Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

NON MI VACCINO SEMPLICEMENTE PERCHE’ NON MI FIDO (di Franco Marino)

Ci sono mille ragioni per non dire bugie ma solo una è reale: non bisogna dirle perchè si rischia di non essere più creduti. Le altre ragioni vengono sostenute da integralisti della sincerità, che sono, di solito, i più grandi bugiardi; da moralisti, di solito, i più grandi furfanti; e da gente che finge di provare sentimenti per noi, che di solito, cerca solo di manipolarci.
Chi ha provato l’esperienza di non essere sistematicamente creduto, sa che, anche ad avere la coscienza di essercisi messo da solo, è tra le più frustranti. Questo costituisce il motivo principale per dirne il meno possibile di frottole, specie a chi si ama. Ma di sicuro, se cercassimo di convincere qualcuno dandogli del cretino perchè, a torto o ragione, non si fida di noi, non che ottenere il risultato sperato, rischieremmo di farci odiare.



E’ stato detto che il miglior modo di delegittimare una tesi è di difenderla con cattivi argomenti. E, al riguardo, bisogna essere realisti: anche le tesi dei no-vaxcovid sono spesso difese male. Da chi ne fa una questione di Big Pharma, ignorando che magari dietro i no-vax potrebbero esserci case farmaceutiche interessate a farci ammalare, a chi ne fa una questione libertaria, evidentemente ignaro che ogni libertà ha limiti e regole.
Invece la risposta alla domanda “Perchè non ti vaccini?” è e deve essere una sola. Non mi vaccino perchè non mi fido. Non mi fido di questa classe politica che mente su tutto, che fabbrica scandali mediatici che poi si rivelano puri e semplici bluff, non mi fido del culto del Leviatano, non mi fido del clima intimidatorio che viene riversato a chiunque osi anche solo porre dubbi su ogni minimo aspetto del pensiero unico. E dunque non mi fido di Pregliasco che stamattina, mentre scrivo l’articolo, dice testualmente “bisogna stanare chi non si è vaccinato”, evidentemente dimenticando che il vaccino anticovid è – anche se solo in teoria – facoltativo.
Non mi fido di una narrazione che invoca processi popolari ai negazionisti (cit. Zingaretti), non mi fido dei tanti sbirri civici che sulle strade e sui social perseguitano chiunque voglia farsi una propria opinione. Non mi fido non tanto della scienza in sè ma dello scientismo, della convinzione, del tutto analoga al giustizialismo, che lo scienziato abbia sempre ragione a prescindere come il magistrato e che le sue verità non siano potenzialmente viziabili da ricatti e corruzioni.

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Una democrazia liberale non è tale se non obbliga i cittadini a rispettare le regole e non impone limitazioni, che anzi proprio le regole sono la garanzia della libertà. Ma è tale se il procedimento con cui tali regole vengono imposte, prevede per tutti la possibilità di discuterne, di porre in essere obiezioni, di contestare il Leviatano.
In questo anno e mezzo non è accaduto nulla di tutto ciò. Il tema sul campo è “ti vaccini oppure no?”. Poichè dal vivo non amo non solo parlare di politica ma ancor meno le polemiche, la mia risposta tattica è “Non escludo nulla ma voglio aspettare un po’ di tempo prima di farmi questo vaccino”. Questo non basta ad evitarmi la consueta ramanzina moralistica dell’interlocutore. Forse perchè la risposta giusta non è quella di dare giustificazioni che attingano alle proprie conoscenze accumulate in questo anno e mezzo ma di dire semplicemente “Io non mi fido di questa classe politica”.
Quando si pongono argomentazioni di natura tecnica, si rischia di essere zittiti da chi ne sa di più. Quando invece si dice a qualcuno “Non mi fido di te”, questi non ha armi con cui replicare. Ed è in quel momento che, rimanendo senza parole, passa all’insulto.
Perchè se il virologo patinato può mortificarti con le sue maggiori conoscenze, dinnanzi alla plastica risposta “Non mi fido di te”, non può nulla. Può solo ricorrere alla forza. Questo spiega la violenza verbale dei Burioni e dei suoi accoliti. Ed è per questo che si cerca sempre di intimidire le masse critiche. Perchè non c’è nulla che spaventa di più il Leviatano di un popolo che non ha più fiducia nella sua natura benefica.


Avere cieca fiducia nel Leviatano, attraverso le sue ramificazioni, è l’atteggiamento che ha portato ai campi di concentramento, ai gulag, agli stermini di massa.
Lo stato non è un’entità divina, è figlio degli esseri umani, è impregnato di umanità. Ed essendo l’umanità un legno storto, da un legno storto non può mai nascere qualcosa di completamente diritto, per dirla con Kant.
E nessuna persona sana di mente si fida a scatola chiusa di un’umanità che è capace di grandi cose ma anche di mandare nelle camere a gas milioni di persone.

FRANCO MARINO

9 commenti su “NON MI VACCINO SEMPLICEMENTE PERCHE’ NON MI FIDO (di Franco Marino)

  1. Bravissimo…” lo non mi fido” è proprio questo il motivo.. non mi fido di un siero sperimentale, fatto ammesso anche dai vari Crisanti, Burioni ecc.. al quale veniamo sottoposti come cavie. Accadeva in India ed in Africa anni or sono. Popolazioni intere venivano vaccinate dal signor Gates con risultati disastrosi soprattutto nei bambini. Il signor Gates non può più mettere piede in India. A questo criminale i signori Conte e Speranza, criminali anch’essi, firmarono ,e pagarono una valanga di soldi, ancor all’inizio del covid vendendo il popolo italiano alla sperimentazione..io non li fido di un pseudo vaccino che in realtà è un siero , creato nel giro di pochi mesi. Dopo 40 anni non si è ancora trovato un vaccino per l’AIDS, dopo 100 anni non si è trovato ancora un vaccino per il cancro . Certo cure dai costi stratosferici e chimicamente devastanti, mi chiedo come mai na mi do anche la risposta, è evidente .. non mi fido di ciarlatani pseudo scienziati venduti che ogni giorno pontificano e ogni giorno cambiano versione.. non mi fido di te e giornali allineati che non lasciano spazio a una democratico dibattito impedendo ai veri scienziati; Tarro, Montanari ecc, sono davvero molti, di argomentare le loro tesi.. non mi fido di una dittatura strisciante che se ne infischia della costituzione e dei nostri diritti raccontandoci una marea di balle. Non mi fido di chi impone il lascia passare quale nuova stella ebrea da appuntare sul petto.. non mi fido e potrei continuare all’infinito.. grazie Franco

  2. Se leggere la storia dovesse insegnare qualcosa, la maggior parte delle persone erano assenti durante le ore di storia, sia alle medie che alle superiori. Non sono passati nemmeno 100 anni dall’ultima volta che è stato adottato un simile regime propagandistico. Per coloro che si chiedevano, come sia stato possibile nei primi anni del ‘900, la risposta dovrebbe essere chiara oggi.

  3. ESATTO…”NON MI FIDO ” ..MA POI TI DICONO ….MA GUARDA A QUELLI CHE HANNO VACCINATO NON E’ SUCCESSO NIENTE . A ME INTERESSA CHE NON SUCCEDA NIENTE A ME E NON AGLI ALTRI .LA PELLE E’ LA MIA E VOGLIO POTER DECIDERE IO COME GESTIRMI.

  4. Grandissimo!!! Con questo articolo ti sei quasi superato!!! Ma la massa stolta è e stolta rimane……. purtroppo

  5. Sottoscrivo tutto quel che hai scritto e vado oltre, a monte: non mi vaccino perché non ho paura del covid.

  6. Io mi trovo particolarmente d’accordo con il commento di Cinzia qui sopra.
    Secondo me fermarsi al: <> non è sufficiente, bisogna fare uno sforzo filosofico e andare oltre, chiedersi innanzitutto il perché delle cose e solo dopo aver dato una risposta a questa prima domanda, chiedersi se ne abbiamo bisogno oppure no.
    Una volta lessi da qualche parte un articolo che parlava di spiritualità ed evoluzione della coscienza, una frase di quel testo mi restò impressa indelebilmente nella testa, recitava più o meno così: evolvere spiritualmente non consiste nell’aggiungere nuove cose, ma nel togliere tutto ciò che non serve.
    Mi serve davvero questo vaccino, dunque?

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