Il Detonatore

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A DIFFERENZA DELLA MELONI, IO ODIO E NON ME NE VERGOGNO (di Franco Marino)

Se mi chiedessero cosa mi fa più schifo di questa immonda fase storica nella quale vivo, è la doppia morale: l’idea cioè che si debbano scassare i coglioni all’umanità intera sulla minima parola fuori posto detta da qualcuno di destra ai danni di qualcuno di sinistra.
Poi, se ad essere vittima di sessismo, razzismo, omofobia e chissà quali altre diavolerie inventare per rompere le palle al prossimo è qualcuno di destra ad opera di sinistra, si troverà sempre chi giustificherà, minimizzerà, motiverà, dando ad intendere che la vittima se la cerca perchè diffonde odio.
Ora, premesso che a me degli insulti subiti dalla Meloni non me ne fotte nulla – credo ci siano problemi molto più seri di cui occuparsi, tra cui un paese con il sedere nell’acqua – e premesso che io non ho questa opinione negativa verso l’odio (io odio la sinistra e dunque trovo normalissimo che la sinistra odi me e chiunque sia a destra) credo che la Lucarelli, nel giustificare gli insulti ricevuti dalla Meloni, asserendo che diffonde odio, abbia proprio sbagliato persona. Perchè se c’è un difetto che si può attribuire alla Meloni, che si candida ad essere l’erede di Gianfranco Fini, è quello di aver ereditato dal suo predecessore il paraculismo e la capacità, al momento opportuno, di dire la cosa che meno dispiace alla sinistra: tanto che nei suoi confronti vedo provenire dalla sinistra gli stessi sotterranei salamelecchi che già vedevo nei confronti di Fini e dunque il tentativo di flirtare sottobanco con lei, quasi come dire “diventa come noi e ti ripagheremo con tanti complimenti”.
Ecco così i tweet paraculi e densi di fair play della Meloni agli avversari – che naturalmente non se la filano manco di striscio – i tweet dove esalta tutti gli atleti di colore che vincono qualche gara con la maglia azzurra (per esibire la sua non appartenenza alla destra non razzista, non omofoba, non fascista, insomma una destrosinistra) rievocando meccanismi già visti proprio con Fini.

Io invece per essere chiaro “odio la sinistra”. Non ho l’ambizione di essere la voce ragionevole del sovranismo, della destra o di quel che vi pare perchè, se dipendesse da me, e non me ne vergogno, io oggi prenderei tutti quelli che fanno parte della sinistra, giornalisti, politici, banchieri e li arresterei, li processerei e li manderei ai lavori forzati, che è l’unico posto dove devono stare. Il vero difetto di Giorgia Meloni non è quello di spargere odio ma l’esatto contrario: quello di essere corretta con avversari che invece meriterebbero tutto il male che si possa fare a gente che sta distruggendo questo paese.
Se io fossi Giorgia Meloni ai miei nemici direi questo: auguratemi tutto il male possibile, cancri, infarti, insulti sul mio aspetto fisico, minacce di morte, perchè se un giorno al potere ci fossi io vi farei tutto il male che potrei farvi. A differenza della Meloni, io vi odio e non me ne vergogno.
Purtroppo la Meloni non sarà MAI questo ed è proprio questa la ragione per cui la sinistra continuerà ad appestare questo paese con la sua volgare e disgustosa violenza censoria, col suo odio.
Fin quando non sorgerà qualcuno che capisca che la sinistra è un problema per l’Occidente, un nemico con cui non si scende a patti e la cui unica destinazione è solo un grande tribunale dove processarla, condannarla e poi sbatterla in galera.

FRANCO MARINO

3 commenti su “A DIFFERENZA DELLA MELONI, IO ODIO E NON ME NE VERGOGNO (di Franco Marino)

  1. Applauso a scena aperta. Considero la sinistra una cupola mafiosa, una banda di sicari al soldo ella grande finanza internazionale, e non modero o addolcisco queste parole proprio perché trovo allarmante la sua stessa esistenza. Se, come già detto, la modernità è un cancro, la sinistra come struttura politica attiva nella promozione dei cosiddetti valori occidentali (concretantisi in definitiva in tutto ciò che distrugge quanto ha significato per secoli la Civiltà Occidentale) ne è una delle metastasi.

  2. Bhe veramente mi trovo solo parzialmente d’accordo. Io non amo affatto i sinistri ma, devo ammettere, che ora che l’informazione e l’azione politica è tutta coperta ed allineata come un sol uomo (centro, sinistra, protestatori pentastellati, ex sovranisti ora globalisti, destre sedicenti, virologi, presentatori tivvù e compagnia contante) sto riscoprendo il valore dell’opposizione.
    Sto cioè rimpiangendo la mancanza di una qualunque parte politica e/o sociale che sia contraria al pensiero (stra)dominante. Il dibattito (si vabbè.. chiamiamolo così) è tra chi dice di prendere a calci nei coglioni la classe media e svendere la nazione e chi, INVECE, vuole staccare i coglioni della classe media e regalarli assieme alla sovranità nazionale che “non serve più”. Il tutto condito da abbondanti quantità di fascismo (quello vero, in senso negativo), censura, becera propaganda e pensiero unico buonista, radical-chic e odioso. Quindi si, li detesto; ma quanto vorrei che ci fosse davvero qualche bel comunistone (di quelli veri però, non queste masse informi e anfibie di euro-vaccinisti venduti e leccaculo) a mettersi di traverso.

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