Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

RACCONTO DI FINE ESTATE – NEL LETTO (di Matteo Fais)

Un aspetto veramente seducente di Clementine è la sua capacità di farti uscire dall’ordinario. È straordinaria. Lei ti trascina in un altro mondo dove ogni cosa diventa eccitante.

The Eternal Sunshine of the Spotless Mind (Se mi lasci ti cancello)


Chissà perché il letto non era mai sottosopra, al risveglio, con te. Conservava sempre una sua armonia, come il mare in tempesta. 

Aprendo gli occhi, avevo il mio solitario piacere: poterti guardare mentre dormivi. Seguivo i ciuffi dei capelli. Le labbra erano schiuse in un languore involontario. 

Ti osservavo. Poi, avvicinavo le dita, cercando di fare piano. Rubavo sensazioni, mentre tu eri altrove. Sfiorare i capelli, le labbra, poi ancora i capelli. Sincerandomi della tua esistenza, cercando dove finisse il sogno per dare spazio alla realtà

Eri lì, addormentata. Cosa potevo fare con quelle carezze maldestre? Ti avrei svegliata prima o poi. Ma amavo quei minuti in cui osservavo senza essere visto. Eri in un altro mondo, ma lasciavi di te qualcosa di irresistibile e il tuo respiro come segno del miracolo

Mi sorridevi, con gli occhi ancora chiusi. Biascicavi di gioia. Ti avvicinavi, piano. Eri sul mio petto. Non lo meritavo, ma mi godevo i momenti, la benedizione del mattino. 

Ti sentivo sussurrare, stringermi. Era tutto così semplice – eppure, non ci avrei mai creduto, ero felice. La luce del giorno e unirsi piano. La tua nudità e quella inquieta voglia di sprofondare, di aggiungere vita alla nostra vita. Piano.

E veniva sempre il momento in cui ti giravi per qualche attimo. Mi guardavi. Il mio piacere pareva impaurirti, come se avessi capito che io non sarei mai voluto venir via da te, dalla luce tenua del mattino, dalle lenzuola intrecciate tra i corpi fusi. 

Perdonami, se sono un fascio di muscoli tesi, un fremere di mani nervose. Non so fare l’amore, ho solo esperienza di schianti e collisioni, incisioni violente e imperdonabili giravolte di compiacimento. 

Mi sento un intruso. La bellezza che mi doni non la so ricevere come si deve. Ti amo come un indegno che cerca di fingersi capace. Essere un uomo è lottare per tenersi a bada, per apprendere l’esistenza di questa creatura che dorme e non sa, che si fa pensare e ha paura negli occhi, troppa gioia per la mia abitudine triste a non esserlo mai.

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Ho dato tanti baci in vita mia. Alcuni impronunciabili. Molti di cui non voglio far sapere niente.

Eppure, con te era diverso. E ho percorso il tuo corpo lentamente, ma come in picchiata. Ho scoperto il sentimento oltre la fame, la tragedia gioiosa del sentirmi ricambiato. 

Quanto ti ho adorata! Sempre con le mani a sentire, come se altrimenti non potessi fidarmi della realtà. 

L’infante e la femmina, Lolita senza inferno. Sembri quasi acerba, ma con labbra troppo sapienti. Ti faccio sedere lì e guardo. Non c’è oscenità, solo curiosità di te. Mi nascondi da qualche parte il segreto dell’amore. 

Il mio corpo lo sento veramente solo contro il tuo. Sono un uomo ed è così bello. Non conoscevo questa forza. Un donna mi accoglie. Sono diventato grande, anche se arrivo, con un salto rischiosissimo, da mia madre a te. Di donna in donna, ho cercato qualcosa. Io non ho niente. Me lo devi dare tu.

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Le parole sono l’unica cosa che ti posso promettere. Non ho molto altro coraggio. Solo attitudine alla resa. Ma ti vorrei dire segreti e cose che forse ho visto solo io, tra notti insonni e vie eternamente identiche. Ti racconterò tutto. Cercherò ogni trama, come al telefono. Sono scuse, tutte scuse, per parlarti, per sentirti che mi ascolti. Tu ci sei.

Matteo Fais 

L’AUTORE

MATTEO FAIS nasce a Cagliari, nel 1981. È scrittore e agitatore culturale, fondatore, insieme a Davide Cavaliere, di “Il Detonatore”. Ha scritto per varie testate (“Il Primato Nazionale”, “Pangea”, VVox Veneto”). Ha pubblicato i romanzi L’eccezionalità della regola e altre storie bastarde Storia Minima, entrambi per la Robin Edizioni. Ha preso parte all’antologia L’occhio di vetro: Racconti del Realismo terminale uscita per Mursia. A settembre, sarà nelle librerie il suo nuovo romanzo, Le regole dell’estinzione, per Castelvecchi.

2 commenti su “RACCONTO DI FINE ESTATE – NEL LETTO (di Matteo Fais)

  1. Grazie Matteo per esserti aperto, umile e vero, alla meraviglia dell’ amore, quello che non ha bisogno del sesso, ma di cui il sesso diventa complice .
    Grazie per averci mostrato una parte di te: tenera e irresistibile che non conoscevamo, che non conoscevo….grazie

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