Il Detonatore

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L’EDITORIALE – HA VINTO LA CINA E TRUMP HA PERSO (di Davide Cavaliere)

Ha vinto la Cina. Trump era odiato non tanto per il presunto razzismo o per le battute sessiste, ma per aver puntato il dito contro il vero nemico della civiltà occidentale: la Cina. Joe Biden, colluso con Pechino proprio come l’ex presidente Obama, non poteva perdere. Non poteva permettere che il nemico numero uno del totalitarismo cinese tornasse nello studio ovale. 

Per quanto ne sappiamo, il Coronavirus, misteriosamente comparso a meno di un anno dalle elezioni americane, potrebbe essere un’arma batteriologica impiegata per mettere in difficoltà il presidente uscente. Evento che sarebbe in linea con le strategie di “bioterrorismo” teorizzate dagli strateghi militari cinesi.

Quale che sia la verità, che mai sapremo, resta il fatto che Donald Trump ha perso. Certo non è stato travolto dai democratici, che sono giunti alla vittoria con fatica, ma è stato sconfitto. Il patriota americano è stato battuto non tanto dal politicante corrotto e senile Biden, quanto dalla megamacchina che lo sosteneva. Giornali, canali televisivi, social media, chiesa cattolica, organizzazioni non governative, istituzioni globali, nazioni estere, erano tutti contro Trump, tutti erano nemici del gigante biondo. Si è creata un’alleanza della sinistra a livello mondiale contro di lui e i conservatori. Inoltre, fatto inaudito, su queste elezioni aleggia l’ombra della frode.

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L’attuale competizione ha visto un numero impressionante di votazioni espresse per posta, che verranno conteggiate con regole che variano da stato a stato. I voti per corrispondenza sono fortemente inclinati a favore di Biden. Il voto postale si presta a diverse modalità d’inganno

La Pennsylvania consente il conteggio delle schede per corrispondenza ricevute fino a tre giorni dopo la data delle elezioni, a condizione che le buste contenenti le schede siano timbrate entro il giorno del voto. I timbri potrebbero essere aggiunti successivamente, e surrettiziamente, su schede compilate il giorno stesso delle elezioni.

Inoltre, è davvero possibile che il voto per posta sia stato espresso quasi esclusivamente in favore dei democratici? Per lo stato del Michigan, tutte le schede sarebbero favorevoli a Biden. Già in diverse contee, i voti espressi sopravanzano gli iscritti alle liste elettorali e sono apparsi video di schede segnate col nome di Trump date alle fiamme. Indice che qualche truffa c’è stata. Il Presidente in carica porterà i fatti davanti alla Corte Suprema, in questo momento a maggioranza conservatrice, ma non bisogna riporre troppa speranza in un possibile ribaltamento del risultato, pur auspicando che Trump dia battaglia su questa torbida vicenda e vada fino in fondo, sino alla verità.

Agli uomini e alle nazioni libere di tutto il mondo aspettano anni duri e dolenti. L’agenda progressista subirà un’accelerazione notevole. Non resta che confidare nel cielo e in noi stessi. In God We Trust.

Davide Cavaliere

L’AUTORE

 DAVIDE CAVALIERE è nato a Cuneo, nel 1995. Si è laureato all’Università di Torino. Scrive per le testate online “Caratteri Liberi” e “Corriere Israelitico”. Alcuni suoi interventi sono apparsi anche su “L’Informale” e “Italia-Israele Today”. È fondatore, con Matteo Fais, del giornale online “Il Detonatore”. 


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