass.

La temuta orda di no vax ha fatto bene a non bloccare i treni: una simile mossa avrebbe solo favorito la tirannia in mascherina. Quanto accaduto, comunque, non rappresenta ancora una resa.

Il presunto fallimento delle proteste di ieri è stato, in realtà, il buco nell’acqua dell’allarmismo di Stato sulla pericolosità di coloro che si battono contro le misure discriminatorie varate del Governo. Infatti, quella dei no vax è una minaccia creata ad arte dai sedicenti “professionisti dell’informazione” e dai ministri della Sanità e dell’Interno.

Chiunque sollevi dubbi sulla necessità del passaporto vaccinale e sull’operato dell’esecutivo viene criminalizzato come untore o fascista. Il terrorismo non proviene da chi critica le norme folli dello Stato, ma dall’avvizzita Ministra Lamorgese, che adotta misure securitarie ed eccessive nei confronti di liberi cittadini fatti passare per minaccia alla pubblica sicurezza.

Non si tratta di una nostra forzatura. Il direttore della Polizia postale, Nunzia Ciardi, ha dichiarato: “Stiamo lavorando per identificare, attraverso le indagini sui canali Telegram, i responsabili da deferire all’autorità giudiziaria per vari reati, tra questi anche quello di istigazione a delinquere con l’aggravante dell’utilizzo di mezzi informatici con finalità terroristiche”. Sarebbe interessante sapere se il direttore Ciardi ha mai adottato contromisure simili nei confronti di anarchici o islamisti. Temiamo di no.

Ma soprattutto: se dopo decine e decine di manifestanti civili, è bastato un gazebo divelto e qualche minaccia isolata per parlare di “clima d’odio” ed “emergenza no vax”, allora come definire il clima infame di sospetto e delazione prodotto dalle forze governative e, segnatamente, dal ministro Speranza? La Polizia postale non ha nulla da dire in relazione alla violente dichiarazioni pubbliche di soggetti quali Burioni o Parenzo?

La sproporzione dei mezzi messi in campo è spaventosa ed esprime una volontà illiberale di punire e reprimere, che si era già espressa più di un anno fa, quando la Guardia di Finanza metteva in mostra le proprie attività nel salotto di Pomeriggio Cinque.

Mentra la Danimarca, che ha la nostra stessa percentuale di vaccinati, si appresta ad abolire tutte le restrizioni, nella Penisola si estende il green pass e il Ministero dell’interno usa il pugno di ferro contro i cittadini, da tempo vessati dallo Stato, dalle sue incertezze e incompetenze.

Dopo i corridori e la movida, i no vax sono il nuovo capro espiatorio su cui scaricare i fallimenti dell’esecutivo. Sono i fanatici della lotta al COVID-19 gli autentici responsabili del clima di odio che sta frammentando la comunità nazionale ed esasperando gli animi.

Davide Cavaliere 

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