Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

IL POPOLO VITTIMA DELLO STATO (di Franco Marino)

Se immaginassimo una famiglia dove uno dei coniugi (non necessariamente donna, anche un uomo può essere vittima di un rapporto manipolante) subisce il condizionamento psicologico del partner più forte (non necessariamente uomo, anche una donna può essere una personalità abusante) ci renderemmo subito conto di una cosa: uno dei due coniugi si percepisce indispensabile, l’altro si percepisce bisognoso del primo, come se quella fosse la sua unica prospettiva di vita.
Non di rado accade che per liberarsi del coniuge opprimente, violento, la vittima decida di liberarsi di lui uccidendolo. E quello pone effettivamente fine ai soprusi, contando che lo stato raramente si predispone per salvarlo, salvo poi intervenire a delitto compiuto.

Quando si esce dalla metafora e si entra nella realtà, ci si rende immediatamente conto che i meccanismi sono simili. Le dittature, nell’immaginario comune, vedono una personalità tirannica (o un’oligarchia di personalità tiranniche) che col baffo sporgente, la parlata stentorea, svelano la propria natura totalitaria, dando ad intendere che i capi sono loro e che se qualcuno provasse ad opporsi, sarebbe destinato ad una rapida fine.
Ma questo darebbe ad intendere che i cittadini passino la giornata a vedere i capi in televisione mentre compiaciuti delle masse oceaniche che vanno a celebrarli – e che dovrebbero invece autorizzare più di un dubbio sulla reale natura di una dittatura – pronunciano il discorso che gli tributerà un ulteriore tsunami di consenso.
In realtà, se andiamo a leggere gli articoli del ventennio, ci si rende conto delle enormi similitudini tra quel totalitarismo e quello che stiamo vivendo oggi. E questo avveniva perchè il regime dominante aveva convinto tutti quanti di essere l’unica alternativa possibile, nè più nè meno di come la personalità abusante convince la vittima che non ha altra scelta.
Un regime è tantopiù liberale e democratico non quando consente la libera espressione delle opinioni e delle idee. Quella avviene anche nelle dittature, paradossalmente. Ma è liberale e democratico quando quella libera espressione non è sottoposta a ricatti morali, ad emarginazioni sociali, a condizionamenti lavorativi. Quando non esistono narrative dominanti perchè non esiste un’unica classe dirigente che, dietro il paravento della pluralità partitica, tiranneggia soavemente un intero paese.
La situazione che oggi vede lo stato contro il popolo è simile ad un rapporto patologico tra un coniuge dominante ed uno passivo. Può essere spezzato solo se il popolo spezza con la forza questa dipendenza.

FRANCO MARINO

Un commento su “IL POPOLO VITTIMA DELLO STATO (di Franco Marino)

  1. Io vedo tantissimi conniventi con questo nuovo regime, che lo esaltano e idolatrano come non mai. Una volta che questo finirà, gli stessi diventeranno dopo un secondo i nuovi partigiani, che rinnegheranno spudoratamente ciò che erano fino ad un attimo prima vantandosi poi di aver “combattuto il sistema”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *