L’EDITORIALE – ASPETTA, BERLUSCONI È UN PERSEGUITATO POLITICO? MA DAI, NON MI DIRE!

L’Italia è il Paese che amo, perché mi fa morire dal ridere. I miei conterranei sembrano sempre cascati giù dal pero. Tutti sanno e ognuno, con assoluta faccia di bronzo, fa finta di niente. Il fatto è lì, sotto il naso di chiunque abbia gli occhi per vedere, ma all’occorrenza tutti diventano ciechi con tanto di accompagnamento e pensione di invalidità. Sembra che anche unire i puntini su “La Settimana Enigmistica” ci risulti ogni volta – e prudentemente – un’attività da evitare.

Adesso arriva l’ennesima intercettazione, con protagonista l’ex Giudice di Cassazione Amedeo Franco – stranamente scomparso l’anno scorso, come tutte le persone che, in Italia, si decide di chiamare in causa –, in cui l’interessato rivela che, insomma, almeno nel caso di cui lui era al corrente, si configurava un vero è proprio atto persecutorio contro Berlusconi. Ma non mi dire! Davvero? L’ex Cavaliere era uno su cui la Magistratura, intesa quale braccio armato della Sinistra, si sarebbe accanita con la volontà di fargli, politicamente parlando, il culo e tenerlo per i coglioni? Bene, adesso che abbiamo scoperto l’acqua calda, possiamo pure andare tutti in doccia perché ce la siamo fatta addosso dalle risate. Assurdo!

Non ho neppure finito di ascoltare le intercettazioni ambientali in cui il Dott. Franco si confessava a Berlusconi. Mi sembrava di guardare un thriller di serie b di cui qualche indiscreto mi avesse già raccontato per filo e per segno la trama, togliendomi anche il minimo piacere dato dallo snodarsi dell’intreccio. Ma, sul serio, qualcuno pensava che l’ex Presidente del Consiglio non fosse una preda su cui la Sinistra si diverte da decenni a scaricare caricatori su caricatori? È persino più probabile, a paragone, che le Sardine siano un movimento spontaneo e che Greta sia davvero una ragazzina che tramite i social, in totale autonomia, sia riuscita ad assurgere a paladina mondiale dell’ecologismo.

Ahinoi, i sinistri sono abilissimi – data anche la stupidità del popolo italiano – nel far credere di non avere le mani in pasta in ogni dove e di non poter dare l’ordine affinché l’avversario venga fatto scomparire dalla scena politica. Per la Sinistra vale quello che dicono i preti sul demonio: la sua astuzia sta nel far credere di non esistere. La verità è che, quando un mafioso incontra un sinistro, il primo si fa il segno della Croce e invoca tutti Santi in Paradiso.

Intendiamoci, non che il Berlusca non ne abbia mai combinata una delle sue. La verità è che quel vecchio simpaticone che assomiglia sempre più a Mao Tse-tung, sullo scacchiere italiano, conta poco più di niente. Basta un segnale di fumo da Via Delle Botteghe Uscire e di lui non resta neppure la lisca. Perché mica gli altri son santi. Solo che loro hanno un sistema di protezione sotterraneo – così poco chiaro all’uomo medio – che niente potrà mai neppure sfiorarli. Insomma, la lotta contro Berlusconi non si gioca ad armi pari: loro hanno un armata rossa di gentaglia a libro paga un po’ ovunque, mentre lui se va bene può tirare due cartoni da pugile dilettante.

A ogni modo, abbiamo sentito le intercettazioni, ma mi ci gioco le palle che non succederà niente. Nessuno perseguirà nessuno. Forse taglieranno la testa a un fesso. I sinistri non scomoderanno certo concetti come “violazione della democrazia”. E, in ultimo, chi ce l’ha in quel posto se la tiene. Quella del “tarallucci e vino” è un tara antropologica a cui non possiamo scampare. Dite di no? Allora, significa che non vivete in Italia… Oppure che qualcuno vi ha fatto entrare “nel posto giusto”, vi ha trovato i migranti per il vostro hotel prossimo al fallimento, etc. Almeno, fate il piacere di non prenderci per il culo.

Matteo Fais