Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

COVID-19: PICCOLA CRONISTORIA DI UNA GRANDE FARSA (di Franco Marino)

In principio la sinistra ci raccontava che era tutta una grande farsa e una semplice banale influenza. Burioni e compagnia vaccinante minimizzavano. E tutti ci invitavano ad inchiappettare un cinese.
Prima quelli che ben sanno e benpensano chiamavano coronavirus il covid-19, ignorando che il coronavirus è una famiglia di virus simili al covid-19.
Poi arrivò il lockdown. Dapprima dissero che non sarebbero state necessarie misure del genere poi tutti tifarono per il lockdown e lockdown fu.
Poi ci fu concessa la libertà vigilata. Liberi ma distanti. Ma tutti tifarono per la chiusura e chiusura fu. Come si permisero quegli stronzi degli italiani di andare in vacanza, nelle discoteche, a vivere come persone normali?
Però prima ci fu detto che sarebbe stata zona gialla. Poi tutti tifarono per la zona rossa e alla fine zona rossa fu.
Oggi è arrivato il vaccino e prima ci hanno detto che è facoltativo, aggiungendo però che si farà di tutto per salvaguardare la facoltatività (tradotto: hanno già deciso che sarà obbligatorio). Serve altro per capire come finirà? Serve altro per capire che la vaccinazione obbligatoria è già decisa?
Giusto un post scriptum. E’ la stessa sinistra che ci disse che con l’Euro avremmo guadagnato come se avessimo lavorato un giorno di più, lavorando un giorno di meno.
Serve altro per capire che siamo nelle mani di una massa di criminali e che vanno fermati in ogni modo, anche violento?

FRANCO MARINO

3 commenti su “COVID-19: PICCOLA CRONISTORIA DI UNA GRANDE FARSA (di Franco Marino)

  1. La fregatura era palese da subito. Hanno creato un virus poco efficace (d’altronde è la specialità dei cinesi fare cose farlocche), tanto che devono minacciarci, multarci e punirci per farci credere ad una pandemia che non c’è. Ma dico io, s’è mai visto prima, in altre “tragedie epidemiologiche”, di dover convincere la gente? Di solito succede il contrario: il panico dilaga fra la popolazione che vive sulla propria pelle il disastro, mentre il governo tenta di tranquillizzare e minimizzare. In questo caso succede l’opposto: il popolo non vede il disastro, semplicemente perché non c’è, e il governo tenta, in tutti i modi, di far dilagare il panico. È assurdo! Una parte di noi, ovviamente, vive il panico come “scossa vitale in un’esistenza piatta e inutile”. È stato anche coniato un termine per questi poveracci: covidiota. Ma non c’è covidiota che tenga, il disastro non esiste. Però verrà, il disastro, e non sarà un virus. Ciao F.

  2. Ieri sera non sapevo se compiacermi o arrabbiarmi (ancora di più.. si mi farà male) perchè ho visto, in un servizio di non so quale tiggì, un signore che si arrabbiava davanti alla telecamera perchè non potrà passare il Natale con i suoi parenti (in questo frangente dovrei dire “congiunti”, qualunque cosa significhi).
    Mi chiedo se bisognava aspettare adesso per arrabbiarsi, mi chiedo se c’era bisogno di vedere in tivvù che “loro non concedono”. Dal primo momento era palese che qualcuno si arrogava il diritto di disporre della nostra libertà che è del tutto indisponibile a chiunque. Ma, come sempre, fino che non ci toccava davvero andava bene, vero? Fino che qualcuno credeva che quel delinquente incapace avrebbe “dato li sordi” andava bene. Adesso che diventato chiaro che non c’è un cavolo per nessuno, solo adesso qualcuno urla “ma stiamo scherzando!?” No. Non stanno per niente scherzando. E adesso lo faranno vedere anche a chi impastava contento la crostata ad Aprile. Io, non scherzo, apprezzo davvero il suo piglio Signor Marino e mi piacerebbe da morire andare a prendere quei criminali incapaci. Ma la verità è che loro sono infinitamente più forti di qualunque protesta. Lo stato trance, di coscienza alterata, può essere interrotto solo da loro che lo hanno indotto nelle teste delle persone.

  3. Un’ora e mezza fa il direttore del quotidiano Il Riformista, intervistato su Rete4, ha detto che in pratica Conte non si può attaccare (ribaltare, defenestrare, smaltire) semplicemente perché egli, il Conte, ‘non esiste. Lo ha poi detto pure di Di Maio e della Raggi. In effetti non si tratta di una simpatica boutade, Sanguineti chiede ‘come si fa ad eliminare qualcosa che non esiste?!’. Risate in studio e altrove. Però a pensarci bene non ha tutti i torti. Questa genìa di ‘apparsi’ non hanno mai avuto prima una vita politica e né televisiva. Cosa avrebbero da perdere a ripiombare nel vuoto cosmico? Assolutamente nulla. Sarà per questo che possono permettersi così impunemente di provocare fastidio al genere umano e apparire così placidi e sereni? Non hanno paura di nulla, nemmeno di un popolo sulla via del cieco inferocimento. E così insistono a combinare danni a tonnellate. Più che un’azione violenta si meriterebbero d’essere cancellati con distratta nonchalance come scarabocchi da una lavagna. Conte in particolare è egli stesso un caso scientifico del tutto nuovo, perciò talmente difficile da risolvere. Anzi, secondo me è proprio imparentato col Sars-Cov2, mica facile smaltirlo!

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