Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

FENOMENOLOGIA DI VALENTINA NAPPI (di Franco Marino)

Dopo l’ennesimo delirio della succitata signorina la quale ambirebbe ad impartire l’obbligo abortivo alle donne che non possono mantenere un figlio – funzionale all’ideologia neoliberista che “se sei povero muori” – sorgerebbe spontaneo tracciare una sorta di minifenomenologia del personaggio in questione.
Temete un trattatone di quelli lunghi, dalla struttura vagamente echiana? Nulla di ciò.
Semmai, la triste consapevolezza di come il vero problema di Valentina Nappi o dell’autore che alla maniera del Boncompagni che fu la eterodirige, non sia altro che di atteggiarsi o atteggiarla a Sasha Grey senza che la copia possegga né la genuina intelligenza dell’originale né autori intelligenti a sostenere quella che appare sempre più la sessistica finzione della pornografa intelligente che discetta di filosofia e sociologia, tra una suzione genitale e l’altra.
Perché se c’è qualcosa di offensivo per il genere femminile, è proprio che ci si debba stupire, al punto da creare la finzione di una pornostar filosofa o sociologa, che una donna brava di bocca e ben dotata fisicamente possa essere anche intelligente.
E’ questo il vero sessismo: stupirsi che una pornoattrice possa essere anche intelligente al punto da dover creare una finzione che confermi l’assunto, quando non c’è niente di più ovvio e scontato di come proprio la bravura a letto sia, spesso e volentieri, una questione di intelligenza, di capire i gusti del partner, le sue fragilità, i suoi punti di forza.
Una donna brava a letto è E NON PUO’ NON ESSERE una donna intelligente ed empatica. E questo, va da sè (o dovrebbe andare da sè) vale anche per un uomo.
Valentina Nappi è, in tal senso, l’antisesso per eccellenza.
Una che scrive cretinate come quelle sopra, una donna così poco empatica al punto di imporre l’aborto alle donne indigenti, a letto non può che essere una frana.
A dispetto di ogni apparenza pornografica.

FRANCO MARINO

Un commento su “FENOMENOLOGIA DI VALENTINA NAPPI (di Franco Marino)

  1. Essere maiale non significa essere per forza brave a letto. Lei è probabilmente, anzi certamente, maiala. Per il resto, boh? Sembra effettivamente troppo stupida.

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