Il Detonatore

Facciamo esplodere la banalità

DI BATTISTA NON MI INCANTI

Alessandro Di Battista, esponente di punta del Movimento 5 Stelle

Molti vanno in sollucchero per i post di Alessandro Di Battista così difformi dalla retorica giallofucsia, di cui il partito che ne ha tenuto a battesimo l’ascesa al proscenio è il complice, dopo aver detto di tutto e di peggio dell’alleato di governo.
Così ultimamente al buon Alessandro Di Battista, presto ribattezzato Di Ballista per le numerose scempiaggini disseminate in quasi dieci anni di militanza, quasi come se l’orologio fermo si fosse improvvisamente messo a muovere, capita di dire cose spesso interessanti o quanto meno non rientranti nel campionario bestialistico archetipico dei fan del Bisconte di Manfredonia.
In particolar guisa, oggi al bell’Alessandro scappa persino di dire che il politicamente corretto è l’arma dei poteri finanziari, in un bel post su facebook pubblicato ieri sera. C’è solo un piccolo problema: Di Battista è ancora fedele esponente del partito che oggi contribuisce, complice di quel PD un tempo odiato – chi ricorda ancora gli scenografici strali in video rivolti a Speranza e Cuperlo? – al sequestro di questo paese. Nondimeno è noto al colto e all’inclita come il Movimento 5 Stelle stesso, di cui Di Battista fa ancora parte, sia un partito costruito in laboratorio assieme a molti altri movimenti di gatekeeping europei, grazie ad una web agency, la Casaleggio Associati, di cui Enrico Sassoon, un potente uomo della finanza era un socio, prima di dimettersi allorchè emersero alcune perplessità su quale titolo avesse un uomo del sistema per fungere da antisistema.
Intendiamoci, Putin, Erdogan, Craxi ci insegnano come a volte le rotture possono venire anche da chi entrato nel sistema ufficialmente come servitore, ne diventa il nemico principale. Ma a tali intenti devono corrispondere i fatti. Altrimenti, caro Di Battista, sai cosa sembrano le tue parole? Il copione di una commedia, quella del partito antisistema, tutto sommato neanche tanto imprevedibile, il cui primo atto si è consumato con il voltafaccia di Di Maio e il secondo si consumerà con la finta di un Movimento che “ritornerà alle origini affidandosi al duro e puro”. Con te che guarda caso non ti sei candidato per il secondo mandato, forse perchè il secondo tempo della piece teatrale era già scritto nel copione. Di cui magari farà parte anche il secondo voltafaccia, stavolta firmato Di Battista, di fingere fuoco e fiamme per poi concludere che “l’Euro è irreversibile e l’Europa va cambiata dall’interno”, firmando così la seconda infrociata consecutiva ai danni del popolo italiano.
Caro Alessandro. Se vuoi essere credibile, lascia la setta giallofucsia e fonda un autentico partito espressione delle tue idee. Altrimenti smettila di giocare al tribuno antisistema.
Non mi incanti, caro Alessandro.

FRANCO MARINO

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