Il Detonatore

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LA CONGIURA DEL COVID-19 HA AVUTO UN EFFETTO POSITIVO: DISTRUGGERE DECENNI DI NARRAZIONE (di Franco Marino)

Il meccanismo alla base della crescita muscolare e dell’aumento delle capacità aerobiche è detto “supercompensazione”. Stressando infatti le fibre muscolari e il muscolo cardiaco, entrambi supercompensano per riparare lo stress subito. Allo stesso modo, quando una disgrazia plana nella vita di un individuo, se questi è forte a sufficienza da resistere inevitabilmente rafforza le proprie capacità di sopportazione.
Non so se il meccanismo possa definirsi il medesimo ma, per quanto possa sembrare incredibile, il covid-19 ha avuto anche degli involontari effetti positivi, tra cui quello di distruggere una lunga serie di narrazioni, al seguito delle quali si avrà una supercompensazione.

La prima è quella che per decenni ha nutrito una certa destra relativa alla bonomia delle forze dell’ordine, un humus su cui si è costruita una retorica sbirrofila che personalmente, pur avendo sempre detestato il suo opposto – ossia la retorica sbirrofoba – ho sempre fatto molta fatica a sopportare. Quel meccanismo per cui i carabinieri che hanno pestato Cucchi sino ad ucciderlo o che comunque lo avevano in custodia e dunque sotto la propria responsabilità, hanno ragione anche se torto marcio.
Nelle liberaldemocrazie, un poliziotto, un carabiniere, un militare non sono le forze del Bene che vengono a soffocare il male ma sono funzionari di stato al nostro servizio. Questa vicenda ha visto le forze dell’ordine istituzionalmente schierate al servizio della tirannia governativa. Poi certo, ci sono molti carabinieri e poliziotti che manifestano insofferenza verso questo sistema. Ma nel momento in cui eseguono gli ordini, si rendono anch’essi responsabili.
Non si facciano illusioni i rivoluzionari: gli sbirri sono col tiranno e l’unico modo per liberarsi del tiranno è crearsi un esercito parallelo e clandestino.

La seconda è l’intangibilità della Costituzione. Per decenni siamo stati alluvionati dalle accuse di eversione giunte a carico di chiunque abbia cercato di modificarla, dimenticando che la Costituzione non è una carta rivelata dall’alto da una volontà divina ma semplicemente la base delle regole che un popolo decide di darsi, in quanto tale passibile di modifiche mano mano che la società evolve al passo con i tempi.
Abbiamo così visto assalti mediatici e giudiziari a Craxi, Andreotti, Berlusconi, Renzi. Abbiamo assistito alla divizzazione della Costituzione. “La più bella” (cit. Benigni) per non parlare di Scalfaro la cui eccitazione di fronte alla Carta Costituzionale era inferiore solo a quella che, bigottamente, provava di fronte alle Madonne a cui era devoto. Poi è bastato un professore di Diritto Costituzionale, venuto fuori dal nulla e che tutte le forze che oggi amministrano l’opinione pubblica convergessero, e ci siamo accorti che la Costituzione può essere fatta a brani dal primo che passa, sol che ve ne venga una convenienza.

La terza è quella della fantomatica lotta alla criminalità.
Che piaccia o meno ai professionisti dell’Antimafia – cioè coloro che dalla palingenetica lotta contro un non meglio identificato male hanno costruito carriere – dopo che abbiamo messo al gabbio sessanta milioni di persone e rintracciato chiunque andasse a fare la spesa, facendogli 400 euro di multa se sgarrava di qualche metro, dovranno confrontarsi con un’opinione pubblica che gli chiederà conto della contraddizione tra uno spropositato aumento dei mezzi di tracciamento e il fatto che in interi quartieri si continui a spacciare droga e chiedere pizzi e dunque tra l’iperattivismo delle forze contro un virus influenzale e l’ipoattivismo delle forze contro il virus delle mafie. Naturalmente, i pompieri del potere, i finti debunker antibufala, avranno la loro risposta e sarà come sempre democristiana, dorotea, cattocomunista, doppiomoralistica. Ma chi ha davvero capito come stanno le cose, non lo convincerete più che esistono Zu Totò e Binnu u tratturi ricercati in tutto il mondo (e invece arrestati a casa loro) quando con un drone potete scoprire se c’è chi sta scopando con la mascherina o no. Così come non saranno più credibili i tanti kapò che dalle case scattano foto e video, facendo sparire rullini e telefonini quando invece del runner è il mafioso che ammazza per strada bambini innocenti.

La quarta è la fine della retorica antifascista.
Sul fascismo potete pensarla come vi pare. Ma gli antifascisti al potere hanno realizzato un regime, tale e quale, anzi peggiore. Perchè perlomeno il fascismo portò un impianto di conquiste sociali, su base sovranistica, che per giunta sono state saggiamente mantenute anche a fascismo ultimato. Mentre questo è un regime che odia la patria perchè finalizzato a costruire un mondo senza nazioni, senza identità, senza patrie, senza amore. E che, dunque, sta distruggendo secoli di conquiste civili e sociali. L’antifascismo è cento volte peggio del fascismo perchè mentre i fascisti palesavano la loro natura, l’antifascista si spaccia per democratico e libertario.
E questo introduce anche la quinta conseguenza.

Che è quella della fine della retorica della libertà di parola.
Piaccia ai tacciatori di negazionismo, la libertà di parola o è assoluta o non è. Io non posso vedermi insultato se non credo alle narrazioni ufficiali, non posso vedermi emarginato se dico che secondo me in atto c’è una congiura per distruggere l’economia e le libertà civili e sociali di questo paese. La libertà di parola è davvero tale quando accetta di dialogare anche con parole sgradevoli. Sono convinto (non è così, ma facciamo finta che lo sia) che l’Olocausto non sia mai esistito? Ci si confronta. Sono convinto che il covid-19 sia una montatura? Si dialoga. Ma non esiste per nessuna ragione che le opinioni debbano essere censurate, fossero anche quelle più estreme. Una società sana non produce anticorpi contro le opinioni cosiddette negative ma contro i veleni che poi portano quelle opinioni a svilupparsi e formarsi. Se oggi molti rimpiangono il fascismo, mettono in dubbio il covid-19 e tante altre cose, la colpa NON E’ della libertà di parola. E’ di chi non ha saputo produrre una società migliore di quella fascista, di chi non ha saputo proporre una sanità credibile, che non si limita più a curare ma solo ad aderire supinamente alle narrazioni economistiche, puntando solo a fatturati, conti spese e calcoli ragioneristici. Che non tengono conto di come uno stato non sia un’azienda e non nasca con quel presupposto.

A questo ci aggiungo anche il fatto che, sul piano personale, mi sono accorto che a credere alla montatura covid-19 ci fosse quel grumo di umanità conformistica che rende infernale la nostra vita comune di tutti i giorni e mi sono accorto di quanto persone che sembravano detenere la ragionevolezza, la cultura e la competenza, siano naufragate in tutta la loro miserabile umanità, composita di fallacie logiche e di nauseante grettezza.

La montatura covid-19 ha, così, avuto il pregio di distruggere delle narrazioni, di far emergere sacche di spregevole umanità e di aumentare il numero di persone che non berranno mai più le stronzate di decenni di radioattiva propaganda.
E’ per questo che si rischia una guerra civile internazionale. Perchè questa emergenza ha dato risalto all’insanabile frattura che è nata tra due umanità contrapposte.
E questo è un bene. Non sufficiente a compensare tutti i danni che conteremo alla fine di questa storia, se ne usciremo vivi.
Ma è vero comunque. Nulla sarà più come prima.
Per fortuna.

FRANCO MARINO

Un commento su “LA CONGIURA DEL COVID-19 HA AVUTO UN EFFETTO POSITIVO: DISTRUGGERE DECENNI DI NARRAZIONE (di Franco Marino)

  1. Complimenti per lo scritto, razionale e lontano da ogni utopia, oltre che educato.
    Sin qui vorrei più che complimentarmi, che al giorno d’oggi pare per i disillusi come me, la maschera dell’ipocrisia…

    Ringraziarti.

    Credo me lo stamperò, perché questi pensieri sono le armi più semplici, e migliori, nei confronti della sudditanza del pensiero unico.

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